grande plastico HO-anticipazione notizie

Egregi Signori dello Staff FERRAMATORI,
E’ noto che quando uno nasce, (si fa per dire) cresce e vive (1930-1960) i primi anni, in un palazzo adiacente al più vasto parco di smistamento italiano e poi all’interno di una stazione ferroviaria milanese, immerso nel frastuono di treni in transito, nel brusio di folla in attesa, in quel miscuglio d’odori del fumo delle locomotive e dell’olio surriscaldato dei motori, i casi sono due: o disgustato detesta per tutta la vita quel tipico ambiente, o ne diventa entusiasta, al punto di appassionarsi dei treni reali e del modellismo ferroviario.
Così avvenne a me ed a mio fratello: diventammo ferramatori.
Mio fratello Sandro, ora scomparso, apparteneva al gruppo degli entusiasti, anzi dei fanatici, tanto da collezionare un gran numero di modellini ARNOLD in scala “N” (1 : 160). Alla fine degli anni ’70 col mio aiuto si era costruito in soffitta un grande plastico con comandi elettrici centralizzati ed era divenuto un “movimentista”, capace di dirigere il viaggio contemporaneo di due-tre treni veloci. Essendo anch’io appassionato di treni, decisi che un giorno l’avrei imitato.
Il plastico, ma questo in scala “HO”, riuscii ad averlo quando, ormai in pensione, potei costruirmene uno assai vasto, avendone mezzi, spazio, fantasia, e tenace impegno. La qualità era modesta. Col tempo però non trovai chi fosse interessato a partecipare al divertimento. Figli, nipoti e pronipoti scelsero passatempi tipici delle nuove generazioni.
Smantellai allora il mio “capolavoro”, ma cosa fare delle esperienze maturate, potenzialmente utili ad altri autocostruttori? Pensai di riassumerle in una sorta di diario di sperimentazione, ricco di dettagli e di foto. L’amico Fabrizio (vs iscritto) mi aiuterebbe.
Che ne dice la Direzione del Forum: può interessare consentirne la lettura?
Copia del frontespizio e dell'iconografia la invierò se v'è interesse.
I migliori saluti
Gbz
POSCRITTO- visto che il mio messaggio è lunghetto, aggiungo il frontespizio e gli indici:
STORIA DI UN PLASTICO …..
…..CHE NON C’E’ PIU’
Fermodellismo, che passione!
Testo di G.Bozzolato; editing iconografico di F.Romoli
INDICE
PROLOGO – Per entrare in argomento:
MILANO 1982. LA VILLA EQUIVOCA AL LORETO pagine 4
PRIMA PARTE
Cap 1 – L’AMBIENTE, L’EPOCA STORICA, L’ATMOSFERA ½ pagina 5
FIGURA ZERO – Immagine nadirale di MILANO Smistamento (virtuale,circa anni ’40)
Cap.2 - BELLO SENTIRSI TORNARE RAGAZZI, CON ALTRI COME NOI ½ pagina 6
Cap.3 – MATURA L’IDEA DI UNA COLLEZIONE 2 pagine con foto nel testo 7,8,9
Cap.4 – LA COLLEZIONE NASCE E CRESCE ½ pagina 10
Cap.5 – L’IMPOSTAZIONE CONCETTUALE DEL PLASTICO 1 pagina 11
Cap.6 – I DATI TECNICI DEL PLASTICO 1 pagina 12
Cap.7 – SCHEDA DI ALTONA 1 pagina
Cap.8 – SCHEDA DI AMBURGO e FRIBURGO, con quadro comando centr. 2 pagine
Cap.9 – SCHEDA DI BASILEA, WASSEN, AIROLO e BIASCA 2 pagine
Cap.10– SCHEDA DI LUGANO/CHIASSO 2 pagine
Cap.11 – SCHEDA DI GENOVA P.P. 1 pagina
Cap.12 – DETTAGLI, PROBLEMI E SOLUZIONI COSTRUTTIVE 3 pagine con foto nel testo
Cap.13 – ANALISI CRITICA SERIA SU UN ARGOMENTO POCO SERIO
SECONDA PARTE
Documentazione fotografica
INDICE DI DISEGNI E FIGURE FUORI TESTO
Fig. 1 – Pianta in scala 1/100 del sottotetto, con schema del plastico
Fig. 2 – Sezione verticale 1/100 del sottotetto, con schema del plastico
Fig. 3 – Prima entusiastica ipotesi di geomorfologia svizzera, troppo onerosa e scartata
Fig. 4 – SVIZZERA - Schema basilare del tracciato ferroviario
Fig. 5 – SVIZZERA – Schema finale del tracciato, in pianta e secondo il profilo longitudinale
Fig. 6 – Inizio costruzione: comincia a delinearsi ALTONA
Fig. 7 - La costruzione della Centrale di AMBURGO è a buon punto
Fig. 8 – E’ in corso l’allestimento del piazzale di Amburgo e del deposito locomotive
Fig. 9 – Prime prove di montaggio a Sx di FRIBURGO: notare la linea alta e la linea bassa
Fig. 10 – A Sx, imbocchi linee alta e bassa; notare il rilevato di FRIBURGO ed il “passo d’uomo”
Fig. 11 – Prove scenografiche per l’ambiente innevato di AIROLO; molto sotto, corre la linea bassa
Fig. 12 – Stazione di AIROLO: prove col “coccodrillo” di funzionamento segnali e scambi
Fig. 13 – Lavoro in corso per l’elicoide Nord; al centro, non visibile, il primo dei “passi d’uomo”
Fig. 14 – Il complesso Svizzera: a Sx e a Dx gli elicoidi Sud e Nord; invisibili i tre “passi d’uomo”
Fig. 15 – Qualche esempio di particolari auto costruiti, riciclando scarti
E’ noto che quando uno nasce, (si fa per dire) cresce e vive (1930-1960) i primi anni, in un palazzo adiacente al più vasto parco di smistamento italiano e poi all’interno di una stazione ferroviaria milanese, immerso nel frastuono di treni in transito, nel brusio di folla in attesa, in quel miscuglio d’odori del fumo delle locomotive e dell’olio surriscaldato dei motori, i casi sono due: o disgustato detesta per tutta la vita quel tipico ambiente, o ne diventa entusiasta, al punto di appassionarsi dei treni reali e del modellismo ferroviario.
