Sulla 740 Rivarossi



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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 3 mag 2014, 21:49

Tricx ha scritto:.............. dove potrò andare a fare contatto ?
Riccardo.

740contactTUT.jpg

740contact.jpg
normale

740contactB.jpg

740contactC.jpg


Un corto circuito di 10 secondi non brucerà il trasformatore. (Tantomeno la loco) Yellow_Flash_Colorz_PDT_02
PS: perchè non ti procuri una bella pila piatta da 4,5 Volt? -1-
-4-
PPS ultimissima dritta: non avere alcuna fiducia nei vecchi (invecchiati) trasformatori lima. :mrgreen:
Oliviero Lidonnici

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Tricx » 4 mag 2014, 2:50

Ciao Oliviero e ancora una volta grazie per i tuoi consigli e il tuo sostegno.

Anzitutto, per quanto riguarda il discorso a scopo di curiosità e approfondimento, relativo al circuito elettrico, faccio presente: prendendo a riferimento lo schema elettrico di cui al foto-disegno 3, Ti dico subito che non si è mosso assolutamente nulla, nè peraltro ho visto scintille ( che dovrebbero verificarsi in caso di corto circuito ) ed ho ripetuto il contatto più volte.

Poichè la mia domanda era volta a capire alle ruote di quale parte erano collegate le spazzole, visto quanto appena detto, direi che il collegamento va fatto per un polo con la spazzola che Tu hai indicato di colore verde e per l'altro polo con il contatto proveniente dal tender.
Non ho potuto provare quanto detto adesso in quanto mi era più facile agganciare la spazzola collegata a massa, rispetto all'altra, con la quale facevo contatto avvicinando semplicemente il filo col dito.

Quanto al funzionamento della loco, reiterata la pulizia dei "carboncini", è tornata sì a funzionare, ma non ancora in maniera perfetta e soddisfacente, in quanto ancora ogni tanto si blocca.

Viceversa, quando è a ruote all'aria e do diretto contatto alle spazzole va come un orologio: proprio in occasione di tali prove, ho constatato che premendo leggermente di più sulla spazzola col filo di contatto, la resa era migliore, sicchè quando si è fermata e "bloccata" nelle prove su binario e non voleva assolutamente ripartire neppure se sollecitata e spinta, ma solo si accendevano i fari, allora a quel punto è bastato toccare e fare qualche pressione sui carboncini, perchè la loco ripartisse.
Ne ho dedotto quindi che le molle di tenuta dei carboncini forse sono troppo "molli" e non esercitano la giusta pressione.

Infine una cosa ritengo opportuno evidenziare: il motore in dotazione presenta una "apertura" da cui si intravede a malapena il disco del collettore, estremamente piccola rispetto a quelli di generazione precedente ed "a pallini". Sicchè è praticamente impossibile procedere alla pulizia completa del disco del collettore ed in particolare alla pulizia dei solchi che separano i tre settori del collettore stesso.
Per fare ciò mi sembra si renda necessario aprire il motore.....ma qui addirittura non riesco ad aprire neppure la loco !

A proposito: è possibile aprire un motore "a bronzine" ? Non è che ci siano rivetti od altre bastardate che rendono assai difficoltosa la cosa e soprattutto estremamente difficile o quasi impossibile, in mancanza di adeguate attrezzature, il poter richiudere il tutto dopo ?

Analogamente, come si fa a far manutenzione anche ad un motore "cilindrico", che mi pare essere altrettanto, se non di più, difficile da aprire e presenta finestrelle e feritorie, sopra il collettore, ridottissime ?

Un saluto a tutti. Riccardo.
Tricx

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Tricx » 26 mag 2014, 11:36

Nel precedente messaggio avevo scrittto:

Tricx ha scritto:Ciao Oliviero e ancora una volta grazie per i tuoi consigli e il tuo sostegno.....

Infine una cosa ritengo opportuno evidenziare: il motore in dotazione presenta una "apertura" da cui si intravede a malapena il disco del collettore, estremamente piccola rispetto a quelli di generazione precedente ed "a pallini". Sicchè è praticamente impossibile procedere alla pulizia completa del disco del collettore ed in particolare alla pulizia dei solchi che separano i tre settori del collettore stesso.
Per fare ciò mi sembra si renda necessario aprire il motore.....ma qui addirittura non riesco ad aprire neppure la loco !

A proposito: è possibile aprire un motore "a bronzine" ? Non è che ci siano rivetti od altre bastardate che rendono assai difficoltosa la cosa e soprattutto estremamente difficile o quasi impossibile, in mancanza di adeguate attrezzature, il poter richiudere il tutto dopo ?

Analogamente, come si fa a far manutenzione anche ad un motore "cilindrico", che mi pare essere altrettanto, se non di più, difficile da aprire e presenta finestrelle e feritorie, sopra il collettore, ridottissime ?

Un saluto a tutti. Riccardo.


Su tali argomenti ha già dato cortese ed esauriente risposta Oliviero su altro post, cui per analogia di materia direttamente rimando: viewtopic.php?f=53&t=3853&start=10#p29762

Resta però il problema qui già evidenziato di sostanziale impossibilità per me di aprire questa loco:
ma non c'è proprio nessuno che mi voglia dare qualche dritta ?

