Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.



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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda GianPiero » 5 dic 2014, 17:22

Perdonate l'intromissione ma spesso mi capita su loco perfettamente funzionanti e di tutte le marche che si immobilizzino pur mantenendo accese le luci della direzione di marcia. Un colpetto e ripartono tranquillamente. Questo fenomeno delle luci accese a loco bloccata ,elettricamente, come si spiega? Denota qualche particolare problema? Scusate se vado fuori tema ma ho letto che Talgo chiedeva proprio se nelle problematiche ci fosse anche questa...... -4-
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Talgo49 » 5 dic 2014, 17:53

Il busillis è proprio capire perché, ponendo un'altra locomotiva sui binari, il problema si risolve. Poiché, ovviamente, non può trattarsi di un problema meccanico e dato che non credo a fatture, malocchi e simili, dobbiamo cercare una motivazione elettrica. Nel mio messaggio precedente non ho esposto, per non diventare noioso, come, secondo me, è organizzata la circuiteria della locomotiva ma per creare una base di comprensione comune, te la illustro.
V200.jpg

Il circuito elettrico è piuttosto insolito perché, normalmente, nei modelli con rodiggio B-B la captazione della corrente è effettuata prelevando una polarità tramite il carrello motore e l'atra polarità tramite il carrello folle, sia che la captazione avvenga tramite le ruote o tramite pattini. Nella tua locomotiva invece entrambi i carrelli prelevano la stessa polarità tramite il pattino sulla rotaia destra, mentre l'altra polarità viene prelevata tramite le ruote di sinistra del carrello folle. Ribadendo che questo è ciò che capisco dalle foto (e da un po' di logica), la situazione sarebbe la seguente:
- Il filo F1 esce dal pattino del carrello motore è va alla spazzola S1
- Il filo F2 esce dal pattino del carrello folle e arriva anch'esso su S1
- Il filo F5 è in parallelo a F2 sul carrello folle e porta la polarità a L1
- Il filo F4 preleva l'altra polarità (presa dalle ruote di sinistra) dalla carcassa metallica del carrello folle e la porta alla spazzola S2. In tal modo il motore riceve le due polarità di alimentazione.
- Il filo F3 è in parallelo a F4 e, tramite L2 porta la seconda polarità sul telaio. Tramite la vite di fissaggio della cassa al telaio la seconda polarità arriva alle lampade.

I miei suggerimenti precedenti erano un tentativo di sezionare le due polarità sia verso il motore che verso le lampade per cercare di isolare il tratto in cui potrebbe trovarsi la causa del problema.
Il "cilindretto marrone" è un condensatore che, insieme alle due bobine che vanno da S1 e S2 vero le spazzole, costituisce un circuito antidisturbo verso apparecchiature come televisioni, e radio. Questa è una precauzione spesso presa nei modelli tedeschi (in Rivarossi non c'era) perché lo scintillio dei contatti delle spazzole può creare delle radiofrequenze che disturberebbero apparati radio. Scopo del condensatore è di scaricare verso massa eventuali sovratensioni mentre nel funzionamento normale non ha alcuna influenza sulla corrente continua.
Questo componente potrebbe essere la causa del problema perché se difettoso, sotto certe condizioni di tensione, potrebbe "andare in perdita" e scaricare la tensione tra i due poli di alimentazione. Comunque il condensatore non è assolutamente essenziale per il funzionamento del motore e, se difettoso, può essere rimosso.
Un altro colpevole potrebbe essere uno dei due diodi. Come ho già scritto questi diodi servono solo a dare la direzionalità all'accensione delle luci; sono senz'altro di installazione Trix e possono essere sostituiti con due diodi qualsiasi oppure li puoi scavalcare cortocircuitandoli con un pezzetto di filo o collegando direttamente i fili delle lampade a L1. In tal caso entrambe le lampade sarebbero sempre accese.

Questo è quanto riesco ad immaginare da qui
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Tricx » 5 dic 2014, 19:57

Grazie Gianni, hai rappresentato esattamente la situazione della circuiteria elettrica.

Quanto a Gianpiero che aveva proposto anche lui un quesito "elettrico", dico che non c'è nessun problema all'intromissione, anzi, dato che similari problemi mi si erano spesso presentati, anche se non nel caso di cui qui si parla.
Ma la Tua domanda, in termini più generali, la posso fare anche mia.

