Il concetto di plastico modulare non significa che i moduli debbano essere per forza né piatti né unibili comunque a piacere, significa che ogni modulo deve svolgere una funzione ben precisa. Dato che non sempre è possibile rappresentare una schenografia completa su un modulo (vedi ad esempio una stazione) viene da se che solo le estremità abbinabili al resto del mondo debbano seguire una regola precisa. Un modulo plastico può essere costituito da "n" moduli semplici che si interfacciano tra di loro come serve.
Il modulo singolo in definitiva deve essere inteso come unità prefabbricata avente dimensioni che ne facilitino: costruzione, manutenzione e trasporto.
Infine come nella realtà anche un plastico completo di ogni aspetto della ferrovia, deve essere suddiviso in aree funzionali distinte, quandi oltre alla linea ed alle stazioni si possono avere: scali, depositi, piattaforme girevoli, raccordi, ecc.. Ogni area funzionale avrà un suo sistema di gestione +/- integrato con il resto, poi un binario ed un paio di segnali/marmotte permetterenno una riproduzione realistica dell'interscambio con stazioni e linee, pari pari alla realtà.
Dopo di che ... si liberi la fantasia, ma per piacere lasciamo perdere i tracciati da maunuale di casa produttrice di trenini. Allo stesso modo non riproduciamo le rimesse vapore di MI o Roma del secolo scorso in due moduli 1200 x 600 mm: è irrealistico e le sardine in scatola stanno più larghe.