Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed altr



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Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed altr

Messaggioda Massimo Carloni » 21 dic 2019, 0:22

Torniamo a parlare di treni italiani fatti a Vicenza, che a me sembra se ne sia parlato tanto dicendo poco.

Vado un po a casaccio, cercando di non andarci.

Dunque: nel 1966 è pronto il modello della E646 seconda serie, con la gradita sorpresa della sorella forzuta E645, che non era stata annunciata.
Con queste, Lima vuole dimostrare di saperci fare sul serio, e ci riesce: scala 1:87 pressoché esatta, dettagli fini e finissimi (dei finissimi non se n'è mai accorto nessuno, perché realmente tali), mancorrenti in metallo, nuovi pantografi simil 52 ben più eleganti dei precedenti arcaici.
Con le sue articolate, Lima inaugura la sua nuova filosofia di colorazione, cioè cassa stampata con plastica di uno dei due colori del prototipo, e l'altro colore applicato a spruzzo. Prima di allora, se un modello vicentino si graffiava, il segno appariva nero. Da quel momento, la nuova tecnica si diffonde rapidamente su tutti gli altri modelli, che perdono la loro tipica opacità profonda, per armonizzare la lucentezza delle vernici con quella della plastica colorata nell'impasto. Cosicché, le motrici passano dall'essere cotte da sole e salsedine all'essere appena uscite di fabbrica o dalla Revisione Generale.
Tornando alle articolate, esse adottano il nuovo motore ad asse orizzontale "G", apparso due anni prima sul TEE RGP "Moncenisio". I carrelli sono nuovi e ben rispondenti a quelli delle locomotive vere; rimane però una caratteristica "vecchia" di Lima: l'aggancio smontabile, fissato con una vite al telaio del carrello. Aggancio che appare sempre nero, sul marrone del suddetto telaio.
Ora: questi bei carrelli, erano però un po larghi; le fiancate, ben dettagliate, si affacciavano un po troppo da sotto i longheroni del telaio; questo su 645/646, 424, 342.
Poi, in quello che, da ricerce personali, ritengo sia il 1968 circa, Lima semplifica la costruzione, rendendo il corpo dell'aggancio parte integrante del telaio del carrello; e questo si vede perché il becchetto ne assume il colore marrone. Rimane nero solo l'occhiello. Con questa modifica, si approfitta per stringere un po la larghezza dei carrelli, rendendola più realistica: balestre, boccole, sabbiere, ecc, restando identiche, sporgono meno da sotto il telaio.
Ma c'è una cosa strana: nelle articolate, il carrello centrale rimane misteriosamente della precedente eccessiva larghezza, pur avendo accanto due gemelli correttamente più stretti. Ve ne potete accorgere posando su un binario una E645/46, e spingendone tutti i bordini ruota a perfetto contatto con una rotaia: il carrello centrale evidenzierà la sua maggiore larghezza. Non solo. Che tale carrello sia rimasto non modificato si evince anche dal fatto che possiede ancora la predisposizione per il precedente aggancio smontabile: osservandolo da sotto, la piastra metallica ferma assi, su una delle due testate del carrello, va a coprire, e ad avvitarsi, proprio sulla sede dell'ex aggancio.
Perché Lima abbia lasciato per sempre il carrello centrale del primo tipo, mentre quelli accanto si sono evoluti, è davvero un mistero, almeno per me.
Oh, con "per sempre" intendo davvero per sempre: provate a girare sottosopra un Caimano, immesso a catalogo nel 1976, che quindi di ganci smontabili non ne ha mai avuti, e troverete la sorpresa.

Torniamo poi un attimo agli occhielli.
La levetta sottostante, che fa da contrappeso, fino al 1968 è piatta ed inclinata in avanti. Dal 1968 finisce con un uncino, ed è sempre mediamente verticale. Deve essere pura coincidenza se, proprio nel 1968, Lima mette in catalogo il suo primo binario sganciavagoni.
Massimo Carloni

 
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 21 dic 2019, 21:44

Massimo Carloni ha scritto:Dunque: nel 1966 è pronto il modello della E646 seconda serie, con la gradita sorpresa della sorella forzuta E645, ..........
....... nuovi pantografi simil 52 ben più eleganti dei precedenti arcaici.

