Rivarossiricerca schema elettrico

[receiver]

Buongiorno
mi hanno portato un locomotore Rivarossi manomesso nei cavi di collegamento
stò cercando lo schema elettrico dei collegamenti fili dalle rotaie al motore e ai fari
sul locomotore c'è la sigla 3901
ora vedo se riesco a postare delle foto

[receiver]

altra foto

[Oliviero Lidonnici]

stò cercando lo schema elettrico dei collegamenti fili dalle rotaie al motore e ai fari
sul locomotore c'è la sigla 3901

Purtroppo non conosco pubblicazioni con schemi elettrici di motrici Rivarossi
La sigla 3901 si riferisce al solo codice del telaio (103901) questo telaio (ovvero il codice) è comune ai modelli: Le428/R, 1444-(0,1,2) 1446, 11450, 11441-1.
Ovvero alle varie varianti dell'FS E 428 (II e III serie).
In base alla presenza di quello che chiamiamo comunemente motore "a pallini" ritengo che il tuo modello possa essere uno dei primi (Le428/R o 1444 [/0]) che però non possiedo. Ho il 1478 che è molto più recente.
Se non c'è qualcuno del forum che dispone dello schema elettrico già pronto, tenterò di ricostruirlo io ma ci vorrà un po' di tempo.
saluti da Oliviero

[receiver]

ho risolto
ho progettato questo schema prima
poi ho smontato tutti i fili
e li ho risaldati seguendo il mio schemino
l'unica cosa che non sò come e dove attaccare i fili per la linea aerea

[Oliviero Lidonnici]

Ho smontato i miei modelli (che però hanno cablaggi diversi) ed ho dedotto che lo schema dovrebbe essere questo che mi pare corrisponda a quello che hai già trovato da te:

Le piastrine (verde e rossa) non sono indispensabili infatti nel mio mod.1478 non sono collegate MA PUOI COMUNQUE UTILIZZARLE come hai già fatto.
Due soli dubbi:
a) devi trovare un punto comodo dove saldare il filo alimentato dal carrello folle (arancione nello schema): va bene un qualsiasi punto nel telaio metallico del semocarrello folle e può bastare anche saldarlo ad una linguella che regge la piastrina verde centrale (che deve però essere ben pulita e non ossidata per permettere un buon contatto del pistoncino)
b) ho qualche dubbio sulla polarità di quel (vecchio) tipo di diodi ma, alla peggio, basta invertirli ambedue, nel caso l'accensione delle luci non dovesse corrispondere alla direzione della locomotiva.
I pantografi vanno collegati ambedue, saldando due fili alle staffe metalliche su cui vengono avvitati. questi andranno collegati al contatto (a sinistra nella foto) del deviatore (filo blu nello schema).
Una raccomandazione (scontata....ma non si sa mai): controlla che TUTTE e 4 le ruote del semicarrello motore abbiano la lenticola metallica sul lato destro (loco vista dall'alto col motore dietro) e TUTTE e 4 le ruote del semicarrello folle le abbiano sul sinistro. Basta un solo asse invertito e la loco non funziona poichè l'asse errato mette in corto circuito le rotaie.
Saluti e buon lavoro da Oliviero

[Oliviero Lidonnici]

Mostro i collegamenti del mio locomotore (del 1987) che sono lievemente diversi:

Come si vede in foto, le piastrine centrali non sono utilizzate

Seguendo i colori (gli stessi dello schema del post precedente) si intuiscono i collegamenti

Nella foto si nota il cavetto (puntini arancio) che scompare in un foro aperto nel telaio, per andare a collegarsi direttamente al telaio metallico del semicarrello folle.
Perchè non hanno continuato ad utilizzare pistoncini e piastrine?
Probabilmente quel sistema non si è dimostrato affidabile nel tempo: è un ulteriore punto di contatto mobile (oltre quello ruota-binario e telaio-ruota) che deve essere tenuto pulito e non ossidato per permettere la corretta alimentazione della locomotiva.
Altra nota: i diodi (ormai i più moderni e piccolissimi 1N4002) hanno polarità invertita rispetto a quelli della loco di receiver
ma questo avviene semplicemente se i suddetti diodi vengono inseriti nel cavetto rosso (del mio schema) anzichè nel cavetto verde dato che i due cavetti hanno ovviamente opposta polarità.
Saluti da Oliviero

[receiver]

direi che meglio di così non si può
sei stato chiarissimo e velocissimo
scusa se non conosco i termini tecnici ma io sono un riparatore TV e mi piace aiutare un conoscente appassionato di Trenini
nel locomotore le linguette rossa e verde sono collegate alle ruote tramite un perno e una molla ( una alla ruota Dx e l'altra alla Sx)
L'unica cosa , che oltretutto penso non interessa al proprietario , è il collegamento pantografo (che il proprietario chiama linea aerea )
ma con lo schema sotto mano , vedo di ripristinare in maniera originale
I diodi li avevo già messi nel verso giusto ( conoscendo il catodo e l'anodo )
di nuovo grazie e alla prossima
Ciao Vittorio da Forlì

[Oliviero Lidonnici]

direi che meglio di così non si può
....
scusa se non conosco i termini tecnici ......il collegamento pantografo (che il proprietario chiama linea aerea )
......
Ciao Vittorio da Forlì

Sono contento di esserti stato utile. Piccola nota: per "linea aerea" si intende tutto l'insieme di pali, isolatori, tiranti e cavi ed in particolare il cavo su cui "strofina" il pantografo per prendere corrente elettrica dalla linea. Naturalmente "dentro" la locomotiva devi collegare il motore al pantografo che a sua volta, alzandosi, entrerà in contatto con la linea aerea.
Saluti da Oliviero

[Karolus]

Oliviero si chiede perché non hanno continuato ad usare pistoncini e piastrine.
Alle sue spiegazioni ne aggiungerei una: nelle curve di stretto raggio c'era il concreto rischio che un pistoncino "scendesse" dalla sua piastrina di lato e poi, bloccandola, impedisse il ritorno del semicarro in posizione di riposo ... con immancabile svio!
A me, con un modello del 1963, è successo diverse volte.

[Oliviero Lidonnici]

Oliviero si chiede perché non hanno continuato ad usare pistoncini e piastrine.
...c'era il concreto rischio che un pistoncino "scendesse" dalla sua piastrina di lato e poi, bloccandola, impedisse il ritorno del semicarro in posizione di riposo ... con immancabile svio! A me, con un modello del 1963, è successo diverse volte.

Ringrazio Karolus dell'intervento (esperienze sempre utili da conoscere) ma devo dire che il mio modello del 1987 (l'ultima variante prodotta prima dell'abbandono della scala 1:80) mantiene i pistoncini che continuano a spingere sulle piastrine. Semplicemente non hanno saldato i cavetti sulle piastrine preferendo i collegamenti diretti ai carrelli e non hanno eliminati i pistoncini.
Da questo si potrebbe dedurre che la variante sia stata determinata più da motivi "elettrici" che non meccanici.
Cordiali saluti da Oliviero