Il forum serve anche a questo, così un povero americanista come me trova argomenti di discussione.Tricx ha scritto:Scusa se scoccio con 'ste riflessioni...
Se prendiamo come punto di partenza il 1957/68 (fine del rapporto con Lionel e Aristocraft) e come punto di arrivo il catalogo AHM 1963, in cui troviamo come vaporiere solo la Dockside (nelle due versioni), la 0-8-0 e la L 280 e come diesel solo la versione U.S. Army della A DA/R vediamo che c'è effettivamente un buco di 4/5 anni.Tricx ha scritto:Tuttavia continuo a domandarmi anche, a questo punto, se sia possibile - e sia stato possibile in quel contesto storico - affrontare da soli, senza l'appoggio di un potente importatore e distributore locale, un mercato così importante, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di difficoltà varie e di costi, per smerciare un unico prodotto, o al massimo una piccola pattuglia di prodotti, verso i quali il proprio partner commerciale esclusivo ha mostrato indifferenza o contrarietà....
Ma così è come stanno effettivamente le cose. Solo Giorgio può illuminarci su come Rivarossi sia stata presente sul mercato americano in quegli anni.
Nota che la FM Mehano appare proprio nel catalogo 1963. Hai menzionato il termine "esclusiva" e proprio qui si evidenzia lo squilibrio nel rapporto di forze tra AHM e Rivarossi. La mia esperienza lavorativa mi insegna che quando si tratta il rapporto tra distributore e fabbricante, normalmente il candidato distributore chiede al fabbricante di avere l'esclusiva dei suoi prodotti nel proprio territorio mentre in fabbricante richiede, in contropartita, un impegno minimo d'acquisto e che il distributore non tratti prodotti della concorrenza. Nel nostro caso non fu così; AHM ebbe l'esclusiva ma al contempo poté inserire nel propri catalogo prodotti di altri fabbricanti. Un esempio lampante è dato dal catalogo dei carri merce, in cui, perfino nella stessa tipologia di carro, sono presenti prodotti di tre o quattro fabbricanti diversi. In altre parole AHM scelse sempre il prodotto meno caro, per cui Rivarossi dovette far buon viso a cattivo gioco e accettare che le FM fossero di Mehano pur di vendere le sue molte altre locomotive. Terrei anche presente che il mercato americano degli anni 60/70 fosse ben più desideroso di buoni e nuovi modelli a un prezzo corretto (Big Boy, Challenger, Hudson ,ecc..) piuttosto che dell'ennesimo "covered wagon" già prodotto in infinite varianti da una miriade di fabbricanti.
Cosa ne pensi?
Talgo49