Tutto molto interessante in particolare l'osservazione del carrello centrale più largo cosa che non mi pare fosse mai stata evidenziata (almeno personalmente era da me ignorata) ma c'è una cosa che non mi trova d'accordo e che personalmente mi ha sempre "disturbato" in Lima. Non trovo affatto che i pantografi siano simili al tipo 52 FS. Sono pantografi copiati alla Merklin e quindi molto più simili ai pantografi tedeschi che a quelli italiani.
PANTOGRAFI TEDESCHI.jpg
Similitudine tra il pantografo Lima della e645 con loco tedesca Merklin

PANTOGRAFI CONFRONTO.jpg
La cosa più evidente che differenzia un pantografo FS tipo 52 da uno tedesco è la posizione degli isolatori, laterale per il tedesco e frontale per l'italiano

Anche la stessa forma degli isolatori è tipica: a disco quelli italiani e "a soffietto" con base quadrata, quelli tedeschi.

PANTOGRAFI FS t.52 Big Models.jpg
Ecco una buona riproduzione (recente) di pantografo tipo 52. Comunque i vecchi pantografi Rivarossi a partire dal 1967 riproducevano in maniera abbastanza attendibile il 52 al contrario di Lima che, se non sbaglio, mantenne quel pantografo errato almeno per tutti gli anni Settanta

Comunque c'è da rimarcare che nessuno è senza colpa: la riproduzione dell'italiano E 424 FS di Merklin monta gli stessi pantografi "tedeschi" montati sui modelli DB. Avete poi notato quanto si somigliano le riproduzioni Lima e Merklin dell'E424?

Saluti da Oliviero
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Massimo Carloni » 22 dic 2019, 15:42

Eh, "simil 52", mica 52 esatti. Simil, poi, riferito alla media degli anni '60, dove non c'era granché di meglio, a parte i 52 RR, un tantino surdimensionati.
Comunque i "52" Lima E645/6 sono decisamente migliori dei precedenti (prima E424 a motore con asse verticale) che volevano rappresentare solo dei pantografi.

Allora, tornando alle articolate.
Quando entrano in commercio le ammiraglie castano/isabella e verde magnolia/grigio nebbia, avviene un'altra piccola mutazione nella filosofia costruttiva vicentina.
Prima di loro, i piatti dei respingenti tondi erano realizzati di diametro pressoché corretto, circa uguale a quello dei respingenti RR; mentre con le nuove articolate esordisce un nuovo respingente tondo, più piccolo. Qui sta il bello: sembrano tutti uguali ed intercambiabili questi nuovi respingenti tondi piccoli per macchine FS, invece non è così.
Da quanto ho potuto appurare fin'ora: su E645/6 sono all'esordio in plastica nero pallido, con piatti leggermente bombati, con al loro centro un'escrescenza cilindrica sottilissima, appena percettibile, di diametro simile al fusto. Tali respingenti sono montati a pressione, ed il loro fusto è leggermente troncoconico. Non molti anni dopo, vengono semplificati nella produzione, la plastica è nero profondo, l'escrescenza cilindrica sparisce, il piatto è semplicemente bombato, ed anzi capita che al suo centro ci sia una piccola rientranza dovuta al ritiro del materiale.
Ma, oltre questi respingenti, e qui sta il mistero per me, Lima produce, con cadenza che, per ora, non saprei che definire "random", dei respingenti simili ma realizzati in metallo. Di almeno due tipi.
Il primo è realizzato in metallo brunito (potrebbe essere scambiato per il suo simile in plastica), si monta a pressione ma ha il fusto pressoché cilindrico. Respingenti osservati direttamente da me in due occasioni: su E444 001 comprata da mio padre a fine anni '70 (azzarderei un 1977); che fossero di metallo me ne sono accorto solo una decina di anni fa, non senza una forte dose di stupore; e su una E424 recentemente comprata ad un mercatino, con motore G, pantografi di cui sopra, stampo dei frontali di primo tipo con cornici dei finestrini fini, bordini ruote alti. Macchina pressoché intatta, conservata con estrema cura, respingenti certamente originali.

