Tartaruga87+ST ha scritto:...So che Rivarossi quando commercializzava i modelli Trix ne sostituiva i ganci e le ruote....
In realtà, di fatto, faceva ben di più che solo quello...! Come avevo già evidenziato nella discussione sulla mia V 200, Rivarossi rifiniva e decorava integralmente i modelli, che - secondo me - le giungevano imballati "all'ingrosso" e "grezzi".
Lo deduco dal fatto che ad esempio la V 200 rivisitata a Como aveva tampografie e scritte che il modello tedesco non aveva.... quindi che senso c'era che le giungessero modelli completi di ruote e ganci destinati a non poter essere utilizzati, ed anche verniciati e rifiniti, se poi doveva rimetterci mano per "adattarli" dal punto di vista funzionale, ed aggiungervi anche tampografie ecc. ....
Nel caso della V 36 tale aspetto è ancora più evidente posto che principalmente il modello rivisitato da RR voleva riprodurre un esemplare delle "Ferrovie della Valle Seriana" che non mi pare certo nel catalogo della Trix e che quindi doveva necessariamente essere "lavorato" tutto a Como...
E anche se RR aveva in catalogo un modello in livrea germanica, non credo che se li facesse arrivare certo completi e rifiniti, ma ne lavorava una certa aliquota del lotto complessivo, a seconda delle richieste e delle esigenze del mercato.
Quanto ai bordini... anzi "bordoni"....

delle ruote, sono veramente "incredibili"...

...e non tanto per la loro altezza, che è veramente considerevole, quanto per il loro spessore ed aspetto massiccio ( che in questo caso è un fattore negativo e non certo positivo...), che fa sì che non riescano a transitare sugli scambi dei normali e diffusi "sistemi" di binari delle varie marche, non solo di oggi ma anche degli anni '60-'70.
Quindi il punto non è solo quello di ridurre l'altezza degli stessi, quanto di ridurne anche lo spessore.
Io tempo fa lo avevo fatto con trapano e lima per ridurre l'altezza di bordini di una loco Lima, ( tecnicamente molto più "sempliciotta"), che peraltro erano molto più sottili di quelli di cui si parla. Ero riuscito a sfilare una delle ruote dall'asse e mi pare che l'avessi infilata sopra un chiodo, che poi ho infilato nel mandrino del trapano.
Per l'altra ruota ho infilato nel mandrino direttamente l'asse con la ruota stessa rimasta.
Avevo preferito usare tale sistema per non "affaticare" il motore o rischiare di bruciarlo o danneggiare qualche componente, quali i carboncini, per lo sforzo.
Nel tuo caso è molto più complicato sfilare assi, bielle ecc., ecc.
Quanto alla Tua V 36, Stefano, molto bella
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Saluti. Riccardo.