Eccomi finalmente con gli ultimi modelli ritrovati:
Non potevo concludere il gruppo delle navi tedesche senza presentarvi un modello… Anzi due… Della famosa nave incrociatore da battaglia “KM Scharnorst“ che tanto fece parlare di sé durante la seconda guerra mondiale.

- incrociatore da battaglia KM Scharnorst 1940 Wiking

- KM Scharnhorst 1939 Triang

- dettaglio prue dei due modelli a confronto
Contrassegnato con il numero 67 il bel modello in metallo prodotto dalla ditta Wiking a partire dal 1940 rappresenta la nave dopo le modifiche apportate alla prua tra marzo e giugno del 1939.
Il modello è lungo 188 millimetri (scala 1/1250) e piuttosto pesante. Come si può notare dalle fotografie è abbastanza dettagliato, si tratta comunque di un modello fabbricato nel 1940.
Identificato con il numero 67.1 il modello della triang Minic, prodotto nel periodo 1958-1967 e rappresenta invece la nave nella sua prima esecuzione ossia immediatamente dopo il varo in gennaio del 1939, con la caratteristica prua dritta che risultò immediatamente poco adatta alla navigazione nelle acque agitate dell’Atlantico. Il modello è realizzato in costruzione mista di pressofuso in alluminio e parti in plastica. In particolare le parti in plastica sono: il fondino dello scafo in colore rosso, le torrette con i cannoni, le sovrastrutture di coperta, la torre di comando e la ciminiera, infine le gru in gomma veramente brutte e sproporzionate.
Il modello è in scala 1/1200 ed è lungo 191 millimetri. Risulta molto leggero.
La ditta Minic-Triang ha prodotto una serie molto numerosa di navi da guerra che però a me risultano molto poco riuscite, assomigliando più a giocattoli che a modellini in miniatura. Esiste inoltre una serie di navi passeggeri che risultano un po’ più riuscite delle quali ho raccolto sei diversi modelli che presenterò in un prossimo contributo dedicato ai piroscafi e transatlantici degli anni d’oro della navigazione.
Ma veniamo a qualche dato storico sulla nave incrociatore da battaglia veloce Scharnhorst che progettato nel 1933 e 34 doveva essere un ingrandimento e potenziamento delle corazzate e tascabili.
Costruita tra il 1935 e 36 e completata nel 1938 entrò in servizio in gennaio del 39. Come già detto dopo le prime prove in oceano si comprese che era necessaria la modifica della prua adottando una forma a clipper più adatta a tenere il mare agitato. Ad ogni modo anche dopo questa modifica la nave rimase sempre con il ponte molto bagnato a causa del profilo molto basso sulla linea di galleggiamento.
Con una lunghezza di 235,4 m dislocava a pieno carico 38900 T. Con una potenza installata di 161.160 cavalli sviluppava una velocità di ben 31,6 nodi. Il calibro dei suoi cannoni principali, di diametro 280 mm, nove cannoni in tre torrette trinate, era, se vogliamo, un errore di progettazione perché le rendeva nettamente inferiori alle navi da battaglia inglesi contro cui si troverà a confronto. Questa cosa era già allora così evidente che fu progettato nel 1939 il cambio delle torri di artiglieria sostituendo ai nove cannoni da 280 mm sei cannoni da 380 mm. Questa modifica progettata e pianificata non poté essere realizzata a causa dello scoppio della guerra: ci sarebbero voluti due anni per concludere i lavori e lo Stato maggiore della marina germanica non si poteva privare di queste due navi per un periodo così lungo.
Oltre all’artiglieria principale di calibro 280 mm l’armamento comprendeva 12 cannoni calibro 150 mm, 14 cannoni calibro 105 mm, 16 cannoni calibro 37 mm FlaK, 38 cannoni calibro 20 mm Flak, ed infine sei tubi lancia siluri calibro 533 mm.
C’era anche una catapulta per il lancio di tre idrovolanti da ricognizione arado A196.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale la sorprese ancora in cantiere per le modifiche alla prua, terminate le quali in novembre fece assieme alla sua gemella Gneisenau il suo primo attacco ad un convoglio di navi inglesi intercettando ed affondando l’incrociatore mercantile armato HMS Rawalpindi.
In primavera del 1940 venne impegnata assieme alla gemella nella copertura dell’operazione di invasione della Norvegia dove durante le operazioni intercettò ed affondò la nave inglese porta-aerei HMS Glourious oltre ai cacciatorpedinieri di scorta HMS Ardent ed HMS Acasta.
Ingaggiò anche battaglia con l’incrociatore da battaglia inglese HMS Renown senza esiti conclusivi. Danneggiata da un siluro ed alcune bombe di aereo venne sottoposta a riparazione e rimase inattiva per il resto del 1940.
Tra il 22 gennaio ed il 22 marzo del 1941 intraprese insieme alla sua gemella una crociera in Atlantico a caccia di convogli inglesi e in questa operazione intercettò ed affondò diverse navi mercantili e petroliere. Alla fine di marzo risultarono otto navi per circa 50.000 t affondate dalla Scharnhorst su un totale di 22 navi per 117.450 t di stazza lorda affondate.
Tornate in porto furono fatte oggetto di numerosi e ripetuti attacchi aerei che le danneggiarono ripetutamente rendendo necessarie varie riparazioni.
durante un trasferimento in Germania portarono inoltre mine che provocarono altri danni ed altre riparazioni quindi le navi ripresero il mare soltanto nell’autunno-inverno del 1943. Il 25 e 26 dicembre del 1943 la nave venne inviata ad intercettare un convoglio Artico inglese ma il messaggio venne decriptato dagli inglesi che le inviarono contro una squadra di intercettazione molto superiore che durante la battaglia di capo Nord la intercettò ed infine affondò.
La squadra era composta dal HMS Duke of York, dagli incrociatori HMS Belfast norfolk e HMS Sheffield oltre a svariati altri cacciatorpedinieri ed unità minori che ebbero buon gioco contro la nave tedesca rimasta sola. Nel naufragio su un equipaggio di 1968 uomini i superstiti furono solamente 36!
Dopo l’affondamento di questa nave venne deciso di procedere alla modifica dell’artiglieria sulla sua gemella Gneisenau, ma questa decisione che era problematica nel 1939 alla fine del 1943 era del tutto irragionevole ed infatti non fu mai portato a termine.

