Sulla 740 Rivarossi



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Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda pippotto45 » 23 mag 2013, 18:37

Buon pomeriggio a tutti. Pongo un argomento che non so quanto possa interessare ma mi è nata la curiosità di capire di più su questa "famosa" locomotiva RR.
Il tutto è nato dalla richiesta di un vecchio amico che, aperte dopo anni le sue scatole di RR, trovando il modello della 740 233 con motore in cabina ma sbriciolata (telaio e tender da 29 mc), mi ha chiesto assistenza per una eventuale ricostruzione.
Zama Zama (x)
L'amico mi diceva di aver avuto in regalo la loco nel 1959, ma nei miei ricordi puberali il motore in cabina è posteriore al 1960....
Ho perciò fatto una ricognizione che sottopongo alla attenzione di tutti cercando di ricostruire la "genealogia" di questo modello.
1) la 740 compare con il motore nel tender nei cataloghi 1957,1958, 1959 e 1960 con il codice L 740/R e numerazione 740 233, tender da 29 mc .
[fischse7.gif] Primo quesito per Giorgio e gli esperti (Oliviero, Massimo, Dario e mi scuso per quelli che non cito): come mai nel 1961/62 RR cambiò filosofia mettendo il motore in cabina ? Si hanno notizie certe ?
2) Tutti i modelli offerti negli anni seguenti fino al catalogo 1966/67 hanno motore in cabina e tender da 29 mc (viene offerta anche con il tender da 12 mc a tre assi codice 1121 nel 65/66 e 66/67). Poi, sempre con motore in cabina e tender da 12 mc a tre assi cod. 1121 è presente nei cataloghi fino al 77/78
3) nel catalogo 1979/80 cambia codice (1139) e ha il tender da 22 mc e motore ancora in cabina. Situazione che si protrae, mi pare, fino al catalogo1983-84. La versione TreH0bby ha tender da 12 mc
4)nel 1986 cambia codice (1161) il tender è sempre il 22 mc e contiene nuovamente il motore
5) dal 1993 al 1999 cambia di nuovo il codice (1171) motore nel tender da 22 mc e nuovo nmero di servzio (740 284)
6) Nel catalogo 2001 cambia (...ovviamente...) il codice : R1179, n° di servizio (740 293) motore nel tender da 22 mc
7) nel catalogo 2001 si assiste al "fiorire di N° di servizio diversi con il tender da 22 mc (R1185: 740 299; R 1186: 740 329; R1187 :740 462) e ricompare il tender da 12 mc con i nà di servizio 740 293.
8) canto del cigno nel catalogo 2003 dove compaiono solo R 1186 e 1187 con l'avvertenza "stock limitato" (rimanenze ?)
ULTIMO e mi scuso della lunghezza : cosa portò RR pur mantenendo la "sua "scala 1/80 a riproporre il motore nel tender ?
saluti cari a tutti
Filippo (3) (3) [nopity.gif]
PS sul nostro sito dei rotabili la cronologia della 740 arriva al 2001. Sbaglio io o andrebbe aggiornata?
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Dario Romani » 23 mag 2013, 21:34

Allora, il modello del tuo amico non aveva il motore in cabina, ma nel tender, che si è sbriciolato per la peste dello zama.
Quando questo problema è risultato più che evidente alla Casa, hanno deciso di montare il motore in cabina, con una soluzione tecnica condivisa col modello del Gr 940, e di adottare per il tender un telaio di plastica, riproducente il castelletto porta-motore.
Quando la pressione dei modellisti si è fatta ancora sentire per un maggior realismo, è stato giocoforza necessario ricollocare il motore nel tender con un albero di trasmissione.
Ormai esaurite le giacenze di tender da 29 mc, il tender da 22 mc è diventato generalizzato, anche per il Gr 691 che non lo aveva più dagli anni 40.

Comunque la Rivarossi ha tenuto duro sulla trazione sugli assi accoppiati, perchè un modello deve "slittare" come il prototipo, non come le grosse loco tedesche di Liliput e Fleischmann che si muovono con la sicurezza di locomotori elettrici.

