Giorgio ha scritto:Mi scriva il mitico Alessandro Civelli (in Rivarossi dal 1960)
........... Il carter è così sempre in contatto elettrico.
Ad essere isolato è invece il gancio che, posizionato nella apposita cava del corpo carrello in plastica, non può essere in contatto con il carter per interposizione di apposita piastrina di fibra isolante.......
A Civelli[/color]
Ringrazio il sig. Civelli per l'intervento e riconosco il mio errore: effettivamente il gancio è isolato.
Mi permetto però di dissentire sul fatto che il carter sia
sempre in contatto elettrico:
Se la locomotiva non poggia sul binario, la molletta di contatto spinge l'asse contro il carter e ci sarebbe contatto elettrico, verificabile però solo con un tester. Ma tenendo conto che il carrello è di plastica (non più in zama), le sedi di rotolamento degli assi sono ovali e la molletta di contatto è debole, il peso della locomotiva comprime le mollette e l'asse sale nelle sedi verso l'alto, interrompendo il contatto.
Come avevo detto, non si crea certamente un isolamento costante dato che al primo sobbalzo si ricrea un (breve) contatto. Ma non è un contatto su cui si può fare affidamento nel caso si voglia sfruttarlo con l'aggiunta di un pattino collegato al carter (come si potrebbe ipotizzare per la linguella di cui si è parlato).
Per fare un esempio: se io collegassi una lampadina con uno dei poli collegato al carter, forse vedrei la lampadina lampeggiare incostantemente. Ma sono convinto che sarebbero più lunghi i periodi di buio che di luce.
Se le mollette fossero molto più dure, il contatto potrebbe essere più costante ma aumenterebbe l'attrito e sono convinto che anche in questo caso non si avrebbe un contatto costante ed affidabile.
Sono comunque disponibile a rivedere le mie idee e ringrazio per l'attenzione.
Saluti da Oliviero