NinoAL ha scritto:Sono più confuso che persuaso.....
E' normale e comprensibile, del rersto devi ancora assimilare parecchi concetti ed esperienze, ma vedo che complessivamente, da quello che ora scrivi, ti si stanno già schiarendo un pò le idee.
Torno un attimo indietro. Poiche avevi scritto che avevi aiutato dei conoscenti a cablare plastici ecc., potresti anche rivolgerti a quelle persone, con le quali evidentemente sei in rapporti diretti e personali, e che dovrebbero avere già una certa esperienza, per avere da esse qualche consiglio pratico, direttamente "dal vivo", allorchè si presenti la necessità.
A parte questa considerazione, torno all'ultimo messaggio.
Un Frecciabianca o un treno moderno similare, deve avere una composizione di almeno quattro elementi, per apparire una cosa credibile e decente.
Quindi, in ogni caso, i binari di stazione devono essere molto più lunghi di quelli che avevi inizialmente disegnato.
Quanto alla "alta velocità", i treni modello di cui parliamo funzionano tutti con una corrente continua di massimo 12 Volts. Non è proprio il caso di utilizzare voltaggi maggiori: sottoporrebbe solo i motori a maggiore usura e probabilmente li brucerebbe abbastanza in breve, specie se l'utilizzo avviene di volta in volta non solo per pochi attimi, ma per un certo tempo.
In più inevitabilmente li surriscalderebbe e ciò potrebbe causare anche danni alla estetica dei modelli deformandoli irrimediabilmente.
La velocità massima che erogano i normali trasformatori è già più che sufficiente in un plastico, tenendo presente oltrettutto, che in caso di ipotetiche velocità maggiori, la forza centrifuga, nelle curve ( non dimentichiamo che anche le curve di raggio più largo possibile esistenti nel modellismo.... sono irreali rispetto alla realtà ferroviaria...), farebbe uscire i rotabili dai binari, che si ribalterebbero sul fianco esterno.
Anzi i treni modello e in specie proprio quelli di Lima, sono già fin troppo veloci rispetto al reale...
ma venivano fatti così....anche perchè ai bambini piaceva vederli correre veloci, fosse stata pure una vaporiera del '800 !!
Quindi per fare risaltare l'alta velocità è meglio semplicemente.... fare andare "piano" gli altri treni, cioè a velocità più realistiche.... rispetto alla "scala" !!!
Per fare questo, parlando ancora in "analogico", è meglio sezionare elettricamente i binari di alta velocità da quelli di linea normale e collegarli a due (normali) distinti trasformatori/regolatori di velocità e direzione di marcia.
Inoltre, sempre per quanto riguarda la linea "alta velocità", non capisco perchè non realizzare un anello completo, ma interromperlo in galleria, da una parte e dall'altra.... tanto lo spazio c'è ed anche a fare quanto scritto nel messaggio che precede, non ne verrebbe risparmiato un briciolo, nè vi vedo altri vantaggi.... anzi, semmai ik contrario !!
E poi, già che ci siamo, e visto che a quanto pare lo spazio non manca, direi che una linea ad alta velocità deve essere almeno a doppio binario parallelo ( e con raggi di curvatura belli ampi ), con i relativi trani che sfrecciano in un senso e nell'altro ( direi anche contemporaneamente e senza fermate... magari neppure in stazione.... tanto quelli, al vero non fermano quasi mai se non nelle stazioni più importanti e gigantesche.... e sostanzialmente "irreali" in un plastico "di casa" ).
NinoAL ha scritto:...P.S. che software usate?....
Carta e penna...
ti assicuro che non sono affatto male, insieme ad un righello un compasso e carta millimetrata....
e tra l'altro allena pure le mani a fare "materialmente" un pò di lavoro...
Poi, per carità, personalmente ho usato anch'io il computer, semplicemente con programma "Paint".
Saluti. Riccardo.