Interessante la tua cronostoria delle varianti.
+ Ciao da Dario Romani
Dario Romani

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 23 mag 2013, 21:38

Ciao a tutti, non sono un grande esperto, in particolare per quanto riguarda la produzione più antica, vorrei solo provare a esporre le mie considerazioni: credo che la 740 sia nata con il motore nel tender, utilizzando una tecnologia che allora era all'avanguardia e ricorrendo ovviamente all'unico tender all'epoca disponibile, cioè quello da 29 m3. In seguito forse il sistema venne ritenuto un po' troppo macchinoso e delicato (vedi il famoso giunto in caucciù o che diavolo era) , o magari troppo costoso, o forse si cominciò a giudicare poco realistica l'accoppiata 740 + tender da 29 m3 e si preferì trasferire il motore in cabina e adottare più realisticamente il tender da 12. Alla fine degli anni 70 uscì finalmente il tender da 22 m3 e in un primo momento venne usato per tutte le locomotive che lo avevano avuto nella realtà, come la 740, la 746 ecc., pur continuando a mantenere il motore in cabina. Essendo quest'ultimo sempre più criticato, alla fine in un estremo tentativo di ammodernare i suoi vecchi modelli la Rivarossi tornò al motore nel tender, utilizzando però una nuova tecnologia che non prevedeva più i famigerati giunti. Anzi, pur di avere le cabine libere si arrivò al punto di installare il motore (che però non era più il classico Rivarossi) anche nei piccoli tender a 3 assi della 625 e 623.
Una evoluzione parallela ebbero anche le locomotive americane "western" ex Pocher.
Di più non so, e cedo la parola agli esperti.
Massimiliano
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda pippotto45 » 24 mag 2013, 12:19

Grazie Dario per le notizie: sospettavo qualcosa del genere ma non ero certo.
Per la cronologia: ieri la ho rivista e migliorata; sicuramente ci saranno errori; allego un foglo excel rissuntivo.
salutoni -4-
Filippo

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 24 mag 2013, 12:31

Ieri sera il mio intervento si è "intrecciato" con quello di Dario; in effetti non avevo considerato il problema della peste dello zama, ma continuo a credere che se ad un certo punto si rinunciò al motore nel tender i motivi furono altri, probabilmente queli che ho citato, altrimenti anche con il telaio in plastica il motore poteva rimanere benissimo nel tender. Credo anzi che in un primo momento avvenne proprio così.
Quanto all'affermazione che il tender da 22 venne accoppiato anche alle 691 essendo terminate le scorte di quelli da 29, penso che in realtà si trattò solo del tentativo di invogliare chi ne possedeva già una ad acquistarne un altro esemplare, in fondo era un modello in catalogo da tanti anni e non credo che se ne vendessero più tanti. A questo proposito, in quegli anni ci fu tutto un proliferare di varianti: 625 col tender a carrelli, con o senza vomere, 746 con quello da 22, mi sembra anche una 741 (per la quale era stato realizzato appositamente il tender da 22 modificato), col tender a tre assi da 12.
Massimiliano
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Dario Romani » 24 mag 2013, 19:52

A volte sono le cose più ovvie che sfuggono quando si scrive, e poi dal filo logico si arriva alla comprensione.
Quando la Rivarossi ha progettato la loco Gr 940, ALLORA ha riprogettato la 740 condividendone la soluzione ingegneristica del motore in cabina,
CHE HA PERMESSO "ECONOMIE DI SCALA" NELLA PRODUZIONE, oltrechè semplicità per gli addetti al montaggio.
Due soluzioni diverse per due telai simili sarebbero state incompatibili dal punto di vista pratico.
Certo però che il telaio in plastica del tender era proprio fatto tale e quale a quello in zama per alloggiare il motore !
In fondo, fornendo questi telai come parte di ricambio, era possibile la sostituzione di quelli in zama, però andavano appesantiti dal modellista con piombo di recupero, per evitare che si "avvitasse" il tender piuttosto che trasmettere il moto alla locomotiva ! (x) (x)

Certo che la fornitura delle 691 con i tender da 22mc invogliava a comprare questo modello, a cominciare dalla versione grigia fotografica.
La versione grigia fu ripresa anche per la 625 col tender a carrelli da 22mc che, ricordiamo, era commissionato con queste macchine per poi passare ad altre.
+ Ciao da Dario Romani
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda 844 » 25 mag 2013, 16:03

