Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.



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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Pecetta » 17 ott 2012, 1:00

Oliviero Lidonnici ha scritto:
Pecetta ha scritto:Tristi notizie per il restauro...
Il telaio ha dapprima incominciato a creparsi dove si fissa la vite della lampadina e poi, dopo essersi rotto del tutto in quel punto si è spaccato in mezzo e per quasi tutta la sua lunghezza, ........................... [ph34r.gif]
Bye

Tutte scuse! Il telaio è di normale plastica facilissima da incollare con collante da modellismo (usato per le scatole di montaggio di aerei, navi ecc.) Incolla le parti spezzate come fossero due pezzi di scatola di montaggio. Al massimo puoi rinforzare incollando sullo spacco una strisciolina di plastica ricavata da qualche confezione (hai presente le scatole in plastica-dura-trasparente dei formaggini?
Oppure dopo incollati i due pezzi puoi rinforzare con un lamierino incollato con le colle bi-componenti (acciaio-rapido o acciaio-liquido oppure UHU plus...... ecc)
Saluti appiccicosi
OLI


Magari!
Il telaio in questione è sbriciolato. Se non o fosse userei la solita plastica 'salvaschermo' che ho preso dalla tivù a schermo piatto. Ne ho già fatti di 'cerotti' 'tieniinsieme' i carrelli in zama, telai come quello della Lollo ecc. ecc.
Ma questo è in briciole ormai e mi ci vorrebbe un lavoro da puzzle e inoltre poi come reggerebbe al peso???
Anche la sede della vite che tiene il portalampadina è andata (credo per il calore) mi è bastato svitare per cercare di cambiare la lampadina e 'patatrac!'.

Ne ho un'altro di telaio ed ora ci ho fatto i buchini per tenere insieme la 'graffetta' ferma motore e ci ho già montato (uffa dovrei leggere dal catalogo per usare i termini corretti) insomma quei due cosi che fissano i pantografi e che si vedono montati sull'altro telaio che ho messo nell'ultima più sopra in questa thread.

Mi manca solo di trovare dei ribattini e fissare la zavorra a lamelle e poi con due gommini isolo il fondo ed i contatti per lo switch della corrente pantografi/rotaie.
(Di ribattini ne ho già trovati in alluminio ma sono corti).

Non potevo più tornare indietro ripeto non potevo più tornare indietro.
(posterò foto quando sarò in dirittura d'arrivo). :D

A proposito, sapete mica dove trovare delle lampadine simili a quelle RR e che non sia la Baia? :mrgreen:

Bye
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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 17 ott 2012, 8:53

Evita i ribattini! nel serrarli rischi di spaccare la plastica vecchia.... e poi se ci ripensi non riesci a toglierli. Usa viti e dadi: senza stringere troppo. metti un po' di vernice sulla filettatura per evitare che si svitino. Se dovessi svitarle in futuro, per togliere la vernice usa un pennellino bagnato di acetone (ma attento a non bagnare la plastica con l'acetone!)
Anche i Pantografi fissali con viti e dadi come su molti locomotori RR anni '50 e '60 (Forse i "cosi" sono rivetti?)
Saluti
OLI
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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Pecetta » 17 ott 2012, 22:45

Oliviero Lidonnici ha scritto:Evita i ribattini! nel serrarli rischi di spaccare la plastica vecchia.... e poi se ci ripensi non riesci a toglierli. Usa viti e dadi: senza stringere troppo. metti un po' di vernice sulla filettatura per evitare che si svitino. Se dovessi svitarle in futuro, per togliere la vernice usa un pennellino bagnato di acetone (ma attento a non bagnare la plastica con l'acetone!)
Anche i Pantografi fissali con viti e dadi come su molti locomotori RR anni '50 e '60 (Forse i "cosi" sono rivetti?)
Saluti
OLI


Ribattini o rivetti so solo che in ferramenta mi hanno mostrato delle specie di chiodi con la punta biforcuta e che si possono aprire con le mani. Con quelli potrei fissare le cose che m'interessano e poi colarci su un poco di stagno. Questa stessa operazione l'ho effettuata per tenere fissi i quattro ribattini che tengono la parte metallica a cui si fissano i pantografi (così non mi servono i dadi) e lì ha funzionato (si vede in foto) ma adesso per questa nuova operazione che voglio fare quei 'chiodi' non mi convincono e preferirei usare i 'cosi' in alluminio che si vedono in foto. (sono tre, due uguali in basso ed uno più longo al centro e sotto alle zavorre).

Mentre bucavo quei 'cosi' che ho tolto dal vecchio e rotto telaio (che erano in ottone) ho notato che usando una punta del trapano più piccola del diametro che volevo bucare, questi si aprivano e continuavano a tenere ferme le linguette di lamiera dell'altra zavorra (sempre di una 424 RR) con cui facevo gli esperienti ed ora sto pensando di provare con lo stesso sistema su quelle di alluminio appunto. L'alluminio è anche più facile da premere per consolidare 'la parte 'rigiratasi' su ciò che vorrei fissare giusto?

