Anzitutto devo dare atto di un "refuso" contenuto nel mio ultimo precedente messaggio, in cui confrontando il modellino di "casa in costruzione" Faller, postato agli inizi di discussione e "una foto del modello
Jouef appena mostrato da Berto", in realtà intendevo dire anche per quest'ultimo, "modello Faller"....
Peraltro l'equivoco è stato dovuto anche a tale fatto, evidenziatosi nell'ultimo messaggio di Berto :
berto75 ha scritto:......ti dico che la casetta IN COSTRUZIONE con i muri grigi che avevo mostrato è Faller al 100% .......
.....Anche la mia casetta faller in costruzione che ho mostrato infatti aveva le pareti grigie che prontamente verniciai in rosso (grigia non mi piaceva mi metteva tristezza).....
In precedenza il buon Berto aveva solertemente mostrato oltre al modello da lui assemblato (...e dipinto...

), anche come confronto, il ben diverso modello prodotto da Jouef.
L'equivoco è nato pertanto dal fatto che quest'ultimo ha le pareti di plastica rossa nella massa ( con tegole dei tetti di altra differente tonalità di tale colore ), mentre il modello assemblato da Berto ( Faller ), ha assunto tali similari colorazioni, a seguito di pitturazione da parte del suddetto...
![-15- [fischse7.gif]](./images/smilies/fischse7.gif)
e questo mi ha ingenerato un grosso equivoco.... tale che non sapevo più....dove finiva lo "zampino" di una casa modellistica e dove iniziasse quello dell'altra....
Ora la precisazione evidenziata da Berto nel suo ultimo messaggio ha fatto chiarezza.
Mi siano consentite però a questo punto un paio di osservazioni critiche.
Una prima parte di critica è rivolta a Berto, che spero non se l'abbia a male,
![-15- [fischse7.gif]](./images/smilies/fischse7.gif)
ed ai suoi "pregiudizi" sui colori (...."grigia non mi piaceva mi metteva tristezza..." ).
Nessun colore, secondo me, è bello o è brutto, o mette allegria o tristezza !
Semplicemente è bello se è "giusto"....ed è "brutto", se è "sbagliato".... in relazione a tante variabili, quanti sono i modelli ed i materiali che si vogliono rappresentare
Detto questo, evidenzio che i modelli di casetta "in costruzione" realizzati da Faller e Jouef (....adesso stiamo esaminando questi, ma anche altre case modellistiche si sono cimentate con questo tipo di modelli, non so se con stampi propri originali o riciclando quelli di altri...), sono diversi non solo come stampi, ma proprio come concetto, per i materiali che volevano "riprodurre".
La casetta Jouef voleva riprodurre le pareti "a mattoni" (pieni o "forati"....con riferimento alla "realtà") di argilla....e quindi andava bene la colorazione rossa;
mentre invece la casetta Faller
mi pare andasse a riprodurre pareti fatte con "blocchi" di conglomerato di cemento, che hanno appunto la colorazione di quest'ultimo, cioè grigia ed hanno dimensioni differenti ( sono più grossi ) rispetto alla tipologia dei mattoni "classici" di argilla e presentano una superficie abbastanza liscia, mentre le c.d. "fughe" ( cioè lo strato di cemento o malta o calce ) tra un blocco e l'altro sono quasi minime e la parete si presenta ben più liscia rispetto a quella realizzata coi mattoni "classici" di cui sopra, che appare ben più "incisa" appunto dalle "fughe" del cemento tra un mattone e l'altro.
Ecco quindi anche la ragione della diversa "incisione" dei mattoni delle pareti, come già riferito da Berto.
Del resto mi pare che anche la diversa tipologia dei "materiali della realtà" che si volevano riprodurre, fosse correlata al fatto che i blocchi di cemento conglomerato fossero già molto più utilizzati in Germania e nei paesi del nord, rispetto alla Francia ed anche al nostro paese.
Quindi, caro Berto, mi sembra fosse più corretto lasciare le pareti della tua casetta grigie, che, tra l'altro creavano maggiore contrasto e "alternanza di colori" rispetto al colore delle tegole del tetto, mentre con la tua scelta, a mio avviso (...anche se è opinione assolutamente personale e soggettiva...
![-lu- [lupe.gif]](./images/smilies/lupe.gif)
) il modello appare un pò troppo "uniforme" e un pò "spento"....ad onta proprio della volontà di ravvivarlo con un colore normalmente considerato "acceso"....
Sulla base delle stesse considerazioni cromatiche, tra i due modelli Faller e Jouef, la mia preferenza ( parlando ovviamente di modelli non dipinti, ma lasciati nelle condizioni "di scatola"), andrebbe al primo, proprio perchè il secondo ha molto minori variazioni cromatiche pareti-tetto e minore contrasto tra i pezzi che lo compongono.
Se poi si vuole intervenire con una pitturazione per ravvivarli e migliorarli, togliendo oltretutto il generalmente "non bello" "effetto plastica", le modalità di intervento per i due modelli dovrebbero essere secondo me diverse, peraltro precisando che sto parlando senza aver mai avuto in mano nessuno dei due modelli, ma basandomi unicamente sulle foto di Berto e le sue descrizioni.
Orbene, il modello Faller si può ravvivare e rendere anche più "realistico" con qualche diversa tonalità di grigio ora più chiaro, ora più scuro rispetto al colore "base", su alcune zone di parete e/o su alcuni "blocchi", similmente alla realtà, dove diverse condizioni di asciutto o umido ( parete più recente o "costruita" da più tempo ) o diverso "lotto produttivo" contribuiscono a conferire a tali materiali tonalità più chiare o più scure tra un blocco e l'altro o tra diverse zone di una parete "grezza".
In maniera diversa il modello Jouef si può rendere più movimentato sotto il profilo cromatico, non solo con diverse tonalità di color "mattone", ma anche e soprattutto cercando di far "colare" nelle incisioni che simulano le fughe di cemento tra un mattone e l'altro, della pittura grigia molto diluita, ripulendo poi le facce in rilievo dei mattoni , con eventuale ritocco del colore dei medesimi "a pennello asciutto" o tecniche similari.
Infine alcune considerazioni e critiche riguardanti entrambi i modelli in sè e per sè, così come commercializzati dalle due case modellistiche.
Il modello Faller presenta i pezzi che rappresentano il "legno" ( travature tetto, assi ponteggi ecc.,) in un colore giallastro ( almeno così io lo vedo sul mio p.c. nelle foto postate da Berto del suo modello ) abbastanza "superplasticax"...

