

Hai reso indipendenti ed alimentati da trasformatori diversi alcune "sezioni" del tracciato, oppure ad esempio il cerchio esterno rispetto a quello interno ?
Scusa ancora per le ulteriori domande e grazie per le eventuali risposte.
Saluti.
Riccardo.
Guardando le tue foto e leggendo le tue descrizioni del lavoro sinora svolto, mi par di capire che la superficie del tavolato su cui poggia il tracciato è composta da vari elementi scomponibili.
Nei punti di congiunzione tra i vari elementi, come hai "sistemato" i binari ?
Nel senso che li hai "tagliati", oppure hai fatto in modo che i binari terminassero esattamente sui punti di congiunzione tra i vari elementi del tavolato, eliminando a questo punto le "scarpette" di congiunzione tra i binari di un tavolato e quelli di un altro ?
Quindi da quella botola potresti accedere con lo sguardo, per eventuali controlli d'emergenza...
Però non hai dato le dimensioni complessive, quando il plastico è operativo....
Cioè, mi par di capire che il tutto sia addossato ad una parete della stanza....ma se un rotabile deraglia ad esempio sul binario più estremo e vicino a tale parete, come riesci ad intervenire ?
Hai previsto qualche sistema per accedere "dietro" al plastico, oppure sarà possibile, protendendosi raggiungere le posizioni più estreme ?
Anzitutto vedo in posizione centrale, dietro allo scalo merci Rivarossi, una apertura rettangolare....
Sarebbe un'altra botola d'ispezione ?
Forse proprio per accedere alle posizioni lontane e difficili, cui avevo accennato prima ?
Molto bello il passaggio a livello e relativo casello, il quale ultimo mi sembra similissimo al Rivarossi e comunque di stile prettamente italiano... e quindi eccellente... .... non è che bisogna sempre sclerotizzarsi su RR...
Però. scusa l'osservazione: i due binari paralleli e facenti parte del medesimo contesto ( P.L. ferroviario ), non sono un pò troppo distanti ? Non potevi cercare di farli correre più ravvicinati ?
Non bastava "allargare" un pò le curve alle estremità ( del circuito interno ) ?
Infine molto bella la superficie di "caricamento" ( sulla sinistra ) vicina allo scalo merci RR, dove si trova la piccola ( splendida ) gru.
Personalmente però, ai due tronchini serviti da tale superficie, non avrei messo i due "terminali" respingenti che si vedono nella terza foto.
Avresti così avanzato i due suddetti elementi, sempre utilizzabili altrove ed avresti guadagnato circa tre o quattro centimentri di binario utile, lasciando che i rotabili andassero fin contro il "cemento armato" della banchina di caricamento, così come mi è capitato a volte di vedere nella realtà.
Infatti mi è capitato di vedere situazioni simili, in cui due respingenti ( come quelli dei rotabili ) erano imbullonati direttamente al cenento armato della banchina, alla giusta altezza, oppure i medesimi erano imbullonati ad una traversina, a sua volta fissata sul suddetto muro di contenimento della banchina.
Hai reso indipendenti ed alimentati da trasformatori diversi alcune "sezioni" del tracciato, oppure ad esempio il cerchio esterno rispetto a quello interno ?
Quanto ai tracciati interno ed esterno indipendenti: nei loro punti di "collegamento", quindi immagino in prossimità della Stazione, come hai risolto il problema del sezionamento elettrico magari tra due scambi convergenti ad unire le due linee, nonchè del "coordinamento" che devono avere le due linee alimentate da due diversi trasormatori e quindi potenzialmente "in conflitto" allorchè una motrice percorre quei tratti di binario ?
Non so se mi sono spiegato bene: intendevo parlare del problema di "ricordarsi" di mettere i due trasformatori nella stessa "direzione" allorchè devo fare passare una loco dall'uno all'altro circuito.
Tartaruga87+ST ha scritto:......Alla fine si dovrebbe vedere solo un tratto di circa 40 cm che comprende il passaggio a livello con ai lati le pareti delle montagne. Penso che con la massicciata essendo il tutto in fondo al plastico e in prossimità della parete non si dovrebbe notare molto.....
Tartaruga87+ST ha scritto:Non ho capito cosa intendevi nell'ultimo intervento riguardo all'effetto del passaggio a livello......
Tartaruga87+ST ha scritto:Per la linea aerea non userei un trasformatore apposito ma uno dei due poli lo collegherei alla rotaia corrispondente e anche alla linea aerea così che la locomotiva possa alimentarsi dove vuole.
....cioè in sostanza l'eccessiva lunghezza dell'attraversamento stradale a causa della distanza tra i binari che oltretutto non rappresentano due linee distinte, ma dovrebbero rappresentare una stessa linea a doppio binario.....almeno cone l'ho capita io.
Tartaruga87+ST ha scritto:Per risolvere il problema del passaggio a livello troppo largo avrei davanti due opzioni: nella prima dovrei cambiare tutto il tragitto interno.....
...Le curve che si formerebbero con questo lavoro avrebbero un raggio più stretto di quello che ho ora e numerosi rotabili non potrebbero circolare nel tragitto interno....
Tartaruga87+ST ha scritto:L'altra opzione sarebbe di modificare solo la parte "alta" del tragitto interno ma mi si formerebbero delle piccole doppie curve in una o più zone del tragitto dato che dovrei congiungere la parte più stretta dello stesso con quella più larga. Se riuscissi a non ottenere le doppie curve otterrei in ogni caso delle curve con raggi interni stretti con i problemi che ne derivano.
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