Appendice: Contro il mito della Scala 1:80



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Appendice: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda Massimo » 20 nov 2016, 15:35

primodoc ha scritto:Forse ripeterò cose già dette ma per alcuni, ad esempio io, complice anche la non più giovane età, la scala esatta non è importante. Poi esatta riguardo a cosa? Ad una norma uscita successivamente? Allora io dico qualsiasi riduzione in scala era allora accettabile e quindi ben venga la 1:80 che all'epoca aveva molte ragion i per essere scelta. E poi quanta nostalgia dei vecchi modelli: non erano fedelissimi, poco importa, ma trasmettevano e trasmettono qualcosa che i bellissimi modelli di oggi, con le più avanzate tecnologie non riescono più a trasmettere. Forse è la non più giovane età: si sa i "non più giovani" vivono di ricordi ........
Primo


per primodoc:
"la scala esatta non è importante" certo che è importante! RR stessa dichiarava la scala H0 (ma riferita principalmente allo scartamento).
"Poi esatta riguardo a cosa?" al prototipo
"Ad una norma uscita successivamente?" Fin dai primissimi anni RR tentò di adeguarsi alle norme internazionali per la corretta riproduzione in scala.
"non erano fedelissimi, poco importa" a noi rivarossiani poco importa, anzi, come abbiamo ormai infinitamente ripetuto, il bello dei modelli RR era quella loro strana particolarità che li rendeva unici.
Li amiamo tuttora proprio per questo. Ma ciò non toglie nulla alla presa di coscenza che moltissimi modelli subivano variazioni (quasi interpretazioni) di riduzione di scala.
Ultima modifica di Dario Romani il 24 nov 2016, 18:30, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Scisso per consentire una serena discussione sull' argomento principale
Massimo

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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda primodoc » 20 nov 2016, 17:35

Cito da Rivarossi Memory:
"In seguito all'incontro col signor Alessandro Rossi, fondatore della Rivarossi abbiamo potuto appurare che:
- quando Rivarossi cominciò la produzione, nel 1945, in Europa tra i produttori di trenini elettrici non esistevano norme condivise. Semplicemente non esisteva il "treno in miniatura" ma solo trenini giocattolo in cui la scala di riduzione non era importante;
- la scala di riferimento all'epoca era lo 00 (zero-zero) inglese (ora 1:76,2);
- Rivarossi cominciò quindi la produzione di rotabili italiani in scala 1:78 (circa) in mancanza di norme precise;
- negli USA esistevano già le norme fermodellistiche NMRA e la scala H0 era già codificata come 1:87, quindi quando nel 1948 Rivarossi cominciò la produzione per questo mercato, i modelli vennero realizzati fin da subito in scala H0 (quasi) esatta;
- per i soli rotabili italiani la scala 1:80 (circa) venne mantenuta anche in seguito (per dare continuità alla produzione precedente) e fino alla metà degli anni '80.
Va fatto rilevare che per tutti i produttori, se non in tempi recentissimi, le riduzioni in scala non erano mai "perfette", ma c'era sempre un'approssimazione in eccesso o difetto, o per le altezze, o per alcuni particolari difficili da riprodurre."

Questo è quello che intendevo.
Comunque il mio intervento voleva esser più nostalgico che tecnico; probabilmente non capito, non importa.
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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda fafla » 21 nov 2016, 0:35

Salve,
concordo con quanto detto da "Primedoc" che, tra l'altro, sin dal primo intervento era stato chiarissimo. Noto, purtroppo, una scarsa collaborazione proprio di alcuni dei moderatori e di alcuni "super esperti" ad invogliare i semplici "frequentatori" a chiacchierare amabilmente sul forum. Tra l'altro è un nuovo iscritto e potrebbe avere molto da dirci senza essere ripreso in maniera così "dottorale" e dando segno di grande signorilità nel controbattere amabilmente ad un intervento che mi è sembrato fuori luogo trattandosi di un moderatore.
Comunque, l'attuale produzione modellistica sarà sicuramente in una scala più esatta ma è più pensata per collezionisti o per i cosiddetti "contachiodi" piuttosto per chi vuole effettivamente far "girare" il proprio materiale senza perdere pezzettini od altro. Così, tra l'altro, si sta perdendo o, meglio, si è già perso il concetto di "giocattolo" del quale il modellismo, a mio avviso, ne faceva parte a pieno titolo. Forse per questo i vecchi modelli hanno un fascino, per noi che ci "giocavamo", che quelli attuali non hanno.

