MI FA ACCENDERE !

[3-nino]

Mi sono letto il simpaticissimo articolo del signor Giacobbo sulla particolare interpretazione del FUMO di RR ai suoi albori. La lampadina!! che accendeva la "sigaretta"! Ora credo che L'accendino fosse sì una lampada, ma diversa. O forse due diverse tra le primissime loco, che non ho, e quelle successive al 48. Mi spiego; La lampada SL 587 a 24 Volt, grande con appanatura adeguata, era presente come spia nei trasformatori a CA : Anche il catalogo dei pezzi di ricambio del 50 la indica per questo uso. Per le loco fumatrici , e solo per loro, si indica le lampade corazzate SL 209 a 12 Volt. Ovviamente erano lampade solo per loco a CA non essendo prevista illuminazione per la CC. La B&O del49 a CA che ho, indossa questa lampada infilata in un bicchiere di lamiera con i bordi sormontanti la testa della lampada dal profilo appiattito. Anche una Hiawhata coeva aveva la stessa lampada che bruciata è stata sostituita, dal vecchio proprietario ,con una del tutto ordinaria. Ovviamente ho controllato anche i trasformatori per la CA e trovato il lampadone indicato da Paolo. Conoscendone esperienza e autorevolezza li chiedo un' opinione. Ci può essere state un uso di " accendini " diversi negli anni? Le lampade corazzate sono perfettamente a misura del foro nelle zavorre e trattengono cristalli e liquidi per i bordi rialzati, anche se il Voltaggio di 12 Volt mi lascia perplesso. Ma tant'è! . cordiali saluti 3-nino

[3-nino]

Il capitolo aperto da Paolo su un uso " istituzionale" di Fumini Seuthe da parte di RR mi ha affascinato. Non avendone mai trovata o sospettato traccia tra le mie cose, sono tornato a sfrugugliare l'argomento. Devo dire che su foglietti Suethe di varie epoche non ho trovato il minimo riferimento ad un uso per RR. Poi, per quel poco che so di Seuthe, credo questa azienda si sia affacciata sul mercato per l' HO a fine anni 50 ed è Marklin a fare la sua fortuna nei primi anni 60. Il mio problema è che l'eventuale presenza del fornello Seuthe, facilmente adattabile alla sede della zavorra della Hiawhata, esclude però la presenza di una lampadina, se non ricorrendo ad un' importante modifica della zavorra stessa. Quindi, qualunque " accendino" diverso dalla lampadina di RR lascia la locomotiva senza illuminazione in assenza di modifiche della zavorra. Ora, l''unica circostanza che lascia intendere che la macchina fuma, ma non illumina, si ritrova nei cataloghi del 54/55 sezione BLU dove si dice del fumo ma si tace sul fanale. Peraltro anche per le altre locomotive 221e 3000 si tace sull' illuminazione. Nella sezione ROSSA invece le locomotive sono tutte illuminate, ma non fumano. Brave ragazze. Peccato che due anni prima era esattamente il contrario per le luci. Probabilmente, volendo uscire dalla Alternata, si comincia a impoverire il prodotto spingendo con forza la Continua. Magari le lampadine pasticciavano in olio e macchinosità per l' uso e credo che il calore necessario per bruciare bene l'olio dovesse essere notevole, al punto che si usava una lampadina corazzata ( struttura e filamento surdimensionato) a 12 Volt , in un sistema a 16/24 volt . Se è così la moria di lampadine doveva essere impressionate, con difficile reperimento dei ricambi. Ricordo che il sistema a resistenza brucia olio per l'incandescenza del filamento. Altro calore rispetto a qualunque lampada. Quindi non escludo affatto che dal 54 in poi si potessero utilizzare sistemi tipo SEUthe, a maggior ragione se già disponibili, rinunciando al fanale. Poi gli adattamenti domestici sono del tutto plausibili stante la facilità di realizzazione. Spedisco alcune foto di sistemi Seuthe. Coabitando nella stessa scatola con una scatoletta di prova circuito RR e di una scatola 0223 di arredo del 59 Di Marklin cui si era interessato Berto tanto tempo fa per non fare torto a nessuno, ho fotografato pure quelli. Alla prossima 3-nino

[berto75]