Il seconto tipo di respingente metallico è fatto di ottone tornito. Non lo si può confondere con uno in plastica perché è in color ottone naturale. Non si monta a pressione, ma a vite. Sul fusto ha una sottile ma precisa filettatura, e svitando/avvitando sapientemente, si regola con precisione la distanza fra piatto e custodia.
Respingente osservato da me su una mia E645 risalente circa al 1968 (ruote con bordini alti, agganci con bilancieri ad uncino), acquistata circa un anno fa, caratterizzata da una finitura particolarmente curata e precisa, quasi fosse una versione "lusso". Oltretutto, su tale macchina, i respingenti di ottone un po ossidati apparivano in colore castano, come avveniva sulle macchine vere che, da nuove o da appena revisionate, avevano i piatti dei respingenti verniciati a tono.
In tutto ciò, e ammesso che i tipi da me osservati siano tutti, non sono ancora riuscito a trovare una spiegazione, un motivo, temporale o qualitativo, perché Lima mettesse questo o quel tipo di respingente su due esemplari dello stesso modello.
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 23 dic 2019, 2:56

Argomenti sempre interessanti ma quando c'è da descrivere un oggetto [lupe.gif] il mio vecchio insegnante di disegno diceva sempre che un'immagine vale mille parole... :mrgreen:
Facci vedere le foto! [fischse7.gif]
Saluti da Oliviero
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Il fiamma » 23 dic 2019, 14:33

Oliviero Lidonnici ha scritto:Argomenti sempre interessanti ma quando c'è da descrivere un oggetto [lupe.gif] il mio vecchio insegnante di disegno diceva sempre che un'immagine vale mille parole... :mrgreen:
Facci vedere le foto! [fischse7.gif]
Saluti da Oliviero

Condivido! ;-)
Tra l'altro un mio amico (quello con cui stiamo restaurando un pianale per trasporto semirimorchi) ha due vecchie* E.646 non ben messe ma delle quali due se ne può far una. L'idea è di farne una buona e con due motori, ma dovremmo sapere se i semitelai col motore si possano unire fra loro. I motori sono buoni, provati.
La E.646 era quella che al mio amico piaceva di più.

*oh, vecchie forse non troppo: una delle due ha i pantografi funzionanti. Di che anno può essere? Io ne ho una che so comprata nel 1986
Paolo
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 23 dic 2019, 16:30

Il fiamma ha scritto:Tra l'altro un mio amico ha due vecchie* E.646 .....una delle due ha i pantografi funzionanti. Di che anno può essere?...L'idea è di farne una buona e con due motori, ma dovremmo sapere se i semitelai col motore si possano unire fra loro. I motori sono buoni....

