FNM600 ha scritto:sono i bordini delle ruote che mi sembrano un po' più alti e meno arrotondati di quelli tipici RR da 2 rotaie
Osservazione assai acuta, pur interessandomi della produzione in C.A. di Rivarossi, non avevo mai pensato che vi fossero delle differenze nel rodiggio tra la versione in C.C. e quella in C.A.; la cosa merita di essere approfondita. Ho letto le norme NEM trasmesse dal sempre informato Merlotrento e sono colpito dal fatto che esistano delle norme NEM per la scala H0 in C.A. dato che da decenni l'unico produttore con tali caratteristiche è Maerklin. Comunque mi aspettavo che tali norme si riferissero esclusivamente a quanto riguarda la terza rotaia, non vedendo ragioni per cui le rotaie laterali e le ruote dei rotabili dovessero differire dalla versione in C.C.. In pratica mi sembra di poter dire che le norme NEM per la C.A. in terza rotaia non fanno altro che tradurre in norma le caratteristiche del sistema Maerklin. L'amico Aldo ha eseguito alcune misurazioni che qui riporto:
Bordini e ruote
Misurando con un calibro (non digitale) alcuni parametri di 3 macchine, più o meno, coeve:
- La piccola locotender Maerklin Art. 3029 anni ‘60
- La RR Castano, di cui stiamo discutendo
- La RR 851-121, Art 1117 anni’60
Sono state rilevate le seguenti misure (in mm) S.E.&O, mantenendo la terminologia delle tabelle NEM di Merlotrento.
B = distanza tra le facce interne delle ruote; D = altezza bordino; N = larghezza ruota con bordino; K = Distanza tra le facce interne delle ruote + lo spessore del bordino di una delle due.
.............................................................B min..............D min............N min............K max
Maerklin 3029............................................14,00...............1,4.............. 3,00..............14,7
RR Castano 1097 C.A...................................14,00...............1,4...............3,10..............14,7
RR 851 – 121 1117 C.C.................................15,00................1,05............. 2,7..............15,5
Valori tabellari NEM per lo Scart 16,5 mm..........14,3..................1,2..............2,8...............15,2
Dai parametri delle macchine in C.A., traspare la vecchia filosofia costruttiva “giocattolesca” Maerklin, che privilegiava, soprattutto, la “sicurezza di marcia” (antisviamento, D più elevato), in convogli con velocità da “Formula 1” su binari con raggi di curvatura minimo (B più ridotto).
Penso che la controprova finale sarebbe il confrontare le due versioni della stessa locomotiva, ad esempio, per la Castano art. 1097 in C.A. e l'art. 1129 in C.C., per le quali, nel catalogo delle parti di ricambio del 1976, sono assegnati due articoli diversi per il complesso ruote, rispettivamente 115268 per la C.A. e 115271 per la C.C.; questo fa ovviamente pensare a qualcosa di diverso nelle ruote stesse.
Per quanto riguarda il problema prezzi sollevato da Berto75 sono anch'io perplesso. In effetti la differenza prezzi tra le due versioni della Castano può essere giustificata considerando il costo dell'inversore e i diversi costi industriali di una produzione ridotta (manodopera, magazzino, scatola, stampe, ecc.), ma per la locomotiva svizzera l'unica ragione che riesco ad immaginare è che i Maerklinisti sono abituati a pagare caro
Da ultimo vorrei sottolineare che con la conferma da parte di Berto75 che anche nella Castano, oltre che dal pattino, l'altra fase dell'alimentazione è captata dalle ruote di entrambi i lati, la trasformazione della locomotiva da C.A. in C.C. diventa addirittura banale.
Ciao
Talgo49