FNM600 ha scritto:Talgo49 ha scritto: Per me il modello di Oliviero è una cosa a parte, creata con la locomotiva 5087/12 aggiungendo il tender della Mikado e l'S-Drive, se fosse una vera variante come mai non se ne trova menzione in alcun documento? Per non rischiare di dire stupidaggini attendo di vedere l'interno del modello di Oliviero.
Talgo49
Capisco la riluttanza a smontare la locomotiva.
Ma con S drive si nota dal di fuori C perché si nota come si gira la ruota a vuoto per un certo angolo.
Mi scuso se ho notato questo solo adesso!
Ci mancherebbero pure le scuse!

Hai ritirato fuori questo vecchio argomento che avevo dimenticato e mi dai l'occasione per farti una domanda: ma si può pretendere che uno smonti una locomotiva nuova, solo per dimostrare che l'S-drive, di cui hai parlato.... c'è.... e di smontarla anche subito?
Io frequento il forum convinto di scambiare idee con amici e se un amico mi dice una cosa io gli credo e basta...Se non credessi più a quello che dice un mio amico, non riuscirei più a considerarlo tale.
Effettivamente avevo programmato di smontare la locomotiva per fotografarne l'interno ma avevo pensato di farlo con uno scopo che valesse la pena di farlo: avevo pensato di scrivere un articolo per Rivarossi Memory sull'argomento ed ho cominciato prima a cercare in giro altro materiale. Così il tempo è trascorso, materiale valido non era stato ancora trovato e poi, riaperto il forum e visto il tono delle risposte.....mi è passata la voglia di farlo.
La difficoltà dello smontaggio di questa locomotiva, consiste nel fatto che se mi fossi limitato a togliere la carrozzeria (suppongo

) non avrei "visto" S-Drive.

- Gli ingranaggi dell'S-Drive sono contenuti all'interno della scatola cerchiata in rosso

- Per vedere e fotografare questi ingranaggi avrei dovuto smontare tutto
Ora cerca di capirmi, una cosa è fare una foto col telefonino, caricarla sul PC e inserirla nel forum. Cosa diversa è organizzarsi a fare una foto perfetta da pubblicare in un articolo su RRM (prepara uno schermo bianco, piazza tre lampade, trova la posizione adatta per evitare ombre, tira fuori la Nikon, monta l'obiettivo adatto magari con lenti addizionali, monta il cavalletto per un tempo di esposizione alto, in modo da chiudere l'obiettivo per avere la massima profondità di campo e poi fatte le foto rimonta subito la locomotiva, e rimetti a posto tutto il resto (Io mica ce l'ho uno studio fotografico fisso). Non mi andava di smontare la locomotiva per una rapida foto sul forum e poi lasciarla smontata in attesa di trovare il tempo (e lo spazio) per la foto "professionale". Ma nemmeno mi andava di smontare e rimontare per due volte il modello. E poi c'era il dubbio che una volta tolta la carrozzia non sarei riuscito ad aprire la scatola dell'S-Drive (magari ...senza rovinarlo)

Comunque questo modello è diverso (e non solo per l'S-Drive) da tutti gli altri presenti a catalogo.

- Purtroppo la scatola non è originale c'è solo un appunto scritto a mano

- Molti particolari presenti su questo modello non ci sono sui cataloghi
Ora la persona che me l'ha venduta mi raccontò una storia a cui, fino a prova contraria, io ritengo di dover credere. Mi disse di aver conosciuto, in vita, l'ing. Alessandro Rossi e di essere stato amico di famiglia. Alla morte del Fondatore, i familiari, per amicizia, gli regalarono molti modelli e materiale Rivarossi invenduto, che l'ingegnere aveva conservato e tra quel materiale è probabile vi fossero anche dei prototipi, ancora non predisposti alla vendita. La suddetta persona (che ormai conosco da anni) scelse per la sua collezione personale i modelli migliori e poi cominciò a vendere i doppioni e i modelli che non gli interessavano, tra cui la locomotiva di cui stiamo parlando. Mi disse che l'aveva trovata in mezzo agli altri materiali ma "stranamente" era senza scatola. Forse non ne era stata ancora programmata la vendita? Sono solo fantasie? Impossibile dirlo! Riferisco solo quello che mi ha detto.
Comunque chi me l'ha venduta non ha mostrato di conoscere l'S-Drive (altrimenti probabilmente me ne avrebbe decantato le doti e alzato il prezzo) Non ricordo più quanto la pagai ma ricordo che mi sembrò un prezzo conveniente. Anche io (all'epoca) sapevo molto poco sull'S-Drive e notando subito che le ruote della loco giravano a vuoto ne chiesi conto al venditore supponendo la mancanza (cosa che succede spesso) di un eventuale giunto cardanico interno e cercai di spuntare un ulteriore sconto che non ottenni. Il venditore non seppe spiegarmi del perchè le ruote giravano a vuoto ma io la comprai comunque visto che il prezzo era ancora buono, pure per una loco "eventualmente guasta" e anche perchè sono in grado di riparare quel genere di (supposto) danno ed anzi mi diverto a farlo (a volte compro apposta vecchi rottami per divertirmi a ricostruirli). Comunque il venditore mi regalò in aggiunta un paio di cataloghi che aveva esposti.

- Sulla locomotiva vi sono solo marchi Rivarossi

- Sul tender (che è quello delle versioni economiche) c'è invece:RR made il Italy for AHM
Ora c'è chi continua a meravigliarsi se mostriamo modelli che non si trovano sui cataloghi ma questa non è certamente la prima volta. Abbiamo dimostrato (nonostante la diffidenza di alcuni) l'esistenza e la
diffusione del modello della Dockside 1221/6 del 1976 con biellismo rifatto, mai vista sui cataloghi. Sempre per la Dockside abbiamo ritrovato (decine!) di modelli risalenti alla prima metà degli anni Cinquanta e dotati di telaio totalmente in lega di alluminio (mentre per i cataloghi esisterebbe solo il telaio in nylon) e questi modelli sono sia in versione economica che completa di biellismi e luci, ecc, ecc..... Quindi perche dovremmo scandalizzarci per questo modello?
Chiedo scusa per il discorso troppo lungo e tedioso ma qualche puntualizzazione andava fatta.
Cordiali saluti da Oliviero
PS: nota sull'S-Drive:
La locomotiva, posta su un binario non alimentato, si comporta esattamente come un rotabile folle: ovvero spinta in ambedue le direzioni non mostra alcuna impuntatura. Si potrebbe tranquillamente far rimorchiare da un locomotore con alimentazione da pantografo o (tanto per fare un esempio) accoppiarla in folle in un sistema a tre rotaie.
Ma appena si attiva l'alimentazione parte immediatamente e se si inverte l'alimentazione (anche bruscamente) si comporta come una normale motrice priva del dispositivo sebbene forse in modo più "dolce". Se però è in corsa e si interrompe l'alimentazione non "inchioda" di botto come fanno tutte le altre loco ma rallenta e si ferma solo dopo esaurita l'inerzia.