Dai cataloghi sembra che almeno nel 1982 c'erano già modelli col pantografo funzionante.
Montare una loco a due motori si può comunque fare ma bisogna tener conto di vari fattori:
UNO: controllate che i due motori montino gli stessi identici rapporti ovvero che procedano alla stessa velocità: Lima aveva in catalogo motori con rapporti diversi (supertrazione ed alta velocità). Possiedo locomotive simili (ma di epoca di produzione diversa) che montano ingranaggi differenti. In ogni modo portate i due motori allo stesso standard di efficenza (carboncini nuovi, pulizia e lubrificazione.....minima!)
DUE: osservate come sono fatti gli snodi dei semitelai delle due E.646: non possiedo quel modello ma suppongo che i due semitelai si sovrappongano per formare una "cerniera". Ovvero i due semitelai dovrebbero avere linguelle forate a diversa altezza. I due semitelai col motore le avranno alla stessa altezza e quindi non si possono semplicemente sovrapporre e quindi una delle due andrà modificata, tagliata e sostituita, magari usando la linguella segata a misura, da un semitelaio folle ed incollata con precisione (e anche ben rinforzata). Tra le altre cose non dimentichiamo che in corrispondenza dello snodo si innesta il carrello centrale; sarebbe quindi opportuno cercare di tagliare i telai in una zona intermedia che non disturbi le oscillazioni del carrello motore e del carrello centrale folle.
TRE: le semi carrozzerie sono diverse . Quindi occorre controllare che la semicarrozzerie della parte folle si adatti senza problemi al semitelaio col motore, soprattutto perchè le fiancate dei locomotori sono differenti: sarebbe non corretto montare due semicorpi uguali (da un lato ci sono le prese d'aria e dall'altro la parete è liscia) quindi il locomotore ricomposto non può mostrare metà fiancata con le prese e metà liscia....... (x)
QUATTRO: se ci sono diodi per la variazione di illuminazione a seconda della marcia dovete trovare un posto dove metterli e controllare le polarità.
Saluti da Oliviero e buona lavoro.

PS: prima di iniziare i lavori fotografate le loco e riprendete tutte le fasi dei lavori che poi ci facciamo un articolo. applause1
:mrgreen:
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Michelemassa » 23 dic 2019, 16:53

Hai ragione Massimo ! Dopo avermi messo la pulce nell'orecchio ho ritirato furi la mia 646 060 del 1981 e ho misurato i carrelli all'altezza delle boccole ,ebbene il carrello centrale è largo 33mm mentre quello portante e quello motore sono larghi 30mm ,e anche se non ci avevo mai fatto caso si vede anche a occhio nudo,non contento ho misurato anche tutte le altre mie articolate lima più o meno degli stessi anni (caimano e 645 080 e646navetta anche se questa è del 1989 ) hanno tutte la stessa caratteristica del carrello centrale più largo ,invece i respingenti delle mie sono tutti uguali ,quelli in ottone li visti solo sulle primissime versioni quelle con il soffietto centrale in gomma ,che prima o poi acquisterò
Saluti
Michele
Allegati
carrello centrale.jpg
e 646 lima.jpg
Michelemassa

 
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Massimo Carloni » 23 dic 2019, 18:08

Giustamente, Oliviero, un insegnante di disegno cosa volevi ti dicesse? La mia insegnante di italiano diceva altro. ;-)
Sulla realizzazione di una 646 bimotore mi hai battuto sul tempo, tutto esatto ciò che consigli, a parte la questione semicasse, che mi risulta siano invertibili e montabili l'una sul semitelaio dell'altra, almeno a me, da bambino, riusciva, quindi non si dovrebbe correre il rischio di ottenere una 646 con due fiancate mezze sinistre mezze destre.

Per Michele: visto? Frutto di anni e anni di osservazione delle varie articolate che ho posseduto. Ma anni, eh.
Poi sì, i respingenti in ottone li ho trovati fin'ora solo su quelle con soffietti in gomma e cabine zavorrate, ma non tutte: al precedente Seraphicum ne ho acquistata una (646) con bordini alti, gancio smontabile, quindi carrelli tutti e tre larghi, che monta respingenti in plastica, del tipo con leggera escrescenza centrale; e così sembrerebbero fatti quelli montati sulle due nuove ammiraglie pubblicate sul meraviglioso catalogo Lima 1966/67, per me il più bello di tutti, persino nell'odore delle pagine.
Massimo Carloni

 
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 24 dic 2019, 16:30

Massimo Carloni ha scritto:Sulla realizzazione di una 646 bimotore mi hai battuto sul tempo, tutto esatto ciò che consigli, a parte la questione semicasse, che mi risulta siano invertibili e montabili l'una sul semitelaio dell'altra, almeno a me, da bambino, riusciva, quindi non si dovrebbe correre il rischio di ottenere una 646 con due fiancate mezze sinistre mezze destre.


