Tricx ha scritto:Scusate se mi intrometto nella vostra discussione, - lunghissima - .... e incasinatissima,...
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anche a causa delle vicende del Forum,

, tanto che a un certo punto c'è stata una vera e propria "moltiplicazione dei pani, dei pesci, delle rocce e dei titoli"

, di talchè quasi non ci ho capito più una "cippa"

... nel vero senso della parola....
![-15- [fischse7.gif]](./images/smilies/fischse7.gif)
, discussione che ho comunque a più riprese seguito, talvolta anche con un certo interesse e curiosità.
Un saluto a tutti. Riccardo.
In effetti, per una dannatissima iella , il black out del forum

era intervenuto

proprio mentre mi apprestavo a pubblicare

le mie foto telescopiche vi assicuro rivelatorie di parecchi dettagli sul quel testone megalitico con copricapo conico e sui numerosi sconcertanti dettagli e aspetti di quel luogo . Nella lunga e speranzosa attesa che si ripristinasse la piena funzionalità del forum, come avevo già accennato, ero stato contattato da uno dei 2 autori della Trilogia sulla guida ai megaliti dell'Italia, il signor Giancarlo Pavat (l'altro autore è l'archeologa Teresa Ceccacci che dirige un museo nel Lazio) il quale, con mia grande sorpresa, mi aveva gentilmente chiesto se ero disposto a far si che tali foto, accompagnate da un mio articolo relativo all'avvistamento, fossero inserite nel primo volume della Trilogia (La guida ai megaliti dell'Italia settentrionale ) che era in fase di imminente pubblicazione.
Del resto se mi hanno chiesto il permesso di pubblicarle (per loro io fino a quel momento ero solo un perfetto sconosciuto) è perchè, anche loro, dall'esame
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delle mie molteplici foto telescopiche che avevo inviato per e mail hanno convenuto che esiste la ragionevole possibilità e probabilità che in quel sito ci sia qualcosa di veramente sconcertante che va al di là del semplice capriccio naturale. Però finchè non esce la trilogia per l'impegno preso non posso parlarne pubblicamente e quindi

dovete pazientare. Nel caso ti interessi l'argomento caro Tricx ti posso inviare qualche foto privatamente per what app e mi dici che ne pensi
in basea quello che vedi.
Tricx ha scritto:Glissando completamente sul discorso delle varie rocce "con facce strane"

o su avvistamenti UFO, che ammetto candidamente, sperando che l'Amico Berto non se l'abbia a male, ritenevo in certi casi dovuti a bisbocce

da lui avute col suo amico "Corvo rosso" dopo che questo aveva ricevuto da alcuni cow-boys "rinnegati" un tipo di "cannoni" diversi da quelli che lui in realtà intendeva

.... e alle conseguenti fumate di quel "calumet della pace"....riempito con i medesimi....

.... orbene, glissando completamente su tutto ciò, vorrei fare un bel salto all'indietro e tornare al discorso iniziale vertente sui "cippi" confinari o delimitatori.
Un saluto a tutti. Riccardo.

sei veramente terribile

!! Eppure UGH! le ho viste veramente

! Quella luce verde fosforescente appena sopra il tetto del condominio di fronte al mio era reale ,per non parlare delle stesse luci verdi viste ad alta quota in cielo. Va beh, canna più canna meno

almeno le foto dimostrano che tali luci esistevano, poi cosa realmente fossero e a cosa fossero dovute rimarrà sempre un mistero
E ora passiamo ai cippi

e bravo Tricx sono contento di averti contagiato

vedo con soddisfazione che anche tu nei tuoi vagabondaggi primaverili non disdegni di annusare e fiutare cippi (attenzione si inizia con semplici cippi

poi i sintomi gradualmente si aggravano e si finisce col vedere teschi,

volti megalitici e serpenti di pietra sulle montagne

) .
Scherzi a parte la tua segnalazione e foto sono utilissime per cercare di capirci qualcosa di più sul loro reale significato.
il fatto che siano posti intervallati a fianco e a breve distanza da una linea ferroviaria rimanda concettualmente al mio primo avvistamento in effetti anche la coppia di cippi che avevo fotografato all'inizio di questo lunghissimo tread (uno dei due era stato sradicato e abbandonato sul terreno a breve distanza dall'altro ancora infisso nella sua posizione originale con la lettera F rivolta verso il lato binari ) era posta a brevissima distanza dalla linea ferroviaria quindi questo rafforza l'ipotesi che avessero a che fare con la ferrovia.
Nel caso dei tuoi cippi bisogna dire che si presentano come pezzi di una vera e propria produzione seriale , nel senso che presentano esteticamente tutti le stesse identiche caratteristiche; sono cioè costituiti da un perfetto e regolare parallelepipedo di pietra (almeno per la parte che si vede emersa fuori dal terreno) e la sigla SF appare scolpita anch'essa in modo seriale. Le lettere infatti sembrano avere tutte le stesse identiche caratteristiche e dimensioni , mentre nel mio caso i due cippi appaiono ben più rozzi nell'aspetto , non sembrano avere le stesse precise dimensioni e le due F incise hanno caratteristiche grafiche completamente diverse

, cioè appaiono realizzati da mani diverse, come se gli scalpellini si fossero presi la libertà o licenza di realizzarli secondo il proprio estro o gusto personale.
Quello che nel mio caso mi lasciava e lascia tuttora perplesso è il carattere in stile , come dire, "mediovaleggiante" della lettera F incisa sul cippo sradicato con aggiunta di forcelle decorative, per cui il cippo sradicato per queste sue caratteristiche mi dava l'impressione di essere ben più antico di quello infisso nel terreno la cui lettera F incisa è piu lineare, regolare e di carattere senz'altro più moderno rispetto all'altra. Proprio per via di quella F in stile mediovaleggiante

ipotizzavo inizialmente che potessero essere pietre miliari di un antica strada e che non avessero a che fare con la ferrovia. l'amico Marco Fornaciari che aveva avanzato l'osservazione che la F (nel mio caso) sarebbe l'iniziale di FAP (Ferrovia Aosta - Pre Saint Didier) Tricx per curiosità in che regione si trova quella linea ferroviaria montana che hai percorso? è ancora attiva o quei binari sono morti come quelli della linea Aosta- Pre Saint Didier?
RIFLESSIVI CIPPISTICI SALUTI berto75