- sommergibile inglese HMS Thames 1932 Wiking
Qui sopra con il numero 38 il sommergibile inglese HMS Thames: un modellino in metallo della Wiking lungo 84 Millimetri.
Il sommergibile costruito nel 1932 aveva una lunghezza pari a ben 105 m e dislocava in emersione 2160 t mentre in immersione 2680 t. Era motorizzato con due motori a combustione interna da 10.000 cavalli e due motori elettrici da 2500 cavalli che gli consentivano una velocità rispettivamente di 22 nodi e 10 nodi.
Era dotato di sei tubi lanciasiluri a prua calibro 533 mm.
Andò perduto durante la campagna di Norvegia dove era impegnato, scomparendo verso fine giugno del 1940. Probabilmente affondato da attacco aereo.

- corazzata inglese HmS Warspite 1915 Wiking
Con il numero 39 il modello in metallo della Wiking della nave da battaglia Warspite. È lungo. 156 millimetri, dotato di quattro torrette mobili ben rappresenta l’architettura piuttosto antiquata di questa nave inglese.
Il modellino è stato prodotto a partire dall’anno 1938.
La nave da battaglia veloce HMS Warspite della classe Queen Elizabeth venne costruita negli anni 1912-1913 entrando in servizio nel 1915.
Con una lunghezza di 195 m ed un dislocamento di 33.410 t aveva una potenza installata di 75.000 cavalli che le consentivano la velocità di 24 nodi piuttosto elevata per l’epoca.
L’armamento era costituito da otto cannoni calibro 381 mm in quattro torri, otto cannoni calibro 152 mm, otto cannoni calibro 114 mm, 32 cannoni calibro 40 mm a.a., 16 mitragliatrici calibro 12,7 mm a.a. ed infine quattro tubi lancia siluri calibro 457 mm.
Durante la prima guerra mondiale partecipa alla grande battaglia navale dello Jutland. Dal 1933 al 1937 viene sottoposta a ristrutturazioni e riammodernamento in particolare sulle dotazioni antiaereo.
Nel periodo tra le due guerre opera prevalentemente in Atlantico ed in Mediterraneo. All’inizio della seconda guerra mondiale partecipa alla campagna di Norvegia dove in aprile 1940 l’aereo imbarcato sulla nave, uno Swordfish, riesce ad affondare il sommergibile tedesco U 64 divenendo il primo caso del genere nella seconda guerra mondiale.
Pochi giorni dopo si trova a bloccare un gruppo di cacciatorpediniere tedesche all’imboccatura di un fiordo norvegese e qui ne affonda tre. Viene quindi trasferita nel mare Mediterraneo dove la regia marina italiana farà ben presto la sua conoscenza. Basata a Malta o a Gibilterra si scontrerà in diverse occasioni con la nostra Marina.
Durante la battaglia di Punta Stilo riuscirà a colpire dalla notevole distanza di 24 km circa la corazzata italiana Giulio Cesare che centrata sul Fumaiolo abbandonerà la battaglia. Questo centro diventa un record di precisione per un colpo di artiglieria sparato da un mezzo in movimento su un bersaglio anche esso in movimento.
Anche la battaglia di Capo Matapan la vede protagonista nel determinare la disastrosa sconfitta della nostra Marina. Il 9 settembre del 1943 scorterà la nostra flotta che si consegna a Malta.
Sarà inoltre attiva e presente negli sbarchi in Sicilia, a Salerno, ed infine anche in Normandia.
Nell’ultimo anno di guerra infine verrà inviata anche in oceano Pacifico per collaborar e alle operazioni contro i giapponesi. Finita la guerra verrà smantellata negli anni 50.