Tornando a Talgo:
Talgo49 ha scritto:Il circuito elettrico è piuttosto insolito perché, normalmente, nei modelli con rodiggio B-B la captazione della corrente è effettuata prelevando una polarità tramite il carrello motore e l'atra polarità tramite il carrello folle,


A questo proposito preciso che tutte le ruote del carrello motore presentano gli anelli di aderenza.
Nessuna delle ruote nè del carrello motore nè dell'altro presenta "lenticole" RR-style.
Entrambi questi particolari li si può apprezzare sia nelle foto da me postate nel giugno scorso, raffiguranti i due recenti acquisti, sia nella foto postata da Berto più di recente.

Talgo49 ha scritto:Il "cilindretto marrone" è un condensatore che, insieme alle due bobine che vanno da S1 e S2 vero le spazzole, costituisce un circuito antidisturbo verso apparecchiature come televisioni, e radio.

Per "due bobine" che vanno "da S1 e S2 verso le spazzole" intendi quei due avvolgimenti in rame orizzontali ed in senso trasversale che si trovano rispettivamente sopra e sotto l'ingranaggio dell'albero motore, vero ?
Premesso che purtroppo non so assolutamente come "lavora" un condensatore ( e forse la materia mi è anche un pò ostica ), mi limito a chiedere se le due bobine sono soggette o meno, anch'esse a rottura/bruciatura e se continuano ad avere una funzione, un senso, anche senza condensatore ( o con questo "rotto" ); oppure se viceversa funziona ed ha il suo scopo il suddetto condensatore, in mancanza delle due bobine ( ed anche una sola di esse ? ) o con queste (o una di esse ) in avaria.

Talgo49 ha scritto:Comunque il condensatore non è assolutamente essenziale per il funzionamento del motore e, se difettoso, può essere rimosso.

Come ? Tronchesina ? E il funzionamento difettoso come lo posso verificare, prima di staccare elementi "a vanvera" ?
Stesso discorso vale per le due bobine.

Diodi: anche di essi, come posso verificarne l'efficienza ? E nel caso di uno solo malfunzionante, vanno proprio sostituiti entrambi ?.....sai, avendo vissuto a tratti anche un pò in Liguria, l'influenza si è fatta sentire.... :lol: ....e poi sono abbastanza conservatore in relazione alla maggiore "originalità" possibile dei modelli !

Quanto al problema dell'isolamento o meno di L1 rispetto al telaio, che mi puoi dire ?
Come si spiega il funzionamento del tutto ( parlo qui della mia loco "storica", rappresentata in foto ), in mancanza di tale isolamento ?

Per completezza rimetto una foto, di quelle già postate all'inizio, in cui si apprezza maggiormente il circuito elettrico, specie riguardante il carrello folle.

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Talgo49 » 6 dic 2014, 0:12

GiamPiero,
Non posso che essere d'accordo con Tricx, ogni intervento, purché coerente con l'argomento in discussione, non è un'intromissione; questo è un forum e l'opinione di ogni membro è un arricchimento per gli altri.
Il fenomeno della locomotiva ferma ma con le luci accese è comune e normalmente è dovuto ad un cattivo collegamento verso il motore (tipicamente spazzole) mentre la captazione della corrente è corretta. Allora le luci si accendono, spesso molto intense, perché tutta la corrente disponibile passa solo per le luci.

Torniamo alla V200.
Il fatto che tutte le ruote del carrello motore sono munite di anelli di aderenza conferma che esse non contribuiscono alla captazione della corrente.
Se guardi bene le ruote del carrello folle vedrai che le ruote di destra sono isolate mentre le ruote di sinistra portano l'alimentazione direttamente al corpo metallico del carrello tramite gli assi; non servono lenticole dato che le ruote di sinistra sono in diretto contatto con l'asse.

Le bobine sono esattamente quelle che hai individuato, cioè i due avvolgimenti di rame in serie tra S1 e S2 e le spazzole. Queste bobine costituiscono, insieme al condensatore, il filtro antidisturbi di cui ho scritto, ma operano indipendentemente dal condensatore o una dall'altra. Sperando di non essere noioso e scusandomi con i puristi, dato che stiamo parlando di alimentazione in corrente continua le cose stanno così:
- una bobina (induttanza) si comporta come un corto circuito, cioè come un normale filo. Questo vuol dire che tra S1 o S2 e la relativa spazzola potrebbe esserci un collegamento diretto. Ma in corrente alternata una bobina si comporta come una resistenza e la resistenza aumenta all'aumentare della frequenza della corrente. In pratica in presenza di un disturbo transiente, che altro non è che un impulso a corrente alternata ad alta frequenza, la bobina tende a ridurne l'intensità.

