Giorgio ha scritto:Cia Renato, allora mi puoi aiutare tu ad individuare i personaggi che conosci?
L'ing. Maderna è quello in abito civile con in mano la loco?
E l'uomo col camice che mi pare lo stesso di schiena nella foto sotto chi è?
Ciao Giorgio, sì è l'ing. Maderna Ferdinando che nella mia permanenza dirigeva l'ufficio tecnico (fumatore accanito) lo ricordo di grandi doti intellettuali, il disegnatore in camicie bianco, il medesimo che compare nella foto successiva, è il giovane (eravamo tutti giovani e belli) che compare primo a sinistra nella mia foto di gruppo già in essere in 'Testimonianze', che mi pare si chiamasse proprio Ronzoni che entrò in RR negli ultimi tempi, in questa foto si intravvede dietro di me Sergio Tettamanti disegnatore veterano dei tempi di Albese che si firmava 'Tiesse', al centro troneggia DeMicheli il nostro capo disegnatori simpatico e severo, in basso Adriano Nicoli appassionato della montagna, manca nel gruppo, suo è lo scatto, Osvaldo Romanò di Cernobbio vulcanico progettista. Non posso poi non ricordare l'Ing. Kuhlwetter di Norimberga, entrato in RR negli ultimi tempi nell'ufficio estero, dove era impiegata anche mia moglie, con il quale mantenni rapporti per alcuni anni.
Il nostro ufficio era come una piccola comunità quasi monacale, in quel 'bunker' la quotidianità scorreva comprensibilmente coperta e al riparo da contatti esterni, anche dagli altri uffici, se non strettamente necessari, i nostri frequentatori abituali erano Rossi, Ostinelli, Proserpio, a volte Molteni e più raramente Brunner con la sua risata assordante, questo spiega la scarsa familiarità e confidenza con i tanti altri colleghi degli altri uffici anch'essi inprevalenza giovani.
E come si può dimenticare le nostre 'incursioni' , a volte incognite, in stazioni, depositi ferroviari, scali merci, armati di macchina fotografica e aste metriche arrampicarci su vagoni e caldaie per non lasciarci sfuggire la forma o la dimensione di quel dato paricolare che, forse, pochissimi avrebbero poi apprezzato: 'formidabili quegli anni'.
Hai ragione Giorgio , bisogna assolutamente recuperare quel filmato RAI, solo tu puoi raggiungere questo obbiettivo.
A presto Renato.