Ancora sull'evoluzione della 835



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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 7 apr 2014, 19:12

Adesso che mi hai "costretto a leggere" tutti gli articoli mi avvedo che la 43 e la 43-1/1131 montano due rodiggi diversi: questa è la prova definitiva della diversità delle ruote.
Riguardo al fatto che motore e telaio sono venduti insieme è ovvio: i telai sono strutturati in base alla forma del motore e possono montare esclusivamente quello. Inoltre (mi pare di ricordare) che si è detto che una versione del motore (quale?) è rivettata col telaio quindi sono "un pezzo solo" quindi per evitare confusioni telaio e motore sono forniti già montati in tutte le versioni di questo modello.
Ritornando ai rodiggi. Anche qui si vende il treno (di ruote) completo poichè non cambiano solo le ruote ma anche i bulloni (e forse anche l'ingranaggio). Giocoforza vendere l'apparato completo.
D'accordo?
Comunque c'è ancora tanto da capire!
Saluti
OLI
Oliviero Lidonnici

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 8 apr 2014, 0:15

Trattiamo sempre di 835 e nel contempo parliamo di Serafico
Vi ho acquistato questo modello di L 835/R del 1958/59 anche con scatola (quasi) originale: prezzo 25 euro. L'idea era quella di procurarmi pezzi di ricambio per restaurare la mia vecchia gloria.
Poi giunto a casa, dopo un paio d'ore di lavoro.... funziona come un orologio e sembra nuova.

DSC_0460.JPG
La scatola è anni 58-66 quindi il periodo corrisponde

835 a 25 euro.jpg
la "nuova" è quella in primo piano

Visto che l'ho smontata per restaurarla vi mostro come è fatta dentro

DSC_0463.JPG


Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Giorgio » 8 apr 2014, 11:42

Oliviero Lidonnici ha scritto:Trattiamo sempre di 835 e nel contempo parliamo di Serafico
Vi ho acquistato questo modello di L 835/R del 1958/59 anche con scatola (quasi) originale: prezzo 25 euro

(46) (46) (46) Ma perchè non fanno un Serafico tra Milano e Bologna!? Alle poche mostre scambio che vedo i prezzi sono sempre molto più alti!
A Verona, dove ho trovato prezzi accettabili rispetto al resto, per 25€ ti vendevano dei rottami (nel vero senso della parola) di loco RR ... e li hanno venduti, o almeno la sera non c'erano più [ops.gif]
Scusate l'OT, ma quando ce vo' ce vo'
Giorgio

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Max 851 » 9 apr 2014, 8:32

Più si scava nella storia dell'835, più emergono misteri! Ho notato osservando le foto dei modelli di Oliviero smontati, entrambi risalenti al 1958-59 circa (telaio in plastica, assenza di numeri sul pancone) che montano - ovviamente - lo stesso tipo di motore. Ebbene, la mia, che dovrebbe risalire al periodo 1960-63 (numeri sul pancone e fanali con la maniglia riportata) monta un motore come quello della macchina di Giorgio (844) che ha ancora il telaio di metallo.
Va bene, potrebbe essere stato sostituito in passato, mi sembra improbabile ma non posso escluderlo, però...il motore della mia 835, e naturalmente di quella di Giorgio, è proprio quello che compare su tutte le tavole dei cataloghi ricambi della 835, comune anche al Calimero e forse - non ricordo bene - al Badoni.
Non sarà che in pratica, trattandosi di parti perfettamente intercambiabili, alla fine montavano quello che avevano disponibile in quel momento?
Ciao a tutti
Massimiliano
Ultima modifica di Max 851 il 9 apr 2014, 19:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Giorgio » 9 apr 2014, 10:01

Il passaggio dal motore a sfere (quello nella foto citata) a quello cilindrico a bronzine (con un breve intermezzo per il quadrato a bronzie, ma solo su alcuni modelli) avviene alla fine degli anni '60.
Quindi è congruente che un modello del 54 e uno del 67 abbiamo lo steso motore (quello quadrato e sfere).
Giorgio

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 9 apr 2014, 15:09

Max 851 ha scritto:Più si scava nella storia dell'835, più emergono misteri! Ho notato osservando le foto dei modelli di Oliviero smontati, entrambi risalenti al 1958-59 circa (telaio in plastica, assenza di numeri sul pancone) che montano - ovviamente - lo stesso tipo di motore. Ebbene, la mia, che dovrebbe risalire al periodo 1960-63 (numeri sul pancone e fanali con la maniglia riportata) monta un motore come quello della macchina di Giorgio (844) che ha ancora il telaio di metallo.
Non sarà che in pratica, trattandosi di parti perfettamente intercambiabili, alla fine monavano quello che avevano disponibile in quel momento?
Ciao a tutti
Massimiliano

Non sono sicuro di aver capito la domanda: sembra che tu dica che il motore nella mia loco 1958 sia diverso dal motore 1954 e dal tuo 1960?
Se è questo che dici, ribadisco quanto detto da Giorgio (Giuliani): tutte le motrici RR dal 1954 al 1966 circa montano lo stesso motore a sfere.
Attenzione: nei cataloghi ricambi (fino al '66) i motori sembrano tanti e diversi a causa dei diversi codici.
Ma i codici diversificati, lo sono a causa dei diversi sistemi di attacco al telaio e al diverso ingranaggio oppure attacco per il giunto elastico oppure cardanico.
La mia loco del 1958 ha il motore ancorato al telaio, mediante due viti poste sotto il sottile telaio di plastica. Il motore del 1954/57 è fermato al telaio in zama, mediante un'angolare metallico con avvitamenti orizzontali: viti a parte i motori sono uguali.
Però, se ho capito bene, mi meraviglierei molto se dicessi che il motore della tua loco del 1960 ha motore come quella del '54 (e diverso dalla mia del '58). Ha le viti orizzontali? Se così fosse abbiamo un'ulteriore variante strutturale.
Ci potresti fare una foto del modello senza la cassa?
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Max 851 » 9 apr 2014, 17:40

