Le 424 in C.A.



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 12 mar 2016, 16:43

berto75 ha scritto:..............
...... mi sono scordato di postare anche quelle dell'altra fiancata del modello dove appaiono 2 strane viti di cui non capisco proprio la funzione ....................
Buona serata a tutti Berto75


Da quello che vedo nelle tue nitide foto, direi che le due viti servono a tener fermo il raddrizzatore a ponte di diodi (= il "coso" grigio chiaro a forma di termosifone :lol: ) Probabilmente per questione di ingombri non si poteva avvitare al fondo del telaio e quindi lo hanno avvitato ad una fiancata (soluzione non molto brillante e poco solida (x) ). Per inciso quel tipo di ponte di diodi (o "raddrizzatore a ponte") è circa lo stesso che veniva montato nei trasformatori/raddrizzatori RT2 ed RT3 (sistema a due rotaie) in modo da fornire al trenino l'alimentazione in CC (Corrente Continua....o quasi). Ma questo modello (a tre rotaie) deve lavorare in CA (corrente alternata) però il suo motore è lo stesso dei trenini in CC che non funziona con la CA: quindi monta a bordo il raddrizzatore che serve a convertire la CA in CC. Poi per commutare i poli positivo e negativo (il raddrizzatore ha due "uscite") allo scopo di variare il senso di marcia del treno c'è un relè che viene comandato da una "sovratensione" inviata dal trasformatore (cioè dalla scatola dei comandi)..........Non so se mi sono spiegato :oops:
Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 13 mar 2016, 18:23

(3) -2-
Ringrazio l'amico Rosgio per i suoi complimenti ,ma io non ho nessun merito , l'acquisto l'ha fatto mio padre .
Oliviero Lidonnici ha scritto:
berto75 ha scritto:..............
...... mi sono scordato di postare anche quelle dell'altra fiancata del modello dove appaiono 2 strane viti di cui non capisco proprio la funzione ....................
Buona serata a tutti Berto75


Da quello che vedo nelle tue nitide foto, direi che le due viti servono a tener fermo il raddrizzatore a ponte di diodi (= il "coso" grigio chiaro a forma di termosifone :lol: ) Probabilmente per questione di ingombri non si poteva avvitare al fondo del telaio e quindi lo hanno avvitato ad una fiancata (soluzione non molto brillante e poco solida (x) ). Per inciso quel tipo di ponte di diodi (o "raddrizzatore a ponte") è circa lo stesso che veniva montato nei trasformatori/raddrizzatori RT2 ed RT3 (sistema a due rotaie) in modo da fornire al trenino l'alimentazione in CC (Corrente Continua....o quasi)..... ..........Non so se mi sono spiegato :oops:
Saluti da Oliviero

Ho riguardato attentamente le mie foto e penso proprio che hai ragione Oliviero !!
Proprio riguardando le mie foto del "termosifone" grigio noto solo ora che su un lato del medesimo c'è una grossa scritta (seminascosta dai fili elettrici che riposto qui sotto) Si vedono chiaramente una F e una C e sotto sembra di leggere ARD .
Appena mi ritornerà il modello controllerò subito per vedere che c'è scritto ,spostando leggermente i fili , però secondo mio padre che ha visto la foto la scritta sarebbe FACE STANDARD una ditta di componenti elettrici che lui conosceva e che si trovava proprio a Milano vicino dove lavorava da giovane in via Bodio.
Su internet è scritto che FACE Standard ( Fabbrica apparecchiature per comunicazioni elettriche )è UN PRODUTTORE di apparati per telefonia (centrali di commutazione e ponti radio) ed era orientata anche alle forniture militari di apparati radiotrasmittenti.
Se la scritta fosse proprio quella (ma è da verificare!) potrebbe essere che RR si fornisse di questi componenti elettrici (raddrizzatore a ponte di diodi ) necessari per i suoi trasformatori proprio da questa azienda .
Mah staremo a vedere sono proprio curioso......
Buona domenica a tutti Berto75
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DSCN2035.JPG
la scritta F. C ARD sul "termosifone" sta per face standard?
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 25 mar 2016, 23:50

