brutte nuove dal mondo cartotecnico
Il presspan (ricordi la sezione
http://www.rivarossi-memory.it/Scatole/ ... gli_esordi delle scatole RR?) non è più in uso da... boh... 30 anni

e sostituito da materiali più dinamici, più adatti a ricevere stampe tipografiche, offset, rotocalco e più costanti nelle distorsioni causate da agenti atmosferici (sbalzi di temperatura, umidità, ecc).
Credo sia impossibile oggi ritrovarlo pari al vecchio (erano scarti cartacei, sminuzzati, impastati con colla e poi ridotti, mediante trafile, agli spessori desiderati (...ricordi la vecchia carta del macellaio? gialla e con scheggette di legno ben in vista?).
Forse (ma dico "forse") si potrebbe trovare qualcosa di abbastanza simile nelle grosse cartolerie con prodotti per belle arti ma diversi nella tonalità di base.
Ma sarebbero poco collati e dunque poco rigidi e dunque inadatti a diventare guscio protettivo per la loro eccessiva morbidezza e flessibilità.
Propongo una ricostruzione moderna fatta così:
Cartoncino "x" da reperire nelle cartolerie-belle arti, sufficentemente simile (come aspetto di superfice) al vecchio presspan ma sufficentemente rigido per assolvere la sua funzione.
Tagliarlo a misura della confezione e lasciarlo steso (cioè non confezionarlo ed incollarlo).
Colorarlo (con acqua e the), mediante pennello largo, lasciato asciugare (si schiarirà) per poi ripetere l'operazione fino alla tonalità desiderata.
Lasciarlo ben bene asciugare tra due strati di vetro o due piani lisci e tra due strati di carta assorbente (o simile) e sotto un bel peso (i classici libri!...); una volta asciutto starà bello steso.
Infine si potrà confezionare ed incollare.
Non è molto difficile, lo sembra di più a descriverlo