vorrei introdurre un argomento che da alcuni anni (sig!) è salito alla ribalta delle ns cronache collezionistiche.
Tutti noi, immagino, sappiamo che la vecchia RR (1946/ca 1959) è l'unica marca che dai primi anni duemila ha mantenuto ed anche rialzato le sue quotazioni monetarie a livello italiano ed anche mondiale - a causa dei collezionisti italiani - mentre TUTTE le altre marche, ad iniziare da Marklin, hanno vissuto un trend ribassista pari soltanto a quello dei francobolli e delle monete; naturalmente con l'eccezione degli oggetti veramente "speciali" e parlando sempre di mercati aperti, ufficiali e competitivi.
Fanno eccezione i cataloghi originali che nel secolo scorso trovavano acquirenti al prezzo di una cinquecentina ma dal 2000 (dall'€ e dall'era internet) hanno visto la loro desiderabilità crollare fino al costo di un arretrato di Panorama dell'anno scorso.
Naturalmente, si dirà, mancano i collezionisti compratori o peggio "sono venuti a mancare"


Credo che collezionare i vecchi cataloghi sia, spesso, più sentimentale e nostalgico del ricercare gli oggetti; generalmente il catalogo è stata la "prima mossa"...insieme alla vetrina del negozio.
Non che sia indicativo ma, in tanti anni ed a qualunque prezzo, un pò in tutta Europa io di cataloghi RR 1946 e 1947 originali in vendita non ne ho mai visti... e voi?
Discorso a parte merita il 1948 del quale ne ho avute 12 copie insieme e ne ho curata la ristampa che è poi l'unica che ancora oggi si trova in giro e raffigurata in vari siti (anche RR Memory) e posseduta da alcuni di voi, ma fuori di li vuoto assoluto?
Dal 1950 la corsa al ribasso, come scrivo poco sopra, non ha conosciuto soste e la stessa sorte hanno seguito i cataloghi Conti, FEM, Biaggi etc.
Forse internet ci ha tolto il gusto di umettare l'indice e sfogliare pagine?
Qualche parere/dissertazione, grazie!
Buona serata