Ringrazio sinceramente Talgo per la sua ulteriore "lectio magistralis"

sulle locomotive diesel americane.... e se ce ne vorrai parlare ancora, anche in maniera più estesa, la cosa sarà senz'altro ben accetta da parte di tutti.
Grazie anche per le utilissime segnalazioni sulle case modellistiche che hanno realizzato questi modelli e per le risposte sui quesiti che avevo posto, circa la presenza o meno di riproduzioni di unità senza cabina e di unità folli.
Anzi, già che ci sono faccio ancora qualche domanda, facendo però un passo indietro e tornando agli agganci "Kadee" e/o "tipo Kadee": come è che funziona lo "sganciamento remoto" degli stessi ?
Quale marchingegno si usa ? Un binario speciale, come nel caso di RR e altre case fermodellistiche ?... il funzionamento è meccanico, credo, come nel caso di queste ultime, vero ?
A proposito poi di questi agganci e di "compatibilità filologica" coi carri americani Rivarossi:
Talgo49 ha scritto:la cosa, sempre secondo me, cambia se si tratta di modelli d'epoca o da collezione che andrebbero lasciati allo stato d'origine. Tra questi ultimi includo i carri americani di Rivarossi che, francamente, sono ormai obsoleti come qualità di riproduzione e che potrebbero circolare solo in un plastico "vintage"....
In particolare sono un pò perplesso sulle parole che ho sottolineato e sulla conclusione che ne consegue.
D'accordo sono modelli che sono rimasti "sulla breccia" per tantissimi anni, ma a parte il loro innato fascino e quello ulteriore derivante anche proprio dalla loro lunga storia, trovo che la loro qualità di riproduzione regga ancora il confronto con produzioni attuali.... almeno mi pare, per quanto a me è capitato di vedere, anche se sinceramente ad esse non ho prestato forse la necessaria attenzione o forse non avro posto l'occhio supra produzioni di elevato livello.
Mi rendo conto che il discorso può essere profondamente diverso per locomotive, dove le più moderne soluzioni tecnologiche hanno rivoluzionato tutto, ma pensavo che per quanto riguarda il materiale trainato tale "gap" fosse considerato meno stringente o sostanzialmente quasi non vi fosse.
Poi però per quanto riguarda le tipologie di carri che facevano parte dell'offerta Rivarossi, posso ammettere che esse fossero incentrate su un certo periodo storico e che fossero anche di varietà magari un pò limitata e non completata con tipologie di carri di concezione più moderna..... ma qui siamo su un piano diverso rispetto alla "qualità di riproduzione".
Poi, certamente nei carri di produzione recente ed attuale abbonderannno gli aggiuntivi ed i dettagli finissimi.... ma in fin dei conti nell'insieme di un plastico bisogna ancora vedere quale possa essere il loro concreto impatto visivo.
In pratica, se prendessi ad es. due carri box, uno RR e l'altro di una produzione attuale e li inserissi in un plastico "attuale", "non vintage", dopo averli adeguatamente invecchiati e sporcati in pari misura, siamo sicuri che non farebbero sostanzialmente la stessa figura ?
Spero di non aver fatto inorridire qualcuno per la mia cocciuta affezione al "mondo Rivarossi" o avergli suscitato troppi sentimenti di commiserazione....
Un saluto a tutti.
Riccardo.