plastico per club



Re: plastico per club

Messaggioda Marco Fornaciari » 27 apr 2011, 14:08

Il concetto di plastico modulare non significa che i moduli debbano essere per forza né piatti né unibili comunque a piacere, significa che ogni modulo deve svolgere una funzione ben precisa. Dato che non sempre è possibile rappresentare una schenografia completa su un modulo (vedi ad esempio una stazione) viene da se che solo le estremità abbinabili al resto del mondo debbano seguire una regola precisa. Un modulo plastico può essere costituito da "n" moduli semplici che si interfacciano tra di loro come serve.
Il modulo singolo in definitiva deve essere inteso come unità prefabbricata avente dimensioni che ne facilitino: costruzione, manutenzione e trasporto.
Infine come nella realtà anche un plastico completo di ogni aspetto della ferrovia, deve essere suddiviso in aree funzionali distinte, quandi oltre alla linea ed alle stazioni si possono avere: scali, depositi, piattaforme girevoli, raccordi, ecc.. Ogni area funzionale avrà un suo sistema di gestione +/- integrato con il resto, poi un binario ed un paio di segnali/marmotte permetterenno una riproduzione realistica dell'interscambio con stazioni e linee, pari pari alla realtà.
Dopo di che ... si liberi la fantasia, ma per piacere lasciamo perdere i tracciati da maunuale di casa produttrice di trenini. Allo stesso modo non riproduciamo le rimesse vapore di MI o Roma del secolo scorso in due moduli 1200 x 600 mm: è irrealistico e le sardine in scatola stanno più larghe.
Saluti
Marco Fornaciari
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Meglio essere folli per proprio conto, che saggio con le idee degli altri.
F.W. Nietzshe
Marco Fornaciari

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Re: plastico per club

Messaggioda Torrino » 27 apr 2011, 21:01

Sei, dico sei, pagine di pippe mentali, perdonatemi il francesismo! Su, forza, al lavoro, vero!!!!
Per fare un plastico Fremo, leggere le norme è un attimo, non significa essere super-vincolati! Guardate Silandro e i giovanotti di Nuccio!
E smettetela, per favore, con le derive di quà e di là! Guardate che lo dico per voi, perchè poi non ne venite fuori, mai!
Buttate giù un tracciato, ad esempio linea a doppio binario con due antenne a trazione termica, una tramvia, un raccordo industriale, due, tre stazioni....
Ci entrano sia i privati, sia i mezzi tranviari, quelli elettrici, diesel e a vapore!
E aggiungo: una cava a scartamento H0f per l' estrazione di materiale inerte........
Scusate la mia ruvidezza, ma quando trovo troppi discorsi mi si fa il sangue cattivo! ass1

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Re: plastico per club

Messaggioda MauroT » 27 apr 2011, 21:10

Fabrì sta discussione è una mega pippa mentale per forza..... pensa solo a chi la ha aperta!!! :mrgreen: :mrgreen:

A parte scherzi il progetto del modulare è quello su cui tutti stiamo spingendo e non poco, adesso non possiamo neanche fare dei disegni di prova perchè ancora non sappiamo lo spazio preciso che avremo a disposizione.....bisogna prima vendere o smantellare del vecchiume in cartapesta e cemento armato che occupa spazio poi potremo veramente cominciare a mettere giù le ipotesi reali per il modulare.
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere niente in cambio (Samuel Johnson)
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Re: plastico per club

Messaggioda Roberto Di Trani » 27 apr 2011, 22:33

Allora dopo queste ultime chilometriche pagine io semplicemente dico la mia opinione riassuntiva sulle regole generali quindi non parlo di caratteristiche ecc...

