Bravo Michele, indovinato al primo tentativo! Si tratta proprio di un prodotto della ditta BLZ Paris , questo dice il marchio di fabbrica, anche se la sede della fabbrica si trovava in realtà a Bordeaux, risolto il quiz inserisco alcuni dati di descrizione dei tre modelli:
Questo locomotore elettrico francese è un ospite gradito, l’ho acquistato qualche mese fa e per me è stata una novità assoluta.
Non conoscevo affatto la storia di questa piccola casa francese che per quello che ho potuto sapere ha avuto vita molto breve ed ha prodotto soltanto due tipi di locomotori elettrici.
Questo modello è stato fabbricato in pesante lega di metallo presso fuso negli anni che vanno tra il 1947 ed il 1951.
Si tratta di un peso massimo, il modello infatti pesa 1560 grammi ed è dotato di un motore elettrico in corrente alternata da 20 V sistema a tre binari come quello tedesco.
La ditta produttrice si chiama BLZ Paris
Alcuni dettagli costruttivi: entrambi gli assi motori sono collegati tramite ingranaggio al motore, i due assi folli sono invece dotati di robuste molle
per guidare meglio la pesante macchina nella iscrizione in curva, abbastanza particolari i due pantografi con la parte bassa rigida
mentre gli elementi superiori sono mobili e possono essere sollevati o abbassati con molla di richiamo,
come forma assomigliano abbastanza ai tipi dei modelli tedeschi della serie più evoluta che vedremo prossimamente in questo stesso contributo.
Il resto della produzione di questa piccola ditta francese rimane tutto da indagare e se qualcuno tra i lettori del forum ne sapesse di più è invitato a condividere le notizie con noi.
Dimenticavo, la lunghezza del locomotore misurata ai respingenti è di 24,5 cm.i respingenti sono fissi in alluminio.
Nelle foto qui sopra potete osservare alcuni dettagli della automotrice diesel veloce a due casse con motore a molla prodotta dalla casa tedesca in due differenti versioni:
la prima, dal 1932 al 1937 aveva due camini in lamiera cromata sul tetto ad entrambe le estremità .
La seconda versione invece, prodotta solo nel 1938, non aveva i camini riportati sul tetto ma semplicemente un puntino in rilievo sul tetto della cabina di guida.
Questo esemplare che ho trovato molti anni fa in realtà è composto dall’assemblaggio di un elemento della prima serie con un elemento della seconda serie,
i veri collezionisti con la C maiuscola sto storceranno sicuramente il naso davanti a questo accrocchio ma io che invece ho la c minuscola
me ne sono fatto una ragione e mi tengo il modello così com’è!
Come potete osservare ci sono tre carrelli composti da due assi, quelli alle due estremità lato cabine di guida sono entrambi folli ed hanno ruote di diametro più piccolo
rispetto a quello centrale che è invece motorizzato con un robusto motore a molla ed ha il diametro delle ruote sensibilmente maggiore rispetto agli altri due carrelli.
L’asse motore collegato con ingranaggio è uno solo mentre il secondo asse è folle, tra le due ruote vi sono due leve per il comando manuale del freno e dell’inversione del senso di marcia.
Il freno può anche essere azionato con comando binario. La chiave originale di ricarica è realizzata in pressofusione e porta in rilievo lo stemma della cosiddetta bicicletta.
Trovo molto curioso che sia stata creata una seconda serie solo nel 1938 privandola del camino che era un elemento decorativo piuttosto caratterizzante,
osservando attentamente i due elementi del modello ho notato anche un’altra differenza molto meno appariscente: questi modelli sono realizzati con lamiere interamente saldate
e come nel primo modello visto prima presentano superfici rotonde che sono piuttosto difficoltose da realizzare con la lamiera sagomata.
Ho notato che la giunzione della lamiera saldata al centro del muso dei due elementi è realizzata in maniera differente,
nel modello più antico la lamiera è sovrapposta per la saldatura all’esterno del modello mettendo in luce il bordo della lamiera che fa un gradino antiestetico dello spessore di poco meno di 1 mm
mentre nel modello della seconda versione realizzato nel 1938 la sopra sovrapposizione per la saldatura è realizzata sul lato interno del veicolo
consentendo una raccordatura ed una stuccatura tramite la saldatura a stagno con effetto estetico assai migliore.
Il numero di catalogo è il TW 930 dove le lettere sono le iniziali delle parole in tedesco che significano automotrice,( Trieb Wagen ),
il treno a cui si ispirava era la famosa automotrice veloce con motore diesel conosciuta come amburghese volante,
questo modello è stato poi copiato da numerose altre ditte sia tedesche che italiane, francesi e spagnole ovviamente con modifiche e varie semplificazioni come era uso a quei tempi.
La lunghezza totale del modello ai respingenti è di 50 cm ed il peso risulta molto leggero considerate le dimensioni, il motore a molla è in grado di far compiere al modello
due o tre giri del tracciato con velocità abbastanza costante.
La ditta tedesca ha prodotto anche una versione con motore elettrico che però differisce abbastanza nettamente dalla versione con motore a molla,
oltre alla presenza di fanali elettrici ed illuminazione interna ad esempio il motore è collocato su un carrello di estremità anziché nella zona centrale
ed il modello è composto da tre o più elementi, quindi un altro modello.