Saluti a tutti.

Paolo
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Messaggioda Tricx » 21 nov 2016, 12:47

Scusate la mia intromissione, intesa più che altro a stemperare una sorta di polemica, insorta nell'ambito degli ultimi interventi da Primodoc a Massimo a Fafla, sperando anzi ora di non alimentarla ulteriormente.
Già ha detto benissimo Dario, proprio all'inizio del suo ultimo intervento, circa le distinzioni tra valutazioni dal lato "sentimentale" e quelle dal lato "tecnico".
Vorrei aggiungere solo che la risposta di Massimo a Primo, magari un pò schematica, diretta e sintetica, non mi è sembrata affatto scortese o tale da disincentivare qualcuno o nuovi iscritti ad intervenire nelle discussioni.
Semmai io ho avuto l'impressione ( ma è un'opinione personale ), che sia stato un pò Primo a mostrare, in maniera comunque moderata, qualche segno di risentimento in relazione alla risposta datagli, forse male interpretando anche lui il senso della stessa.
E forse anche Fafla mi sembra aver dato un giudizio un pò eccessivamente rigido nel commentare l'intervento di Massimo, probabilmente anche lui male interpretando il tono schematico e sintetico della stessa.

Detto questo, spero che chiunque, senza distinzioni, continui a dare i propri contributi e ad intervenire nelle discussioni anche maggiormente..... e ora continuate pure sul giusto binario..... rigorosamente a "scartamento H0 - 1/87 " s'intende !!!! :lol: :lol: ..... della presente discussione, nella quale mi sembra che più o meno tutti, seppur con diverse interpretazioni, sfumature e punti di vista, esprimano gli stessi "sentimenti" e gli stessi concetti.
-4- a tutti.
Tricx

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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda primodoc » 21 nov 2016, 13:13

Dopo aver letto i vari interventi successivi al mio mi sente di dire che questo forum probabilmente non fa per me: sono troppo "vecchio" sia di modellismo che di età per cercare di avere o alimentare discussioni infinite dopo aver semplicemente e solo detto che RR ai tempi, per la latenza di norme precise, per le tecnologie esistenti nel primo dopoguerra, ecc, aveva fatto la scelta di costruire i modelli non fuori scala, ma con una scala diversa da quella che sarebbe diventata poi la scala definita per HO.

Mi sono soffermato ad osservare che i modelli di allora, pur con le loro imprecisioni ed approssimazioni, forse anche perché mi riportano alla mente i periodi della mia infanzia ed adolescenza, mi emozionano molto di più dei perfetti modelli di oggi.

Niente di più di questo, ma se questo deve ingenerare interventi su cui si vuole per forza trovare altro e se un iscritto non è libero di chiaccherare amabilmente anche di sensazioni e sentimenti e emozioni, allora come detto non è il forum per me. Prego quindi cortesemente gli Amministratori di voler cancellare la mia iscrizione.

Vi leggerò comunque nelle sezioni che avranno un contenuto interessante al ns. hobby.
Un caro saluto
Primo
-4-
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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda GianPiero » 21 nov 2016, 15:30