Mi rendo conto di non essermi spiegato bene. Ovviamente anche il motore della mia è del tipo "quadrato a sfere", solo che il "castello" - per usare la terminologia Rivarossi ottimamente spiegata da Civelli - è di quelli piegati a L, cioè in altre parole il "fondo" del motore ha un'appendice piegata ad angolo retto che forma una specie di grembiule sul lato anteriore del motore stesso, con due fori filettati dove - nel modello 1954 - si avvitano le due viti orizzontali che lo fissano al telaio (le foto del modello di "844" valgono più di tante parole).
Naturalmente nella mia loco tutto questo non serve a niente, perché il motore è fissato da due viti verticali che si avvitano in altri fori praticati nella parte inferiore, come sulle loco di Oliviero. Chiaramente il motore "tipo 1958", senza la L, non va bene per un modello 1954, mentre quello tipo 1954 va bene anche sulla mia loco, e andrebbe bene anche su quelle di Oliviero, anche se nel nostro caso l'appendice a L non serve. Osservavo però che il motore con la "L" è quello illustrato su tutte le tavole dei ricambi, non solo per l'835 ma anche per il Calimero e il Badoni (codice 1079).
Massimiliano
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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 9 apr 2014, 20:30

Max 851 ha scritto:Mi rendo conto di non essermi spiegato bene. Ovviamente anche il motore della mia è del tipo "quadrato a sfere", solo che il "castello" - per usare la terminologia Rivarossi ottimamente spiegata da Civelli - è di quelli piegati a L, .......................................... ............................................ Osservavo però che il motore con la "L" è quello illustrato su tutte le tavole dei ricambi, non solo per l'835 ma anche per il Calimero e il Badoni (codice 1079).
Massimiliano


Ma questo è sorprendente! :-o :shock: :-o :shock: :-o
io posseggo tre "calimero" (di anni diversi), due 835/1958 ed ho visto la Badoni smontata.
Ti assicuro che nessuna delle suddette ha la squadretta tipo '54
CALIME4431.JPG

FACCI LA FOOOOOOTOOOOOO!!!!!!!!!!! :yahoo:
Saluti
Oliviero Lidonnici

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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Max 851 » 10 apr 2014, 9:35

Non sono molto bravo con le foto, comunque alla prima occasione di smontaggio della loco per qualche operazione di manutenzione ci proverò. Ti anticipo però che le foto non possono aggiungere nulla al discorso, il motore è esattamente come quello che si vede sulla loco di 844, ma è fissato con le due vitine sotto il telaio come sulle tue, e il telaio è quello normalissimo di plastica.
Aggiungo che anch'io ho un Calimero sicuramente non manipolato (è sempre rimasto in famiglia) che ha il motore senza la L. I motori con la L erano usati anche, mi risulta, sulla 940 e sulla 625, però sulla 940 invece della vite senza fine montavano un ingranaggio.
Come ho detto subito, può darsi che il motore della mia 835 (acquistata a ottobre al Serafico) sia stato cambiato da un precedente proprietario con quello di una versione più vecchia col telaio di metallo, però mi sembra improbabile perché la loco è praticamente nuova e poi l'ignoto elaboratore avrebbe anche dovuto praticare con grande precisione due nuovi fori sul fondo del motore e filettarli opportunamente per accogliere le viti verticali che lo fissano al telaio, insomma un lavoro non proprio alla portata di tutti.
Massimiliano
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Re: Ancora sull'evoluzione della 835

Messaggioda Max 851 » 11 apr 2014, 8:25

Ciao a tutti,
tanto per continuare un po' il ragionamento, ho formulato qualche ipotesi dopo un'attenta consultazione dei cataloghi ricambi degli anni tra il 1960 e il 1970. Il motore codice 1079, o più tardi 101079, era comune alle loco 625, 835, Calimero e Badoni oltre alla piccola diesel USA, e sulle tavole è SEMPRE raffigurato con l'appendice a "L", che tuttavia era necessaria solo per il montaggio sulla 625 oltre che sulle prime 835 col telaio metallico. Anche quello della 940 ha la L e sembra identico, solo che monta un ingranaggio anziché la vite senza fine, quindi ha un altro codice. Non potrebbe essere che il motore disponibile come ricambio con il codice 1079 venisse fornito sempre con la L per consentirne l'impiego anche sulle loco citate?
Se così fosse, potrebbe darsi che il motore della mia loco sia stato sostituto all'epoca con un ricambio anche se, ripeto, mi sembra improbabile perché la loco è praticamente nuova e non presenta alcun segno di manipolazioni.
Altra ipotesi è che durante i normali cicli produttivi, in caso di momentaneo esaurimento delle scorte di motori senza la L, venissero montati quelli con la L - in questo caso superflua - destinati alle 625 o a essere venduti come ricambi.
Massimiliano
Max 851

 
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