Bene, bene !! Allora pare proprio che abbiamo scoperto

un nuovo "tipo" di ganci Rivarossi, perchè come è ormai evidente e come è stato osservato in tutti gli ultimi interventi precedenti, la "fattura" dei ganci mostrati da Berto è troppo "pulita" e direi "industriale" per essere un intervento estemporaneo e isolato, occasionale...
Mi viene anche un altro dubbio, in certo qual senso collegato: si è trattato proprio di una nuova "scoperta" o magari la cosa è piuttosto una "riscoperta".... nel senso che qualcuno lo avesse già detto in qualche maniera e in qualche "antica" discussione .... e poi la cosa fosse caduta un pò nel dimenticatoio ?
Se qualcuno avesse memoria di un fatto del genere, magari lo segnali.
Tornando ai ganci mostrati da Berto, anche prima delle recenti foto, quando avevo sollevato il problema della "stranezza" di quei ganci, devo dire che a me, da quel poco che si vedeva, pareva comunque che quell'occhiello, a parte la sua strana "particolarità", fosse sostanzialmente di "fattura Rivarossi".
Peraltro, sapendo sostanzialmente poco o nulla di Marklin e non potendo escludere in assoluto delle ingannevoli rassomiglianze, avevo preso per buona l'idea, proposta da chi di Marklin ne sa, che quello strano aggancio fosse un "composito" dei due sistemi.
Ora appare chiaro invece che si tratta di un vero e proprio gancio completamente Rivarossi, seppure "non canonico" o "inusuale".
Ovviamente, la cosa, come rilevato anche negli interventi precedenti, è legata strettamente alla "Serie Blu" degli anni '50 ed al desiderio ed esigenza di Rivarossi di "uniformare" i propri prodotti ed il proprio "sistema" a quello "
delle più rinomate Case europee", come è espressamente affermato nei suoi cataloghi di quegli anni ( andatevelo eventualmente a vedere...), nelle presentazioni della Serie Blu.
Personalmente, preso dalla curiosità, sono andato a vedermi i cataloghi di quegli anni, precisamente dal 1949 al 1956, anche per vedere se ci fosse magari stato cenno a qualche sistema di "sganciamento automatico" di tipo "meccanico" analogo a quello di altri sistemi e marche.
Ovviamente non ho trovato nulla in tal senso, essendo mostrato sui cataloghi, fin dal 1950, con grande orgoglio ed evidenza, il sistema di sganciamento automatico che tutti sostanzialmente conosciamo, di tipo "magnetico" e questo anche nell'ambito dei binari "Serie Blu".
Tra l'altro, qui, vedendo le immagini di quei cataloghi, incidentalmente, mi sorge spontanea la domanda:
Se al centro del binario e
sopra la terza rotaia di contatto centrale si trovava il pacchetto di magneti, del tutto similare a quello che conosciamo nel tradizionale sitema RR due rotaie c.c., come faceva la loco a transitare senza impuntarsi ed a prendere corrente ?
Susate la curiosità e torniamo a bomba.
Allora perchè studiare e concepire il tipo di ganci di cui parliamo, per il sistema "tre rotaie", quando già esisteva lo sgancio automatico magnetico, funzionante coi tradizionali ganci ?
Una ragione era, come detto, quella di "uniformarsi" alle "altre maggiori case europee" ( leggi: Marklin ), consentendo da un lato alla potenziale clientela estera, già dotata di tale sitema, di poter acquistare anche i prodotti Rivarossi, mentre d'altro lato si consentiva anche alla propria clientela dotata di sistema RR "tre rotaie" l'utilizzo di materiali e mezzi "esterni" per non dare l'impressione di trovarsi in un "bacino" chiuso ed isolato, senza possibilità di "sviluppi" ulteriori, disincentivando quindi di converso la clientela nostrana, già orientata a scegliere il sistema "più ricco" e ...costoso, dal farlo, per non trovarsi appunto un domani senza possibilità di arricchire i propri impianti e i propri parchi circolanti.
Bisogna ricordarsi infatti, che a quei tempi la Serie Blu era considerata ed era effettivamente la serie "principe" e "di punta" della marca, con la possibilità di "utilizzo di ben tre treni indipendenti contemporaneamente sullo stesso binario non sezionato", come appunto recitavano i cataloghi e pertanto Rivarossi intendeva rivaleggiare "alla pari" con le blasonate marche europee e finanche mondiali, che viaggiavano in tre rotaie.
E qui sospendo momentaneamente ( e apparentemente ) il discorso che precede, per un inciso:
berto75 ha scritto:.......entrambi i carri sembrano contemporanei presentando tra l'altro lo stesso tipo di confezionamento (scatola rossoblù come la maglia del Genoa ), ma non so se questo significhi qualcosa o sia una semplice casualità ?.......
Oliviero Lidonnici ha scritto:......Ma a questo punto mi chiedo: se sono veramente carri pensati per sistemi a tre rotaie forse non hanno nemmeno le ruote isolate?
Berto controlla se sono isolate oppure no.....
I carri RR all'epoca avevano le scatole con quei colori, perchè potevano essere usati indifferentemente sui due sistemi....ergo venivano creati con le ruote sempre isolate.
E questo è detto esplicitamente anche in cataloghi dell'epoca.
E allora tornando al discorso che si stava facendo, perchè realizzare il tipo di gancio per cui si discute.
Adesso devo sospendere, per esigenze varie.
Saluti. Riccardo.