e a mio avviso piuttosto "inguardabile"

che richiederebbe un'adeguata opera di pitturazione, con tonalità più marroncino - nocciola per le travature e tonalità più beige - "grigiastre" per le assi dei ponteggi, in quanto usate e "sporche" dei materiali cementizi.
Il modello Jouef presenta quegli stessi tipi di pezzi con una colorazione un pò più "neutra" e sicuramente migliore ( almeno così io la vedo nelle foto che mi appaiono sul computer...), ma può essere migliorata con le stesse modalità anzidette.
Infine entrambi i modelli "in costruzione" presentano a mio avviso le pareti troppo "sottili", cioè dello stesso spessore della plastica che si ritrova nei modelli "normali", cioè riproducenti case totalmente "costruite".
Se questo va bene ed è indifferente in tale ultimo tipo di modelli, poichè non si vede il loro "interno", il loro "spaccato", ciò non va bene affatto, a mio avviso, nei modelli "in costruzione", di cui stiamo parlando, poichè quella sottigliezza delle pareti, seppure rapportata alla "scala", è piuttosto irrealistica, poichè dovrebbe invece vedersi "lo spessore" dei mattoni o dei blocchi, che compongono le pareti stesse.
Per ora mi fermo qui, anche se ci sarebbero da fare anche altre considerazioni su quei "tetti in costruzione", non molto aderenti alla realtà, secondo me, seppure abbastanza "simpatici" e gradevoli all'occhio.
Saluti..."molto pignoli"...
Riccardo.