Ciao,
Ognuno la pensa come crede (ed io sono molto più ultrà di alcune posizioni esposte qui) però (ed in questo condivido la posizione di Tricx49) tutto va visto in relazione al tempo ed al luogo in cui l'evento va a posizionarsi, spiego: nell'antica Roma si tenevano i giochi gladiatori, non per questo si rinnegano gli innegabili meriti della medesima civiltà e gli esempi potrebbero continuare.
E veniamo al Big Boy "non animalista" (prescindendo per un attimo dalla "manualità" dell'autore, che solo quella ...

): lo stesso è stato realizzato negli anni '50 (periodo nel quale, secondo me, si gettavano "i semi" dell'attuale catastrofe ambientale ma questo è un altro discorso): in quel periodo era lecito lavorare l'avorio (oggi non più) ragione per cui almeno all'epoca, non venne commesso niente di illegale.
Oggi - fortunatamente - non è più consentito,
ma che ne vogliamo fare di tale frutto dell'umano ingegno e manualità?Distruggerlo non ha senso! E', e resta, la testimonianza storica di un determinato periodo, ne più ne meno di un modello Rivarossi d'annata che, OGGI, è subissato da qualsiasi cosa progettata alcuni decenni dopo ma che ha, ugualmente, una sua precisa valenza storica (e fermodellistica), condizione da preservare mediante restauri conservativi piuttosto che, opinione assolutamente personale, essere sottoposto a radicali "rimesse a nuovo". Lo stesso vale, credo, per il Big Boy in questione ...

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Francesco