Passo ora ai residui punti di domanda.
Punto terzo: dipende. Anzitutto mi pare di capire che la domanda intenda (... ma non è stato specificamente detto...
) che detto ponte sovrappassi un'altra linea ferroviaria. Come detto dipende innanzitutto dalla tipologia di ponte di cui si tratta, cioè dallo "spessore" in altezza della parte di ponte che sorregge la linea ferroviari, i binari.
Ad esempio, in un ponte "in muratura ad arcate" tale elemento di ponte ha un certo spessore ( ... o meglio "altezza" ), mentre in un ponte metallico ( purchè a travata superiore ), tale spessore dovrebbe essere minore.
Allora bisogna intendersi cosa riteneva la domanda per "luce": distanza tra i piani di rotolamento delle due linee ferroviarie superiore e inferiore, oppure tra questa e gli elementi architettonici ( la parte inferiore ) del ponte ?
E' ovvio che nel primo caso, la "luce effettiva" da 9 cm sarà ridotta di un cm o due o tre a seconda dello spessore del ponte, mentre nel secondo caso la linea ferroviaria superiore dovrà avere il proprio piano di rotolamento innalzato di uno o due o tre centimetri rispetto ai 9 anzidetti, a seconda dei casi e delle tipologie di ponte.
Comunque, in genere, 9 centimetri purchè "puliti", sono più che sufficienti, anche se viene installata una linea aerea elettrica e quindi tenendo conto della realtiva palificazione e cavi di alimentazione e sostegno.
Quanto al punto quattro, correggo in parte quanto ho detto in un precedente messaggio. In realtà la Fonte alla quale facevo riferimento, dava "margini di tolleranza" leggermente superiori a quelli corrispondenti ai criteri utilizzati nelle ferrovie vere. Cioè non 3%, bensì 3,5%, il che consente una maggiore quota di salita con uno spazio inferiore. Quindi nel caso richiesto, i fatidici 9 cm di altezza vengono raggiunti con circa 2,50 - 2,60 cm di sviluppo di binario.
Comunque bisogna anche considerare che, se in linea retta due metri e mezzo o tre portano ad un discreto impiego di spazio ( quantomeno lineare ), l'utilizzo di cerchi e semicerchi ( che hanno comunque un discreto sviluppo lienare ) porta ad un certo "compattamento" degli spazi ( in lunghezza )necessari a raggiungere le quote desiderate.
Relativamente al punto cinque, mi sembra sia già stata data risposta ed anche adeguato suggerimento.
Personalmente ritengo che entrambi i sistemi ( utilizzo del materiale a disposizione oppure autocostruzione,,,, anche con materiali diversi dal legno ) possano andare bene ed anche integrarsi e fondersi a vicenda a seconda delle esigenze.
Spero di essere stato di aiuto.
Saluti. Riccardo.