Come avevo detto non possiedo nessun esemplare di E645 Lima e (mea culpa) ho presunto di poter dare consigli basandomi su basi teoriche :oops: e sebbene continui ad avere dubbi sulla "precisa" compatibilità meccanica di due semitelai motori (per questioni di altezza risultante delle due "semi-imperiali") mi accorgo che HAI RAGIONE sulla compatibilità estetica del risultato. Effettivamente tu non hai sbagliato.... ma ha sbagliato Lima!
Nei miei consigli (poco avveduti) mi son basato su Rivarossi e...... sulle locomotive VERE:
E 645.044 Rivarossi.jpg
la E.645.044 di Rivarossi ha una fiancata interamente con prese d'aria e l'altra interamente con sportelli ....e una grata:
In questo caso montando due semicorpi uguali si otterrebbe mezza fiancata di un tipo e mezza dell'altro

Vediamo cosa succede nella realtà:
E 645.090 DL Milano S.to.jpg
Nella realtà sembra che avviene come "dice" Rivarossi: La E. 645.090 fotografata su ogni fiancata, ne mostra una "tutta a prese d'aria" e l'altra con sportelli e una grata

E 645 059 Seconda Serie Roma Termini.jpg
Anche qui vediamo la fiancata "a prese d'aria" della E 645.059 e quella a sportelli e grata di un'altra locomotiva

Cosa fa invece Lima?
e 645 -LIMA.jpg
il modello di Lima invece presenta mezza fiancata a prese e mezza a sportelli.....Quindi hai ragione quando dici che montando due testate uguali non cambia l'aspetto del modello Lima....

Evidentemente Lima deve aver risparmiato sugli stampi, realizzando una sola testata (con prese d'aria da un lato e sportelli dall'altro) e montandole due uguali (x)
Visto che in altri casi (es. E.424 di Lima meglio proporzioneto del Rivarossi) avevo dato maggior credito a Lima e avevo presunto che montando due testate uguali avremmo ottenuto un modello Lima errato ma evidentemente in questo caso non ci sono problemi (x) (x) (x) Col modello Rivarossi non sarebbe corretto.
Se non siete in accordo con quanto detto accetto osservazioni, critiche costruttive e obiezioni di qualunque tipo :mrgreen:
saluti da Oliviero e Buon Natale
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Re: Articolate, semicasse, carrelli, larghezze, agganci, ed

Messaggioda Max 851 » 24 dic 2019, 17:43

Non preoccuparti Oliviero, a me capita spesso di esprimere pareri senza avere sotto gli occhi il modello, basandomi su convinzioni che poi si rivelano errate come nel caso della 625. A proposito, ho controllato e naturalmente hai ragione: la 625 "anni 50" non ha le chiodature sul tetto della cabina né le targhe sul duomo, quindi stampo rifatto mantenendo però l'errore della leva di inversione a destra mentre la 164 avrebbe dovuto averla a sinistra. Non sono però altrettanto sicuro delle scalette, la mia ne era priva e ormai ho incollato quelle Rivarestore e non è più possibile capire se in origine fossero riportate o facessero parte integrante del telaio (in ogni caso non della carrozzeria).
Quanto al 645, evidentemente stavolta RR aveva fatto le cose per bene e non come nel caso dell'E 636 dove le due semicasse sono identiche, con tanto di targhe ripetute 4 volte anziché due. Teniamo però conto che al vero le E 646 (e quindi, presumo, anche le 645) verso la fine degli anni 70 hanno subito diverse modifiche alle prese d'aria sulle fiancate, ricordo a questo proposito un articolo su un numero di Italmodel del 1977.
Buon Natale a tutti!
Massimiliano

P.S.
Per Giorgio: ma la neve quest'anno non c'è?
Max 851

 
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