:yahoo: ultimo aggiornamento la loco è ritornata funzionante !!:yahoo: :yahoo: Funziona anche la leva per l'inversione manuale di marcia!
Ma....il mio riparatore ha dato fuori di matto per sistemarla e riavviarla ha detto che mi ha lanciato un sacco di accidenti e improperi [ops.gif] mentre la revisionava .
Premesso che è una persona fidatissima (lo conosco da più di 10 anni) precisa e geniale nel suo campo in grado di resuscitare meccanicamente qualunque rottame (per farvi capire che non è certo un novellino)
Mi ha detto che nella sua lunga carriera di riparatore raramente ha visto un modello così astruso e complesso (questo è il suo giudizio personale ) secondo lui solo RR poteva concepire una loco così complessa in materia di Corrente alternata.
Innanzitutto ha confermato quanto aveva giustamente (13) (13) osservato l'amico OLIVIERO e anche la sua perplessità riguardo a tale soluzione e cioè che le 2 viti laterali hanno proprio il compito di fissare il "termosifone grigio " tramite un pezzo di metallo piegato ad L; sistema di fissaggio molto discutibile e tutt'altro che sicuro vista anche la robustezza del componente.
Ha confermato che tale componente era presente pure nei vecchi trasformatori RR Rt/2 e Rt/3 come già aveva affermato Oliviero.
Confermo inoltre che il "termosifone" è PROPRIO marchiato FACE STANDARD :shock: (vedi foto sotto) così come aveva intuito mio padre, dunque per questo modello di E 424/3 RR ha utilizzato un componente ponte raddrizzatore di corrente (infatti il motore a pallini con guscio bianco è in corrente continua, inoltre i pallini sarebbero presenti anche nel carrello motore!) prodotto da questa ditta di Milano di cui si era detto sopra.
Il riparatore mi ha detto che il vero problema non era nel carrello motore (che andava comunque smontato ripulito e ingrassato operazione da lui regolarmente eseguita), ma nelle disastrose saldature di alcuni cavi elettrici e nell'inversore del quale ha dovuto sostituire un pezzo perché così com'era era inservibile.
Ha aggiunto che ,chi ai tempi aveva assemblato il circuito di questo modello aveva fatto un lavoro da cane :-x come se avesse avuto una gran fretta o scarsa manualità, nel senso che molte saldature erano orrende , grossolane e male eseguite , quindi ha dovuto dissaldare e rinsaldare alcuni cavi .
Insomma per capire e far funzionare tutto il circuito ha dovuto perdere la bellezza di 2 giorni e se non mi ha chiesto una cifra astronomica per il lavoraccio svolto è solo perché siamo amici da tempo ... -2-
Non so che dirvi... questo è il suo giudizio tecnico che mi ha riferito appena ritirata la loco comunque ha aggiunto che non aveva mai visto e riparato prima un modello RR del genere e che spera di non doverne riparare altri.... (x)
Comunque riporto sotto foto dell'interno del modello dopo la revisione .
Infine colgo l'occasione per augurare a voi tutti una SERENA E LIETA PASQUA!!
BERTO75
Allegati
DSCN2213.JPG
Con la spugnetta Roco Clean ho rimosso le ossidazioni verdastre sui corrimano frontali e in parte anche sulle scalette
DSCN2177.JPG
DSCN2181.JPG
Ecco come si presenta il circuito dopo la revisione
DSCN2178.JPG
DSCN2174.JPG
il termosifone grigio è marchiato FACE STANDARD dunque RR ha avuto rapporti anche con questa azienda di Milano!
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Talgo49 » 28 mar 2016, 22:21

Berto75,
Le tue foto sono molto interessanti e portano luce alla storia delle locomotive in alternata post serie blu; osservando bene le foto mi è venuta una piccola curiosità. Visto l'epoca in cui è uscito il modello non mi sorprende che abbia ereditato un inversore proveniente dalla precedente serie blu ma non riesco a capire se si tratta del primitivo inversore o del successivo superinversore. Questo perché mi aspettavo di vedere il contatto, ben evidente nella serie blu, che toglie l'alimentazione a motore e luci durante gli impulsi di inversione, in altre parole il superinversore. L'assenza del contatto sembra indicare invece l'inversore "normale"; mi pare strano che Rivarossi abbia scelto per questo modello un dispositivo non più attuale.
Può darsi che sia io a non distinguere la presenza del contatto, ti sarei pertanto grato se potessi dare un'occhiata al tuo modello ed evidenziarne l'eventuale presenza; può avere a che fare con quella lamina in rame sottesa al centro di quella specie di fibbia in lamierino posta sopra il magnete?