Salve a tutti.
Approfitto di questa discussione per chiedere un chiarimento. Nel "Catalogo parti di ricambio" del 1963 vi sono due schede dedicate alla 740: la prima (http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... ina_06.jpg) è dedicata alla "locomotiva 1113 (L 740/R) con trasmissione nel telaio con supporti reggispinta a sfere".
La seconda (http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... ina_07.jpg), invece, è dedicata alla "locomotiva 1113 (L 740/R) e 1-1113 con trasmissione nel telaio con boccole autolubrificanti".
Vi chiedo quindi se vi sia e, in caso affermativo, quale sia la differenza tra i due sistemi di trasmissione, e se uno è più risalente nel tempo.
Grazie a tutti!
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Dario Romani » 27 mag 2013, 9:30

La differenza si vede nelle illustrazioni riguardo agli alberi di trasmissione:
sfn 1751 con supporti reggispinta a sfere, e
sfn 3713 con rondelle e boccole autolubrificanti,
che NON hanno la loro controparte nei motori illustrati nella pagina del tender:
infatti viene fornita la stessa parte di ricambio sfn 1596 motore con boccole autolubrificanti (variante del 1962-63?).
Nel catalogo 1960 la stessa parte (motore) sfn 1596 di precedente generazione/variante è montata su sfere.
Quindi questa parte di ricambio era esurita nei magazzini e presso i negozi per essere sostituita da quella di successiva generazione, come retrofit compatibile.
+ Ciao da Dario Romani
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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Tricx » 27 ott 2013, 18:40

Oggi, ad una "borsetta" scambio sono riuscito ad acquistare la mia prima 740. E' il modello 1121 del prototipo 74'0 233. E' senza scatola (cioè in scatola rifatta) ed è accompagnata da foglio allegato stampato novembre 1969; è dotata di motore quadrato a bronzine in cabina, ed ha il tender a tre assi da 12 mc.
E' in condizioni pressochè perfette (almeno così mi pare) e messala sui binari dopo il ritorno a casa, seppur con iniziali spintarelle è partita e va abbastanza, tenuto conto che deve essere ferma da un pò di tempo e non ho ancora provveduto a lubrificarla.
Mi sono accorto però subito che il 2° asse (motore) (partendo dal davanti ovviamente) ad ogni giro di ruota fa come un "saltino" e si percepisce anche un rumorino come un ticchettìo. Non mi sembra che le ruote di tale asse siano "storte" o che siano uscite dalla corretta posizione rispetto al proprio mozzo.

E' possibile che tale asse sia andato leggermente "fuori fase" rispetto agli altri che invece non paiono avere problemi?

Per la cronaca, visto che spesso si parla di prezzi, il venditore mi aveva chiesto 80 €uro, ma con un pò di trattativa l'ho spuntata a 56 €uro.
Mi è capitato anche sotto mano, un carro di coda tedesco PWg, Rivarossi-Trix, purtroppo privo di scatola, che ho pagato 10 €uro, che andrà a tenere compagnia a un carro chiuso "G 10" delle DB, sempre della serie Rivarossi-Trix, che avevo preso in una occasione precedente.

Un cordiale saluto a tutti.
Tricx

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Re: Sulla 740 Rivarossi

Messaggioda Massimo » 28 ott 2013, 9:24

dice Tricx:
"E' possibile che tale asse sia andato leggermente "fuori fase" rispetto agli altri che invece non paiono avere problemi?"

il ticchettio che senti farebbe pensare ad una impuntatura tra biellismo e vite di fissaggio all'asse. Verifica che la vite (la cui parte alta ha un diametro maggiore, liscio e non filettato, accolga bene e giochi con un minimo di lasco la sua parte di biellsmo. Se la vite fosse troppo "svitata" potrebbe interferire anche con altre parti del biellismo (biella motore).

Per i prezzi anch'io avrei comprato così, se i modelli li desideravo, erano sani e mi piacevano; magari con un pò di fortuna potevi trovare anche la scatola. Ma devo dire che io compro un modello anche senza scatola... dopotutto io voglio un trenino e non la sua scatola!
Massimo

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