Perdonate se anche io mi intrometto in merito ma sento di condividere l'intervento di Trix sul quale concordo in pieno.Io non ho competenze tecniche , conosco poco la "filologia" della materia e ,tutto sommato, non sono iscritto da moltissimo tempo.Però amo questo nostro hobby ,soprattutto, Rivarossi (nonostante sia della generazione appena successiva) e da quando sono qui mi sono sempre trovato a mio perfetto agio.A volte il web (ma non solo,vedi whatsapp o FB (x) ) crea fraintendimenti anche importanti ,a volte invece ci sta la discussione accesa o la polemica vera e propria ma ciononostante mi fa piacere pensare che ,almeno qui, alla fine tutti ce ne torniamo allegramente a giocare con i nostri amati "trenini" dimenticandoci per incanto di tutto il resto....Scusate l'off-topic ,da prendere assolutamente come mia opinione personale. -4-
GianPiero

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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda Talgo49 » 21 nov 2016, 18:07

Gentile Primo,
Ho riletto più volte i vari interventi su questo argomento e, francamente, non mi pare che sussistano le condizioni per questa tua drastica presa di posizione. Con questo includo anche l'intervento di Fafla a proposito del modo in cui sarebbe stato trattato il tuo primo messaggio; non ho rilevato alcunché di scortese o supponente che possa far pensare ad una mancanza di considerazione verso ciò che hai scritto. Forse il problema nasce dal fatto che l'argomento in discussione esula dall'aspetto tecnico per sfociare nei gusti personali e quando si comincia a filosofeggiare può succedere che qualcosa non risulti gradito, ma tutto finisce qui. Sono anch'io un iscritto della prima ora come Fafla e posso dire che nel passato ho partecipato più volte a discussioni con gli amici intervenuti su questo argomento senza mai trovare motivo di risentimento nei loro scritti, semplicemente ognuno ha sempre avuto modo di esprimere la sua opinione. Non ti nascondo che talvolta anch'io non ho per nulla gradito certi interventi, ti garantisco veramente pesanti, da parte di alcune persone dotate di una autostima fuori dall'ordinario e che ho pensato di ritirarmi dal forum ma, sarà per la passione sarà per l'età, dopo un periodo di astensione dal forum sono comunque ritornato. Dopotutto astenersi dallo scrivere ma continuare a leggere, come proponi tu e come ho fatto io, non è un vero ritirarsi.
Scusami se mi sono permesso la pappardella di cui sopra ma è per pregarti di recedere dalla tua decisione e, anzi, di continuare a partecipare senza alcuna remora al forum.

Gianni
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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda primodoc » 21 nov 2016, 18:35

Allora visto che si sta sollevando una questione più grande di quello che dovrebbe essere, allora alimentiamola. Fino ad ora sono stato cortese in quando come detto non è nel mio stile né nei miei desiderata comportarmi diversamente e mi sarei ritirato in buon ordine. Ma se provocato alla fine reagisco anch'io.

Mi ha dato enormemente fastidio l'intervento supponente e nemmeno tecnicamente corretto del moderatore Globale tale Massimo, che in risposta al mio primo post sul forum ha pensato di rispondere in un modo che una persona educata e un moderatore anche avrebbe potuto evitare, Toni e modi da saputello, ma si sa la non conoscenza va di pari passo con l'arroganza.

Mi ha dato fastidio che alle mie precisazioni citando parole del compianto Alessandro Rossi e in modo estremamente cortese ho cercato di spiegare ulteriormente il mio pensiero, senza peraltro ottenere riposta.

Io non conosco questo Massimo, ma si è ben presentato, Quello che non capisco, visto che era il primo post e non conosceva né chi fossi né quali conoscenze sull'argomento avessi, come abbia potuto rispondere in quel modo, non capendo affatto nemmeno lo spirito con cui era stato scritto.

L'unisca persona che credo abbia compreso tutto è stato Paolo, Fafla, che ringrazio ed ha capito perfettamente il mio stato d'animo.

Avrei preferito come ho fatto restare nei limiti della cortesia, ma credo che il discorso si sia allargato troppo.

Quindi se non posso essere cancellato, spero che dopo questo mio post possa essere bannato.
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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda Talgo49 » 21 nov 2016, 22:00

A questo punto forse è meglio così

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Re: Contro il mito della Scala 1:80

Messaggioda primodoc » 21 nov 2016, 22:38

Concordo, non avevo dubbi
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