Grazie, Talgo49
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 28 mar 2016, 22:26

(x) Ho appena visto su e bay una E424 Marklin IN C.A che però verrebbe venduta come RR :?:? a ben 334 euro !
Non ho ben capito, ma da quanto dice il venditore (che è inglese) sarebbe un modello appartenente alla vecchia RR ,SI TRATTEREBBE FORSE UN MODELLO che RR aveva ai tempi utilizzato come base DI STUDIO per farne o ricavarne un prototipo da cui sarebbe poi derivata la E 424 /3 ? UN MODELLO che proverrebbe dal vecchio museo RR?
A me sembra una normalissima E 424 Marklin 3035 a tutti gli effetti non ci vedo nulla di Rivarossiano...
Il venditore dice trattasi probabilmente di un modello appartenuto/gestito dallo stesso Alessandro Rossi. boh? Che ne pensate?
La conferma di questo starebbe in un adesivo codice della libreria RR . Ma per libreria si intende forse il vecchio museo RR o il traduttore traduce in modo distorto ? Saluti perplessi e confusi Berto75
DIGITATE :
RIVAROSSI PROVA LOCOMOTIVA MARKLIN MäRKLIN 3035 AC FS E424 103 E-LOK COMPATIBILE
RIPORTO sotto la descrizione dell'oggetto fatta dal venditore.

MARKLIN

Si prega di notare che questo elemento è stato utilizzato da Rivarossi come test locomotiva / ricerca e venuto dalla ricerca Rivarossi fabbrica / design dipartimento biblioteca di riferimento nel 2005 , poco prima che la produzione Rivarossi trasferito in Cina.

Sulla base è l'adesivo codice della libreria Rivarossi. Uno dei grandi oggetti da collezione che migliorano qualsiasi raccolta Rivarossi e probabilmente gestiti da Allesandro stesso Rossi.

HO Gauge

ONU BOXED

Buon usato - Con alcuni segni e con un accoppiamento rimosso.

Le ultime immagini mostrano alcune altre locomotive della stessa collezione libreria che sono stati elencati. Alcuni di loro hanno un adesivo di carta tipico e altri hanno una vera e propria Rivarossi numero rosso adesivo per aiutare a determinare il significato storico di questo oggetto.

UN elemento di grande per il vostro collezione.
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 29 mar 2016, 23:53

[lupe.gif]
Talgo49 ha scritto:Berto75,
Le tue foto sono molto interessanti e portano luce alla storia delle locomotive in alternata post serie blu; osservando bene le foto mi è venuta una piccola curiosità. Visto l'epoca in cui è uscito il modello non mi sorprende che abbia ereditato un inversore proveniente dalla precedente serie blu ma non riesco a capire se si tratta del primitivo inversore o del successivo superinversore. Questo perché mi aspettavo di vedere il contatto, ben evidente nella serie blu, che toglie l'alimentazione a motore e luci durante gli impulsi di inversione, in altre parole il superinversore. L'assenza del contatto sembra indicare invece l'inversore "normale"; mi pare strano che Rivarossi abbia scelto per questo modello un dispositivo non più attuale.
Può darsi che sia io a non distinguere la presenza del contatto, ti sarei pertanto grato se potessi dare un'occhiata al tuo modello ed evidenziarne l'eventuale presenza; può avere a che fare con quella lamina in rame sottesa al centro di quella specie di fibbia in lamierino posta sopra il magnete?

Grazie, Talgo49

Caro Talgo 49 innanzitutto la lamina in rame sottesa al centro di quella specie di fibbia in lamierino posta sopra il magnete credo che sia proprio il pezzo che ha dovuto sostituire il mio riparatore il quale mi aveva detto che l'inversore così com'era prima non era funzionante, era morto stecchito , e pertanto per renderlo operativo ha dovuto sostituire un pezzo.
Non mi ha detto quale pezzo ha dovuto sostituire, né ho pensato di chiederglielo al momento dato che purtroppo di inversori non ci capisco nulla, però confrontando la mia foto dell'inversore postata prima di mandare la loco a riparare (vedi foto sotto per confronto) sembra proprio che la modifica fatta riguardi la lamina di lamierino che prima era nella stessa posizione in cui dopo compare quella di rame.
Dunque il mio riparatore avrebbe sostituito la lamina centrale che originariamente era in lamierino con un altra analoga ma appunto di rame che poi avrebbe saldato sulla fibbia.
Non chiedermi perché abbia fatto questo non ne ho idea , l'unica cosa che so è che ora l'inversore funziona perfettamente sia azionandolo manualmente (spostando la levetta sotto il telaio ) sia invertendo la marcia a distanza con il trasformatore marklin .
IO presumo si tratti del primitivo inversore e non del superinversore di cui parlerebbe il catalogo RR, perché invertendo la marcia a distanza con il trasformatore la loco fa un piccolo scatto in avanti e le luci si accendono fortissime illuminando per un istante perfino la cabina , quindi anche alla luce di quello che hai spiegato sopra se ci fosse il contatto di cui parli che dovrebbe togliere l'alimentazione a motore e luci durante gli impulsi di inversione, (in altre parole il superinversore.) la loco non dovrebbe avere questo comportamento cioè fare uno scatto in avanti e abbagliare i fanali segno (se ho ben capito) che durante l'inversione sia il motore che le luci subiscono un violento impulso elettrico (quindi non sono scollegate dall'impulso dell'inversione. )
Ovviamente spostando la levetta di inversione manualmente a loco ferma l'inversione avviene perfettamente senza "TRAUMI" per il motore e le luci.
Comunque la prossima occasione che mi capiterà di vederlo posso chiedere conferma al mio riparatore e se per lui quello contenuto in questa loco è un inversore o un superinversore .
Buona mattina a tutti !!!
PS: Il saluto è invertito !! laught16 laught16
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DSCN2178.JPG
foto scattata dopo la revisione: la lamina centrale sopra l'inversore è di rame !
DSCN1973.JPG
nella foto scattata prima della revisione si nota che la lamina centrale non è di rame ma di lamierino segno che è stata rimossa e sostituita
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Max 851 » 30 mar 2016, 8:08