- incrociatore da battaglia HMS Hood 1920 Wiking
Con il numero 40 è contrassegnato il modello in metallo prodotto dalla Wiking a partire dal 1939 dell’incrociatore veloce HMS Hood dotato di quattro torrette mobili e lungo 210 Millimetri.
La nave, costruita tra il 1916 ed il 1918 dopo la battaglia dello Jutland voleva raccogliere gli insegnamenti tratti dallo scontro di cui sopra. Entrò in servizio nel 1920 e con la sua lunghezza di 262,3 m e dislocamento di 49.136 t rappresentava la nave più grande e più potente costruita fino ad allora. Potenza installata: 151.200 cavalli, velocità massima ottenuta 31 nodi nel 1921 e 29 nodi nel 1941.
L’armamento era composto da otto cannoni calibro 381 mm in quattro torri, 12 cannoni calibro 140 mm, otto cannoni calibro 102 nn , 24 cannoni calibro 40 mm a.a. 20 mitragliatrici calibro 12,7 mm a.a. ed infine quattro tubi lanciasiluri diametro 533 mm. All’inizio del 1941 verranno anche installate cinque batterie di lanciarazzi antiaereo da 20 tubi cadauna tipo unrotate proiectile .
Questa nave nel 1924 e nel 1935 eseguirà una crociera intorno al mondo visitando praticamente tutti i territori dell’impero britannico e l’America per promuovere l’immagine di se stessa e della marina inglese come superpotenza e convincere tutti i paesi a contribuire generosamente alle spese militari necessarie a tenere in piedi questa potenza. Nel contesto di queste crociere si calcola che visitarono la nave oltre 750.000 persone.
Tra l’autunno del 1939 e la primavera del 1940 venne inviata più volte in missione per intercettare la nave tedesca Scharnhorst ma non riuscì ad individuarla il 24 maggio del 1941 inviata a caccia della corazzata tedesca Bismarck Ebbe la peggio appena giunta attiro venne centrata da alcuni colpi di grosso calibro provenienti sia dalla corazzata che dall’incrociatore pesante Prinz Eugen saltando in aria dopo pochissimi minuti. Tutto l’equipaggio perì nel disastro tranne tre superstiti che poterono raccontare l’accaduto. La marina inglese scioccata dall’evento istituì due commissioni di inchiesta per indagare le cause del disastro le conclusioni delle inchieste stabilirono come cause probabili del disastro 1) l’esplosione del "deposito munizioni di grosso calibro" centrato da un colpo di grosso calibro della corazzata tedesca
o
2) l’esplosione delle munizioni destinate ai lanciarazzi che prevedevano lo stivaggio sul ponte senza alcuna protezione in quantità di oltre 16 t.
Sta di fatto che la marina inglese decise di rimuovere immediatamente da tutte le altre navi questo tipo di armamento lanciarazzi.
All'inizio di pagina 2 contrassegnati con i numeri 41, 42, e 43 ho presentato altri 3 modelli della Royal Navy.