Interessantissimi Nino i tuoi gabinetti in legno compensato e i figurini seduti marklin metallici ! Neanche a farlo apposta recentemente mio padre ha acquistato nuove da un nostro conoscente queste versioni più recenti, infatti il vano cessi ( con sedili grigi )art. 0225 è in plastica marrone nella massa con il disegno in rilievo della porta del bagno , mentre i figurini 0223 sono tutti in plastica.
Mi sono chiesto se valga la pena montarli (come aveva fatto ai tempi mio nonno con la carrozza DSG) per arredare una carrozza d'epoca marklin in lamierino (ne ho alcune ottimamente tenute, ma prive di interni, che erano di mio nonno )o se lasciarli così nuovi da collezione ,d'altra parte è anche vero che le stesse carrozze vintage sono più valorizzate ed attraenti con l'arredamento e gli omini originali (vedi: la carrozza ristorante che avevo mostrato qui viewtopic.php?f=85&t=6038&p=47273&hilit=carrozza+marklin+dsg#p47273 con il vano cucina in legno compensato come i gabinetti dell'amico Nino ) mah! Mio padre vorrebbe inserirli in una carrozza anche se per ora nel dubbio della scelta ci siamo astenuti dall'aprirli e montarli. Un marklinista oggi cosa consiglierebbe ? lasciarli così come sono nuovi o montarli e ammirarli posti su una carrozza dell'epoca ? Amletici berto75

[Max 851]

Ciao Berto, io sarei del parere di montarli, che del resto è lo scopo per il quale sono stati prodotti. Ho una carrozza in lamierino risalente alla mia infanzia, che era rimasta senza seguito in quanto poi mi vennero regalati sempre carri merci; anni fa riuscii a trovare un arredamento interno della stessa epoca, quello con le "ritirate" di legno e i personaggi di metallo, e non ho esitato un istante a montarlo. Poi in seguito ho acquistato altre carrozze, tra le quali la ristorante, e pian piano ho reperito i rispettivi arredamenti più moderni che ho pure montato. In fondo anche questo è un divertimento, e per me non ha molto senso conservare queste confezioni che peraltro non sono nemmeno particolarmente rare. La stessa filosofia l'ho adottata tutte le volte che mi è capitato qualche vagone in scatola di montaggio, tranne nel caso di un carro a sponde basse, del quale peraltro ho altri esemplari, acquistato più che altro come scorta di pezzi di ricambio (ruote, ganci, respingenti etc.).
Se decidete di montare l'arredamento interno, suggerisco di usare una colla a due componenti e di tenere d'occhio i personaggi, che hanno la tendenza, prima che la colla faccia presa, a "perdere l'equilibrio".
Saluti in ... scatola di montaggio
Massimiliano

[Coccobill 62]

Ciao Berto, sottoscrivo quanto ha appena scritto Massimiliano. Le scatole di montaggio sono fatte per essere montate… Che non ti succeda come è successo a me, che riempi la cantina di scatole di montaggio che rimangono lì vent’anni e le ritiri fuori quando non sei più in grado di montarle!
Cordiali saluti e buon lavoro, Paolo

[3-nino]

sono assolutamente d' accordo: Monta, monta!!

[Massimo]

montare!... montare!!!

[berto75]

Ciao Berto, sottoscrivo quanto ha appena scritto Massimiliano. Le scatole di montaggio sono fatte per essere montate… Che non ti succeda come è successo a me, che riempi la cantina di scatole di montaggio che rimangono lì vent’anni e le ritiri fuori quando non sei più in grado di montarle!
Cordiali saluti e buon lavoro, Paolo

Hai ragione Paolo dobbiamo montarle le cose che ci piacciono finchè ne abbiamo l'occasione e la capacità ti ringrazio per la tua riflessione.
E naturalmente grazie mille a tutti voi amici per i vostri pareri e utili consigli!
Del resto più o meno era lo stesso ragionamento che avevo fatto io quando anni fa mi ero posto il problema se montare o no le varie stazioni rivarossi della serie Trenhobby (Pergine, Dubino , S.Nazario ecc.) che avevo acquistate nuove ancora da assemblare.
CHIUSE nelle loro scatole senza poterle ammirare non aveva molto senso (almeno per me che mi piace giocare anche con gli accessori )e nella tomba certamente non le potrò portare
Quindi mi avete pienamente convinto l'arredamento con uno scatolino di omini lo monterò l'altro scatolino di omini per il momento lo lascio così non da collezionare , ma solo nell'attesa di trovare un altro arredamento interno 0225 a cui abbinarli e quindi montarli.
Mi rimane solo da decidere su quale carrozza inserirli ..l'ideale sarebbe stato inserirli in una carrozza in lamierino classica anni 60/70 verde o blu della DB che andavano abbinate alla carrozza ristorante che aveva già arredato mio nonno, ma non le ho ho quelle più corte della serie più vecchia anni 50 ma non so se QUELL'ARREDAMENTO sia coerente con quelle tipologie di carrozze così vecchie , quindi sto pensando di inserirli in una carrozza passeggeri svedese anni 60. vi faro sapere grazie ancora a tutti per i vostri gentilissimi pareri!
saluti costruttivi berto75