Non conosco gli inversori Rivarossi, ma conosco bene quelli Maerklin, quindi posso darvi qualche spiegazione.
La lamina effettivamente è stata sostituita, si vede anche dalla foto che quella originale era stata saldata in modo tale che probabilmente il funzionamento ne risultava compromesso. La lamina stessa è proprio ciò che consente di disconnettere momentaneamente il motore e le luci durante l'impulso di sovratensione che comanda l'inversione di marcia, ma ovviamente per un istante, prima che il contatto venga interrotto, la corrente arriva a motore e luci e provoca il lampeggio e lo scatto in avanti, è perfettamente "fisiologico". Anzi, nei modelli Maerklin più vecchi, quelli della serie 800 prodotti dalla fine degli anni 30 all'inizio degli anni 50, un tale dispositivo non esisteva nemmeno e lo scatto in avanti (chiamato Boecksprung ovvero "salto del caprone") era molto più marcato.
I contatti visibili sulla sinistra della foto, sul tamburo girevole, sono invece quelli che, posti alternativamente in contatto con l'alimentazione, determinano il senso di marcia.
Massimiliano
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Talgo49 » 30 mar 2016, 21:45

Dopo gli ultimi interventi di Berto e Max mi sembra tutto chiaro a proposito di questa particolare locomotiva; sfruttando le foto di Berto mi permetto alcune notazioni:
Inversori.jpg

Nelle due immagini ho indicato con L la molla a lamina e con C quello che mi sembra sia il contatto tra la lamina centrale e il contatto sottostante. Mi pare di notare che proprio all'altezza del contatto la lamina centrale fosse stata rafforzata tramite saldataura in stagno; probabilmente questo rinforzo non era sufficiente e così la linguetta centrale del contatto è stata rimossa e sostituita con una in ramee o ottone saldata a stagno. Sembrerebbe quindi un superinversore con ancora qualche pecca, cosa ne pensate?

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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 30 mar 2016, 22:16

(3) (3) Ringrazio molto Max 851per la sua spiegazione e Talgo49 per la sua lucida e interessantissima analisi!!
IL mio riparatore in effetti aveva riscontrato che il mancato funzionamento del modello era dovuto principalmente alle disastrose e pasticciate saldature eseguite da chi in precedenza aveva montato o messo mano sul modello.
IL foglietto di uso e manutenzione del modello purtroppo non specifica se la loco monta un inversore o un superinversore , però è scritto che il ricambio per il relè d'inversione ha il codice SFN 3800.
Forse (ma la mia è solo una supposizione) sul catalogo delle parti di ricambio RR di quegli anni è specificato che cosa sia l'articolo SFN 3800 .
Buona serata a tutti -4- Berto75
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DSCN1907.JPG
IL relè d'inversione ha il codice SFN 3800. è UN SUPERINVERSORE?
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda 844 » 10 apr 2016, 22:30

Premetto che non so assolutamente nulla di corrente alternata [ops.gif] però ho spulciato i Cataloghi parti di ricambio 1963 e 1964 (gli unici a mia conoscenza dove è raffigurato un Le 424/3) e non ho trovato alcun riferimento a un articolo SFN 3800 (46)

Comunque, sperando di essere utile e di fare cosa gradita... Questo è certamente un Superinversore RR art. SFN 757 (da Catalogo ricambi 1954 e 1960):

RR - AN 1 Serie Blu (1).JPG
Foto estrapolata da una inserzione on line


-4- a tutti da 844 (alias Giorgio V. P.)
844

 
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