Ti ringrazio per le foto e mi scuso per il ritardo della mia risposta
Fermo restando che il tuo modello è senza dubbio del 1954 ed è lo stesso a cui si riferisce il catalogo delle parti di ricambio, ora cercherò di dimostrare come il modello col telaio in zama debba essere forzatamente precedente al tuo.
Come base di partenza dobbiamo ricordare che storicamente tutti i modelli Rivarossi, col telaio in zama, hanno sempre preceduto quelli in materiale plastico, quindi non mi sembra possibile che questo modello faccia eccezione. Ma passiamo ai particolari.
CARROZZERIA:

- Il fumaiolo del modello del 1954 è dotato di una rondella filettata di ottone per avvitare la lunga vite che blocca anteriormente il telaio (oltre alla zavorra). Al contrario il modello col telaio in zama avvita la vite direttamente nella plastica del fumaiolo
La mancanza della rondella in ottone, filettata dimostra che ci troviamo di fronte ad un modello primitivo e costruito con intenti economici. Il telaio in zama è certamente più costoso di quello di plastica quindi non mi sembra logico risparmiare da una parte per spendere dall'altra.
Inolte (questo non si vede bene in foto) ma il vano del faro è chiuso quindi non prevede la presenza di lampadina.
ZAVORRA IN ZAMA

- La zavorra della loco col telaio in zama non ha il vano della lampadina e non ha il foro delle dimensioni adatte per avvitare la traversa per il biellismo completa
Questo dimostra che (l'economico) modello in zama non prevedeva una futura evoluzione illuminata e con biellismo completo.
CARTER IN PLASTICA
Ambedue i modelli hanno il carter di plastica ma sono diversi....vediamo perchè!

- A sinistra il modello del '54 col telaio in nilon a destra quello in zama (o forse di zinco?)
Qui si nota come il guscio che racchiude l'ingranaggio del telaio in zama, sia più lungo dell'altro che invece è più corto per far spazio al foro che potrebbe ospitare la vite che blocca la traversa dei biellismi, in versione completa.
Conclusioni:
Si dimostra quindi che il modello col telaio in zama sia più primitivo di quello del '54 e realizzato in economia escludento l'evoluzione di un modello con luce e biellismo completo e quindi di concezione antecedente.
Tutto questo non è "farina del mio sacco" ma mi è stato suggerito da un appassionato che per ora preferisce restare anonimo ma che mi ha narrato di aver assistito tempo fa ad una conversazione telefonica tra i compianti Giorgio Tanzi e Molteni. Riporto un frammento della comunicazione:
"...Giorgio (Tanzi) incuriosito telefonò a più riprese a Molteni, io presente , e il sig. Molteni confermò che quella produzione era la prima del nuovo tipo di B&O. Ricordo che Giorgio aveva maldigerito il fumaiolo filettato e ricavato in plastica dallo stampo, chiedendo a Molteni da dove sbucasse, ricevendone conforma circa l’ autenticità rivarossiana di quella soluzione poi rapidamente superata. Ovviamente la mia è una testimonianza che risale a molti anni fa e senza che i diretti protagonisti siano purtroppo in condizione di confermare. Non ho personalmente documentazione di conferma. "Ora documenti scritti non ne abbiamo se volete potete crederci o no ma resta il fatto che l'osservazione dei modelli per me dimostra la veridicità della testimonianza
Saluti da Oliviero