Nell'attachment c'è tutto ciò che possiedo di RR 424, con ben due casse e 3 pantografi (ma nemmeno due uguali sigh!).
Sto pensando di mettere i due gommini che si vedono al centro (sono neri) sotto alla zavorra (fatta con le linguelle poiché l'altra la voglio tenere da parte ed evitare di dover forare la cassa) in modo da isolare i tre contatti dello switch binario-pantografo e poi sopra ed al centro fissare la zavorra con il 'coso' di alluminio più lungo.

Credo di avere tutto (e con due casse addirittura)... :D :D

Domande:
- Quale sarebbe la cassa più appropriata a quel tealio per (una volta motateci dentro le cose che ho a disposizione) ottenere una 424 più prossima ad una originale?
- Quale pantografo ci metto visto che ne ho tre ma tutti diversi? :mrgreen:
- Avete per caso un'idea per come ricreare le scalette che ci sono al centro? Sono due giusto? una vicina alle batterie e l'altra sulla parte opposta... giusto? (nella fotoin basso si vede ciò che mi rimane delle scalette, una è rotta e l'altra e mancante.

Bye

P.S.
Vernice per bloccare i dadi? Hai mai provato con lo smalto per unghie? [fischse7.gif]
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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Pecetta » 18 ott 2012, 19:27

Le metto qui perché non so dove metterle e perché penso che siano utili.
Le ho sgraffignate sualla Baia (come al solito) ed il motivo e sempre il solito: penso che per la nostra passione siano utili.

L'inserzione dice anni 50 ed i dettagli sembrano interessanti.

Toh, ho trovato un motivo più da forum e cioè una domanda: -1-
Il filo verde che si vede dietro al finestrino della foto più in basso sarà originale? Non erano mica neri intendo?

Bye
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Messaggioda FastFranz » 19 ott 2012, 10:35

Hai visto questa?

http://tinyurl.com/9gshxpm ;-)

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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda hiawatha » 19 ott 2012, 16:57

Pecetta ha scritto:Le metto qui perché non so dove metterle e perché penso che siano utili.
Le ho sgraffignate sualla Baia (come al solito) ed il motivo e sempre il solito: penso che per la nostra passione siano utili.

L'inserzione dice anni 50 ed i dettagli sembrano interessanti.

Toh, ho trovato un motivo più da forum e cioè una domanda: -1-
Il filo verde che si vede dietro al finestrino della foto più in basso sarà originale? Non erano mica neri intendo?

Bye


Il filo verde è originale, ho controllato su un mio 626 coevo.

Luciano
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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Pecetta » 19 ott 2012, 18:40

hiawatha ha scritto:
Pecetta ha scritto:Le metto qui perché non so dove metterle e perché penso che siano utili.
Le ho sgraffignate sualla Baia (come al solito) ed il motivo e sempre il solito: penso che per la nostra passione siano utili.

L'inserzione dice anni 50 ed i dettagli sembrano interessanti.

Toh, ho trovato un motivo più da forum e cioè una domanda: -1-
Il filo verde che si vede dietro al finestrino della foto più in basso sarà originale? Non erano mica neri intendo?

Bye


Il filo verde è originale, ho controllato su un mio 626 coevo.

Luciano


Ok, quindi anche i fili di colore verde che credo di avere in giro... -1-

Bye
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Messaggioda Pecetta » 19 ott 2012, 18:54

FastFranz ha scritto:Hai visto questa?

http://tinyurl.com/9gshxpm ;-)

Francesco


Cavolo, capisco che mi vuoia iutare ma... non capisco come.

- Se pensi che potrei acquistarla ti dico che i miei pezzi sono già sufficienti. Anzi avanzano.
- Se pensi che mi possa ispirare da lei mi vengono i brividi... Ho i ganci in ferro e molto più vecchi e non ho due pantografi con lo strisciante singolo, quindi potrei 'smaltare' (= smalto per unghie da donna UAO UAO come funziona bene e quanto colori che ha :mrgreen: ) uno degli altri due ma poi mi mancherebbe sempre qualcosa.
- Inoltre mi innervosishe, ho anche due ruote folli a raggi ma per i due carrelli dell'originale (e complete) le ho solo del tipo Lollo o 646 027.

A proposito:
- Qualcuno mi può suggerire come ricreare le scalette centrali?
- Ma quella loco è reale o un 'ensemble' tarocco?
- Qualcuno mi sa indicare una loco 424 079 che sia quasi uguale a questa (ho messo in allegato la foto di quella dell'asta in questione) e che si possa ricreare come quella che ho io?
- Eventualmente anche dell'altra con il tetto grigio e rosso e senza numero sull'anteriore.

Bye
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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda FastFranz » 19 ott 2012, 21:22

Io avevo una E424 (uno dei cavalli di battaglia della "Stanza del Treno") aveva pantografi rossi (ricordo che - chiusi - avevano le estremità più alte della parte centrale), isolanti bianchi, "strisce rosse" (quattro) sul tetto, saracinesche al centro della fiancata ed i ganci in "filo di ferro".