Così avvenne a me ed a mio fratello: diventammo ferramatori.
Mio fratello Sandro, ora scomparso, apparteneva al gruppo degli entusiasti, anzi dei fanatici, tanto da collezionare un gran numero di modellini ARNOLD in scala “N” (1 : 160). Alla fine degli anni ’70 col mio aiuto si era costruito in soffitta un grande plastico con comandi elettrici centralizzati ed era divenuto un “movimentista”, capace di dirigere il viaggio contemporaneo di due-tre treni veloci. Essendo anch’io appassionato di treni, decisi che un giorno l’avrei imitato.
Il plastico, ma questo in scala “HO”, riuscii ad averlo quando, ormai in pensione, potei costruirmene uno assai vasto, avendone mezzi, spazio, fantasia, e tenace impegno. La qualità era modesta. Col tempo però non trovai chi fosse interessato a partecipare al divertimento. Figli, nipoti e pronipoti scelsero passatempi tipici delle nuove generazioni.
Smantellai allora il mio “capolavoro”, ma cosa fare delle esperienze maturate, potenzialmente utili ad altri autocostruttori? Pensai di riassumerle in una sorta di diario di sperimentazione, ricco di dettagli e di foto. L’amico Fabrizio (vs iscritto) mi aiuterebbe.
Che ne dice la Direzione del Forum: può interessare consentirne la lettura?
Copia del frontespizio e dell'iconografia la invierò se v'è interesse.
I migliori saluti
Gbz
POSCRITTO- visto che il mio messaggio è lunghetto, aggiungo il frontespizio e gli indici:
STORIA DI UN PLASTICO …..
…..CHE NON C’E’ PIU’
Fermodellismo, che passione!
Testo di G.Bozzolato; editing iconografico di F.Romoli
INDICE
PROLOGO – Per entrare in argomento:
MILANO 1982. LA VILLA EQUIVOCA AL LORETO pagine 4
PRIMA PARTE
Cap 1 – L’AMBIENTE, L’EPOCA STORICA, L’ATMOSFERA ½ pagina 5
FIGURA ZERO – Immagine nadirale di MILANO Smistamento (virtuale,circa anni ’40)
Cap.2 - BELLO SENTIRSI TORNARE RAGAZZI, CON ALTRI COME NOI ½ pagina 6
Cap.3 – MATURA L’IDEA DI UNA COLLEZIONE 2 pagine con foto nel testo 7,8,9
Cap.4 – LA COLLEZIONE NASCE E CRESCE ½ pagina 10
Cap.5 – L’IMPOSTAZIONE CONCETTUALE DEL PLASTICO 1 pagina 11
Cap.6 – I DATI TECNICI DEL PLASTICO 1 pagina 12
Cap.7 – SCHEDA DI ALTONA 1 pagina
Cap.8 – SCHEDA DI AMBURGO e FRIBURGO, con quadro comando centr. 2 pagine
Cap.9 – SCHEDA DI BASILEA, WASSEN, AIROLO e BIASCA 2 pagine
Cap.10– SCHEDA DI LUGANO/CHIASSO 2 pagine
Cap.11 – SCHEDA DI GENOVA P.P. 1 pagina
Cap.12 – DETTAGLI, PROBLEMI E SOLUZIONI COSTRUTTIVE 3 pagine con foto nel testo
Cap.13 – ANALISI CRITICA SERIA SU UN ARGOMENTO POCO SERIO
SECONDA PARTE
Documentazione fotografica
INDICE DI DISEGNI E FIGURE FUORI TESTO
Fig. 1 – Pianta in scala 1/100 del sottotetto, con schema del plastico
Fig. 2 – Sezione verticale 1/100 del sottotetto, con schema del plastico
Fig. 3 – Prima entusiastica ipotesi di geomorfologia svizzera, troppo onerosa e scartata
Fig. 4 – SVIZZERA - Schema basilare del tracciato ferroviario
Fig. 5 – SVIZZERA – Schema finale del tracciato, in pianta e secondo il profilo longitudinale
Fig. 6 – Inizio costruzione: comincia a delinearsi ALTONA
Fig. 7 - La costruzione della Centrale di AMBURGO è a buon punto
Fig. 8 – E’ in corso l’allestimento del piazzale di Amburgo e del deposito locomotive
Fig. 9 – Prime prove di montaggio a Sx di FRIBURGO: notare la linea alta e la linea bassa
Fig. 10 – A Sx, imbocchi linee alta e bassa; notare il rilevato di FRIBURGO ed il “passo d’uomo”
Fig. 11 – Prove scenografiche per l’ambiente innevato di AIROLO; molto sotto, corre la linea bassa
Fig. 12 – Stazione di AIROLO: prove col “coccodrillo” di funzionamento segnali e scambi
Fig. 13 – Lavoro in corso per l’elicoide Nord; al centro, non visibile, il primo dei “passi d’uomo”
Fig. 14 – Il complesso Svizzera: a Sx e a Dx gli elicoidi Sud e Nord; invisibili i tre “passi d’uomo”
Fig. 15 – Qualche esempio di particolari auto costruiti, riciclando scarti