RIPREMETTENDO che il plastico è per chi lo fa e non per regole nazionali o mode o per chi lo deve vedere:

- progetto solo dopo aver appurato lo spazio, mi sembra fin troppo ovvio
- il plastico dev essere a NORME NOSTRE, fimf fremo e altre sigle strane non son contemplate e non so cosa siano -1-
- il plastico è 1 e ha una sua continuità! No esiste passare dall estate all inverno dall america all europa e comunque un elemento (es impianto industriale) non dev esser per forza di 1 modulo se questo significa castrarlo.
- digitale o analogico? Molto semplice, sondaggio fra i modelli del gruppo! Altrimenti i 5 o 10 o 40 o 100 decoder chi li paga???????? Al massimo si puo digitalizzare una parte (es uno scalo) basta progettare bene
- il funzionamento ottimale dev esser un aspetto preso ben in considerazione fin dal inizio quindi elementi che lo pregiudicano (elicoidi assurdi ecc) fuori dal progetto
- compatibile con la maggior parte dei modelli e composizioni del gruppo (rampe sagome etc...)
- fretta è nemico! Questo non vuol dire cazzeggiare ma vuol dire far le cose fatte bene!! e sopratutto progettare bene! Se per vedere un treno girare ci vorràò tempo un motivo c'è! Altrimenti è inutile mettersi e basta accontentarsi del ovale su 2 cavalletti (un ovalone però laught16 laught16 )
- Sulla gestione ho già detto la mia.. cmq se metti giu una linea elettrificata a doppio binario il blocco telefonico e similar è tristissimo...! 1 DM blocco automatico e fluidità!!!!! poi si puo fare scali dorsali, dl mav ecc ed aver altri gestori....... ;-)

Ma la cosa a cui tengo di più è:
LOGICA FERROVIARIA!!!!! Puoi fare un plastico bellissimo dettagliatissimo pieno di chicche etc ma se non rispetta la FERROVIA è semplice arte astrratta e torniamo ai 2 cavalletti di legno che è meglio...! Non fraintendetemi è ovvio che un plastico è una miriade di compromessi ma con logica e buon senso rispettando la FERROVIA il piu possibile nella sua logica nelle sue regole nei suoi elementi!!!! Sul resto possiam discutere per 1000 pagine ma su questo NON SI DISCUTE!!
Perdonali, perchè non sanno quello che fanno
(dedicato a coloro che snobbano la ferrovia vera che sta finendo con gli ultimi sussulti per seguire la ferrovia nuova, omogenea e noiosa)
Aspirapolvere non è Locomotiva
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Re: plastico per club

Messaggioda Andrea Pocaterra » 27 apr 2011, 22:54

Ciao Marco, ora ho capito come intendevi il discorso dei moduli e sono daccordo con te, sicuramente, almeno per il nostro gruppo, dovremo valutare bene il discorso tracciato appena riusciremo a sgomberare la zona da alcuni plastici ( spacciarli per plastici e' azzardato ).
Stefano, il prossimo plastico lo facciamo simile al trenodromo ma piu' basso cosi' quando dovrai entrare nel mezzo per comandare i treni dovrai fare il Limbo :lol: :lol: , a parte gli scherzi, un minimo di livellette le riesci sempre e ti permette di spezzare il paesaggio attorno.
Andrea Pocaterra

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Re: plastico per club

Messaggioda bigboy60 » 27 apr 2011, 23:04

Mauro Terrone ha scritto:Fabrì sta discussione è una mega pippa mentale per forza..... pensa solo a chi la ha aperta!!! :mrgreen: :mrgreen:

:evil: :evil: :evil:

Andrea Pocaterra ha scritto:Stefano, il prossimo plastico lo facciamo simile al trenodromo ma piu' basso cosi' quando dovrai entrare nel mezzo per comandare i treni dovrai fare il Limbo :lol: :lol:

:evil: :evil: :evil:
Se qualcuno ha la malsana idea di proporre botole, ponti mobili e simili nefandezze, giuro sulla sacralita' dei miei modellini di E 428 RR che lo strangolo !

