
- torpediniera del 1940
Qui sopra un modellino non meglio identificato di torpediniera lungo 43,8 mm, potrebbe essere di produzione Wiking oppure Hansa.
Sul fondino reca un numero molto abraso che potrebbe essere 33 oppure 88.

- n 62 cacciatorpediniere anni 1940 “196”, n 63 rimorchiatore anni 40
Qui sopra an n°62 un modellino che mi pare assomigli ad un cacciatorpediniere; sulla prua reca il numero 196 mentre sul fondino porta il numero 70, potrebbe anche esso essere di produzione Wiking oppure Hansa, la lunghezza è di 62,5 mm.
Al n°63 un modellino in metallo lungo 26,5 mm, che mi pare rappresenti un piccolo rimorchiatore portuale, come per i due modelli precedenti il produttore non è individuato.

- corazzata tascabile KM Admiral Scheer 1933
Il modellino in metallo qui sopra fotografato prodotto negli anni 50 o 60 da Navis (?) art S 115 è lungo 145 mm.
La nave, appartenente alla classe Deutschland, era in realtà un incrociatore pesante ma a causa del suo armamento di grosso calibro venne soprannominata dagli inglesi come corazzata tascabile.
Con una lunghezza di quasi 188 m dislocava a pieno carico 16.200 T.
Costruita tra il 1931 ed il 1933 entrò in servizio nel 1934, era dotata di un innovativo impianto propulsivo composto da 8 motori diesel a due tempi doppio effetto della MAN per una potenza complessiva di 52.050 CV ed una velocità di punta di 28,5 nodi.
Il motore a combustione interna adatto alle potenze medio-alte sostituiva efficacemente le turbine a vapore -che continueranno ad essere utilizzate per le potenze elevatissime di oltre 120.000 CV- aveva il pregio di essere molto più flessibile nell’uso. Non dovendo attendere che le caldaie andassero in pressione poteva essere infatti acceso e spento velocemente.
Inoltre consumava assai meno dei sistemi con turbina a vapore, consentendo autonomie molto elevate di 8900 MN. La nave poteva anche essere rifornita di combustibile in mare aperto da piccole petroliere o navi cisterna.
L’armamento era stato studiato per concentrare la massima potenza di fuoco nel minimo ingombro possibile e le guadagnò il soprannome di corazzata tascabile: era composto da sei cannoni calibro 280 mm in due torri, otto cannoni calibro 150 mm, otto cannoni calibro 37 mm FLAK, 10 cannoncini calibro 20 mm FLAK, otto tubi lanciasiluri diametro 533 mm.
Disponeva inoltre di catapulta per il lancio di due aerei Arado A196. Questa nave venne affondata il 9 aprile 1945 nel porto di Kiel dagli inglesi.

- incrociatore pesante KM Admiral Hipper 1939
Qui sopra il modellino in plastica prodotto da Wiking negli anni '40 con scatolina originale, lunghezza 165 mm.
La ditta Wiking cominciò ad utilizzare i materiali plastici per i propri modellini già nel 1938 ma curiosamente per oltre trent’anni continuò a produrre i modelli sia nella versione in metallo che nella versione in plastica, alcuni modelli esclusivamente nell’una ed altri esclusivamente nell’altra.
Questa nave è stata riprodotta utilizzando entrambi i materiali.
La nave era un grande incrociatore pesante, con una lunghezza di 207 m dislocava a pieno carico 18.400 T.
Costruita tra il 1935 ed il 1937 era dotata di impianto propulsivo composto da turbine a vapore per 132.000 cavalli di potenza ed una velocità di punta di 33,4 nodi, entrata in servizio nel 1939.
L’armamento era composto da otto cannoni calibro 203 mm in quattro torri, 12 cannoni calibro 105 mm, 12 cannoni calibro 37 mm FLAK, 12 cannoncini calibro 20 mm FLAK, aumentati poi fino a 32 nel corso di ripetuti lavori di modifica, 12 tubi lancia siluri diametro 533 mm e inoltre catapulta per il lancio di due aerei Arado A196.
L’utilizzo: durante tutta la seconda guerra mondiale questo incrociatore operò in diversi teatri.
La prima operazione importante fu l’occupazione di Danimarca e Norvegia dove questa nave ebbe un ruolo di primo piano, quindi svariate operazioni in Atlantico dove affondò oltre 32.000 T di stazza lorda di naviglio commerciale inglese ed alcuni incrociatori leggeri e navi inglesi di piccolo tonnellaggio. Verso la fine della guerra operò nel Mar Baltico e nel Mar glaciale Artico ma i risultati furono giudicati molto deludenti.
In aprile del 1945 venne gravemente danneggiata da attacchi aerei inglesi nel porto di Kiel dove si trovava in attesa di riparazioni e dove infine il 3 maggio del '45 venne auto affondata per evitare che cadesse in mani britanniche nell’imminenza dell’occupazione del porto da parte degli alleati.