Grazie per le eventuali risposte e ciao a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Tricx » 7 giu 2014, 18:01

Ripeto: ma sulle modalità e procedure di apertura di questa loco, nessuno mi dice nulla ?

Saluti a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 7 giu 2014, 20:31

Ciao Riccardo,
ho avuto parecchi anni fa una 740 con il motore in cabina della serie Trenhobby, ma purtroppo non ce l'ho più. Però guardando le tavole delle parti di ricambio mi sembra di capire che la carrozzeria dovrebbe essere fissata anteriormente da una vite alla quale si accede togliendo il carrello, e posteriormente da due alette del telaio che si infilano in qualche scanalatura della carrozzeria stessa. Quindi credo che sia necessario, rimossi i corrimani, il carrello e la vite anteriore, fare scorrere leggermente il telaio (avanti o indietro?) per disimpegnare la carrozzeria.
Massimiliano
Max 851

 
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Tricx » 8 giu 2014, 11:34

Grazie Max del Tuo intervento, ma avevo già fatto quanto dici e non avevo risolto nulla.

Infatti già avevo scritto:
Tricx ha scritto:Quindi ho pensato di smontarla. Ma sto avendo enormi difficoltà in quanto non ho foglietto allegato, nè sul Sito ho trovato tale documento riguardante tale versione del modello. Anche i fogli dei pezzi di ricambio mostrano solo l' "esploso" ma non la sequenza di smontaggio. .....

Al momento ho solo sganciato/staccato i due mancorrenti anteriori e svitato il carrellino anteriore nonchè una vite posizionata al di sotto di questo.
Non si è però sbloccato nulla e anche la parte posteriore della cabina non riesco a staccarla dagli agganci che la trattengono.
Che devo fare ? ad allargare e forzare alcuni punti ho paura di spaccare la plastica della carrozzeria.


In sostanza mi pare di capire che "qualcosa" deve scorrere; mi sembrava di aver capito anche che telaio con ruote/gruppi cilindri/pancone con fari fanno corpo unico ( a parte l'ulteriore smontaggio di alcune di queste parti tra loro e dal resto di quanto indicato ), e che quindi il distacco dovrebbe essere della "parte superiore" della loco ( cioè camera a fumo e cabina ), che quindi dovrebbero scorrere.
Ma scorrere indietro non si può, mentre in avanti mi pare che la camera a fumo rischi di "sradicare" i due fari sul pancone !

Boh !....è un bel mistero (...almeno per me ! ).

Ciao a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 8 giu 2014, 15:17

Sicuramente l'obiettivo è separare, da un lato, telaio con ruote, pancone, motore ecc. e dall'altro il gruppo caldaia con camera a fumo, praticabili e cabina. Lo smontaggio è concettualmente simile per quasi tutte le locomotive, per esempio 851, 835, 940 in cui si toglie una vite nella parte anteriore e poi si libera un incastro in quella posteriore, solo nella 625 ci sono due viti anche sotto la cabina. Comunque lo "scorrimento" deve essere di pochi millimetri.
In ogni caso, se non si fa vivo qualcuno più informato, una bella foto in primo piano della parte inferiore/posteriore aiuterebbe.
Massimiliano
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 8 giu 2014, 19:15

Allora, ho rivisto attentamente le foto che avevi già inserito: mi sembra che si dovrebbe far scorrere indietro di pochi millimetri il telaio rispetto all'insieme caldaia/cabina, ovviamente dopo aver tolto la vite anteriore, fino a far uscire le due alette rosse del telaio da sotto le due nere che evidentemente appartengono alla cabina. Non riesco a immaginare altre modalità di apertura.
Facci sapere se funziona.
Massimiliano
Max 851

 
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda berto75 » 9 giu 2014, 22:19

spiegazione 740 005.JPG
queste sono le istruzioni per la manutenzione della 740-316 dell' 11-1978
Caro Tricx solo ora sono riuscito a raggiungere la mia 740 -316 art.1139 che era sepolta in uno scatolone dentro l'armadio e ti invio le foto del foglietto di manutenzione sperando possa esserti utile .
Non so se la tua 740-233 essendo un modello più vecchio avesse un altra modalità di apertura ma non credo avendo il motore in cabina come la mia. Comunque la spiegazione dice che la caldaia con cabina (DOPO AVER TOLTO i 2 MANCORRENTI ANTERIORI, rimosso il carrello anteriore E SFILATO VITE Sotto il blocco cilindri) va fatta scorrere in AVANTI non indietro (x) (x) come giustamente tu hai intuito!! Comunque procedi con cautela stè LOCO Rivarossi oltre che delicate a smontarle per me sono uno vero stress :evil: !! (eccetto ALN 668 CHE HA APERTURA MOLTO SEMPLICE) Leggi istruzioni e un gigantesco in bocca al lupo!! -4- Berto 75
Allegati
spiegazione 740 006.JPG
berto75

 
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