Max 851 ha scritto: Comunque i criteri adottati un tempo dalle case modellistiche erano sicuramente "strani" a giudicare con gli occhi di oggi.....
.... il famoso e diffusissimo carro F Lima, a guardarlo bene, più che una imitazione del carro vero sembrerebbe "copiato" dal carro F Rivarossi......perfino la posizione dei vari sportelli...........è la stessa.
Chissà, forse un tempo le norme erano meno rigide ed era più facile, invece di andare a rilevare le dimensioni di un carro vero, acquistare un modellino già esistente e copiarlo.......
No. Ti assicuro che in tema di proprietà intellettuale e industriale le norme sono sempre state piuttosto severe e di rigorosa applicazione e tutti i soggetti potenzialmente interessati e coinvolti sono sempre stati piuttosto "occhiuti" ed attenti a denunciare e cercare di perseguire ogni tentativo di "furto" delle loro idee, di plagio da parte di altri.
E quindi credo che un tempo facessero nè più e nè meno di quello che credo facciano adesso: cioè quelli che già iniziavano a voler realizzare prodotti modellistici abbastanza "fedeli", si documentavano, andavano a fare rilievi reali ecc, nonchè, soprattutto nei casi in cui si cimentavano con un modello dopo parecchi altri della concorrenza...
acquistavano tutti i modelli della concorrenza, sia per studiarne i punti di successo, sia per trovare qualche elemento diversificatorio tale da valorizzare la loro nuova produzione.
E in tali casi, altresì, studiavano i prodotti della concorrenza soprattutto per riuscire a realizzare un prodotto "simile" a quello ( a maggior ragione se di discreto successo commerciale ) della concorrenza in modo ancor più razionale ed economico, onde poterlo realizzare ed offrire ad un prezzo più basso.
Comunque il caso che hai citato del carro Lima, rientra in una più o meno "normale" somiglianza di forme e "particolari estetici" e non ha nulla a che vedere con l'esatta riproposizione di "particolari tecnici" risalenti ad una diversa e precedente produzione, particolari che contraddistiguevano in modo inconfondibile la stessa e che, tra l'altro, non erano neppure la riproduzione di situazioni reali ma erano semplicemete "ispirati" ad una "verosimile" realtà.
Invece il carro "Mehano" di cui si è discusso, rientra proprio in questa situazione...... Quindi ancora una volta scopriamo Rivarossi e Mehano..."a braccetto insieme"..... come già altre volte, del resto, a conferma di collaborazioni ( più o meno apertamente dichiarate ) percentualmente più frequanti, rispetto a quelle tra le stesse ed altri protagonisti della produzione modellistica...
Un saluto a tutti.
Riccardo.