Stefano.
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Re: plastico per club

Messaggioda Mirko Zanello » 27 apr 2011, 23:12

Spendo due parole anche io su questo argomento: credo che la "scelta cronologica" sia obbligatoria, per quel che mi riguarda concettualmente lo proporrei fra il 1975 e il 1990, praticamente il "Golden Age" delle nostre Ferrovie.....poi credo che debba esprimere "dinamismo paesaggistico", non solamente per cio' che concerne il tracciato della linea ferroviaria vero e proprio ma anche (e forse, soprattutto) l'ambiente in cui e' inserita la linea stessa, cioe che renda co-protagonista il treno con il mondo creato intorno: le parti di piena linea (quindi la natura circostante) e i tratti in cui la ferrovia incontra l' umanita' (tratti urbani: piccoli, facilmente ricostruibili nell'impianto; medi, ancora potenzialmente riproducibili ed eventualmente grandi, difficilmente riproducibili nella loro globalita' ma che si posoono ricostruire parzialmente ed impianti industriali), per ultimo ma non ultimo la possibilita' di riprodurre la maggior parte della circolazione ferroviaria in modo plausibile, quindi linea per treni a lunga percorrenza, linea che accolga un traffico locale e da non dimenticare le tradotte e le manovre che rendono "attivo" e non solamente spettatore colui o coloro che usufruiscono dell' impianto.....
Mirko Zanello

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Re: plastico per club

Messaggioda bigboy60 » 27 apr 2011, 23:46

Credo anch' io che un' ambientazione anni 80 sia la piu' idonea e che possa soddisfare i gusti di tutti.
Come li ha definiti giustamente Mirko quegli anni irripetibili sono stati proprio l' eta' d' oro degli appassionati delle ferrovie, data la grande varieta' di rotabili che hanno circolato in quel periodo.
Sono i "miei" anni delle ferrovie reali, gli anni in cui osservavo i treni veri e mi piacevano.
Ormai i treni veri non li guardo neanche piu' da parecchi anni.
Non me ne vogliano per questo gli icsemmepierraioli...
Comunque penso che nessuno sara' così "fanatico" da impedire la circolazione di convogli fuori epoca, ...fuori orario naturalmente.
Saluti
Stefano.
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Re: plastico per club

Messaggioda Luca Rambaldi » 28 apr 2011, 8:38

Torrino ha scritto:Sei, dico sei, pagine di pippe mentali, perdonatemi il francesismo! Su, forza, al lavoro, vero!!!!
Scusate la mia ruvidezza, ma quando trovo troppi discorsi mi si fa il sangue cattivo! ass1


Beh Fabrì una discussione a tempo perso mi pare non guasti...in questo modo tutti noi del gruppo e non possiamo buttare giù le nostre idee e cominciare ad avviare un tavolo di confronto sul plastico che sarà.
Purtroppo per mettersi al lavoro (credimi fosse per noi avremmo già tirato giù i moduli) bisogna sgomberare la sede da un po' di roba vecchia per poi prendere le misure e mettersi a fare.
Mi illumino di Nohab

...hai le borse sotto gli occhi.....come ti trovi a Berlino EST????????

...Просвећени на путу ка Београду...
Luca Rambaldi

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Re: plastico per club

Messaggioda bigboy60 » 28 apr 2011, 18:05

Ha perfettamente ragione Luca: al momento non si puo' materialmente fare alcunche' per mancanza di spazio disponibile, che si spera di ottenere (piu' o meno) in tempi brevi.
Quattro chiacchiere non hanno mai ammazzato nessuno e, comunque, aiutano ognuno di noi a chiarire le proprie idee ed a confrontarsi con quelle degli altri, in previsione di potere avere uno spazio reale su cui ragionare in termini pratici e non piu' teorici.
In proposito butto lì una domanda a mio avviso importante: digitale sì o digitale no ?
Personalmente non ho nulla contro il digitale, anche se, debbo dire, non lo conosco affatto.
Digitale sì per me significherebbe non potere fare circolare sul plastico sociale le mie loco personali, in quanto non sono digitalizzate, ne' prevedo di digitalizzarle in futuro.
Voi che ne pensate ?
Saluti
Stefano.
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