Le facevo trainare due carrozze DB (e chissene ...) 1° classe BLU, 2° verde, mi sembrava un convoglio degno di un imperatore. Usavo lo switch (per passare alla'alimentazione dalla catenaria, che non avevo ...) per tenerla ferma in stazione ... CHE TEMPI!

Se ne trovo una uguale (ma DAVVERO uguale) cerco di riprendermela!!!

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Re: Rivarossi E 424 079 da aprire per restauro.

Messaggioda Pecetta » 28 ott 2012, 17:53

Loco rimontata, modificiata (se si può dire così) e quasi finita... :yahoo:

Ok, come potrete vedere dalle foto, non ho cambiato solo il telaio ma anche la cassa ed ho anche (e finalmente risolto) il problema della zavorra che ho preso (si fa per dire) a prestito da una E645 e che tutto sommato son convinto che, anche ora e nonostante non ha quasi più nulla dell'originale, l'insieme di questa loco fa comunque la sua porca figura.

Per fissare la nuova zavorra ho bucato il suo piombo con una punta da 0.8 mm e poi ne ho allargsto il foro con una da 1.75 mm (facendole girare a mano, perché tanto il materiale è piombo e poi perché ho paura di fare un disastro con il trapano) esattamente sotto ai fori che in precedenza fissavano al telaio il ferro con le scalette e la plastica delle batterie e poi, grazie a due viti originali RR e che avevo in giro, ho fissato insieme tutti gli elementi cercando anche (e ci sono riuscito) di ottenere che l'esatta sede a cui viene spostata la levetta dello switch pantografi/rotaia ne toccasse la superficie di piombo ed in modo da poter un giorno finire il lavoro con la possibilità di farle portare la corrente dai pantografi al motore.
Tornando alla zavorra, le viti ed il metodo del fissaggio, vi dico che con questo sistema ho risolto il problema dei rivetti e/o delle vitine con i dadi poiché il tutto non il tutto non avrebbe fatto parte della produzione RR originale (nel senso che sarebbe stata roba prodotta NON da RR e da me comperata appositamente).
Nota:
La zavorra in questione aveva ("lavoro" fatto dal precedente proprietario) una vite (orginariamente troppo lunga e di cui ho il moncone) spaccatasi in uno dei due buchi destinati al suo corretto fissaggio nel rispettivo telaio e visto a che causa di quel danno non avrei più potuto utilizzarla per lo scopo a lei previsto considero questo come l'unico modo per non buttarla...
E poi guardatela bene... sembra fatta apposta! -1-

Anche il motore ed il suo sistema di fissaggio non sono più i suoi originali poiché quelli li ho devoluti ad un incarico mooolto più prossimo e vicino una ricostruzione fedele (ma di questo argomento ne aprirò una thread a tempo debito) e quindi ciò che vedete nelle foto l'ho fissato al telaio con il sitema di bucare la plastica con un ferro caldo e poi d'infilarci la sua 'graffetta' (intendo dire quel ferretto curvo e di cui ora mi sfugge il nome - scusatemi -) che ho riprodotto utilizzando un semplice fermacarta e che ho raddrizzato e ricurvato più o meno come se fosse l'originale.
(Per chi lo ricorda o lo lesse a suo tempo è lo stesso ferretto e sisitema della DB V160 Lollo RR).

Questa loco aveva in origine una sola lampadina ma, e già che c'ero, ho già tirato i fili per la seconda (che non ho) e di cui per ricreare il suo supporto sto pensando di utilizzare quel lamierino che in genere si trova all'interno dei PC (Tower o desktop) e che 'chiude' lo slot destinato all'installazione del secondo CD. Non ne ho uno a disposizione al momento, ma prometto di farne una foto quando lo trovo (devo andare a rompere le scatole a chi so io... hehe!).
Nota:
Questo sistema per fissare le lampadine è un'altra cosa rispetto a quello delle E646/E645 di cui ho aperto un'altra thread dove vi chiedo informazioni, quindi (e se conoscete quella risposta) non esitate a scriverla nell'altra thread.

Ok, credo di avervi raccontato tutto e con i dovuti dettagli. Ora mi manca solo di trovare il modo di fissare i pantografi, di decidere come portare la corrente da essi al foro nel piombo che si vede in foto (un lavoro ovviamente consecutivo al fissaggio dei pantografi) e di colorare di rosso uno degli due pantografi simili che possiedo ( che sfiga: uno è nero e l'altro zincato)...

Spero che il risultato vi piaccia e che non mi cacciate dal club dei collezionistie restauratori RR. (3)

Bye
Allegati
DSCF0817.JPG
Dettaglio del sotto, della scaletta rotta e delle due viti che fissano la zavorra al telaio.
DSCF0816.JPG
Dettaglio del contatto tra la sede destinata alla levetta switch ed il piombo della zavorra.
DSCF0814.JPG
La zavorra e la sua porca figura... (spero!)
DSCF0813.JPG
Aspetto attuale... bellina no?
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