Grazie 3-nino, non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo e di imparare.
Buon anno!
Massimiliano
Max 851 ha scritto:Buongiorno Berto,
belle anche le tue carrozze svizzere, e soprattutto benissimo conservate, sembrano nuove!
Massimiliano
Max 851 ha scritto:Buongiorno Berto,
Si tratta della seconda versione, con le porte fisse. Infatti la prima versione, più antica, aveva le porte scorrevoli che si aprivano ruotando un pomellino sul tetto..
Massimiliano
Max 851 ha scritto:Per completare il "treno rapido leggero svizzero", come era chiamato sui cataloghi, manca solo la carrozza ristorante con il pantografo, ce l'hai?
Massimiliano
Max 851 ha scritto:Sui cataloghi era scritto che il pantografo era "utilizzabile per l'illuminazione della vettura", e in effetti era così, a condizione di avere la linea aerea, ma nella realtà il pantografo veniva utilizzato per alimentare la cucina quando la carrozza era in sosta e non era agganciata al locomotore, mentre in viaggio era abbassato.
Massimiliano
Berto ha scritto: si è vero l'ho vista sul catalogo marklin del 1961 mi piacerebbe comprarne almeno una in futuro... doveva essere uno spasso aprire e chiudere le porte !
andrea_fs ha scritto: Tanti anni fa Babbo Natale mi portò l'AE 6/6 (Hamo) e le carrozze BLS/terrazzini di RR. Rimasi stupefatto (fino ad allora per me esisteva solo RR) Andrea
[/quote]Max 851 ha scritto:[
La carrozza italiana prodotta all'epoca da Maerklin altro non era che la versione FS di una carrozza tedesca definita sul catalogo "di vecchio tipo". Purtroppo, come altre carrozze Maerklin di quegli anni, era riprodotta senza respingenti, cosa che per me la rendeva inaccettabile pur con i criteri di allora molto meno severi di quelli di oggi! Non ho mai capito il motivo di tale scelta, forse i respingenti avrebbero interferito con il gancio?
Massimiliano
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