Ecco perché c'è una bobina in serie ad ogni filo di alimentazione del motore e la loro funzione si somma a quella, già descritta, del condensatore; in altre parole eliminando una o entrambe le bobine e/o il condensatore l'unico effetto è la riduzione dell'efficacia del filtro ma ciò non interferisce col funzionamento del motore.
Dato che le bobine non sono altro che un filo avvolto a spirale, l'unico guasto può essere la loro interruzione, che avrebbe l'effetto di togliere definitivamente l'alimentazione al motore: cosa piuttosto improbabile. Il condensatore invece ha una struttura più complessa che può dare problemi del tipo "ora funziono/ora non funziono".
Verificare la bontà del condensatore con metodi empirici non è facile e non amo le soluzioni tipo "tronchesino"; potresti dissaldarne solo un capo tra S1 e S2.

Per controllare i diodi devi scollegarne un capo e poi devi verificarne la conducibilità tra i due capi e nei due sensi con un tester (che non hai). Comunque tranquillizzati, si parla di centesimi....

Circa l'isolamento di L1, se guardi le altre foto che hai inserito tempo fa, anche del sotto del telaio, ti accorgerai che il fissaggio di L1 e L2 è diverso. L2 è chiaramente rivettato al telaio mentre L1 sembra diverso. Oltretutto se entrambi fossero solidali col telaio il circuito delle lampade sarebbe cortocircuitato ed, inoltre, perché non mettere tutti i collegamenti su una sola linguetta ?

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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Tricx » 6 dic 2014, 0:44

Grazie di tutti i pazientissimi e precisi spiegoni.

Al momento, mi limito ad "osservare" solo questo:
Talgo49 ha scritto:Circa l'isolamento di L1, se guardi le altre foto che hai inserito tempo fa, anche del sotto del telaio, ti accorgerai che il fissaggio di L1 e L2 è diverso. L2 è chiaramente rivettato al telaio mentre L1 sembra diverso. Oltretutto se entrambi fossero solidali col telaio il circuito delle lampade sarebbe cortocircuitato ed, inoltre, perché non mettere tutti i collegamenti su una sola linguetta ?

Perfetto, giusta osservazione quella dell'unica linguetta. Quindi un isolamento ci deve essere, anche se piuttosto sottile, quasi invisibile.
Ma a proposito di quanto hai scritto, se non ci fosse tale isolamento, in corto circuito non dovrebbe essere l'intera loco, che non si muoverebbe proprio, e non solo le lampade ?

Ciao e grazie.
Riccardo.
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Talgo49 » 6 dic 2014, 0:57

Tricx ha scritto:Ma a proposito di quanto hai scritto, se non ci fosse tale isolamento, in corto circuito non dovrebbe essere l'intera loco, che non si muoverebbe proprio, e non solo le lampade ?

Certamente, dato che motore e lampade sono in parallelo. Non dimentichiamo che difatti la locomotiva non si muove.

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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Tricx » 11 dic 2014, 22:17

Talgo49 ha scritto:....Certamente, dato che motore e lampade sono in parallelo. Non dimentichiamo che difatti la locomotiva non si muove.


Non è esatto, che non si muova. Essa va, ma talvolta si ferma o, se fermata, non riparte (neppure "a spinta"), se non si poggia anche solo per un brevissimo istante sul binario un' altra loco !

Comunque, come promesso allego qui di seguito le foto della loco "scassata" di cui di recente ho parlato.

Come già accennato, di recente ho cercato di darle una sistematina un pò meglio e infatti qualche progresso di funzionamento lo aveva fatto, ma di tanto in tanto lo "strano comportamento" si ripresenta.

Tra le "migliorie" apportate evidenzio : sono riuscito ad inserire degli "spessori" di alluminio nei blocchetti "porta assali" del carrello folle.
Infatti ruote ed "assi" del suddetto carrello non sono originali, ma erano stati sostituiti da chi in precedenza la possedeva ( chissà mai poi perchè...), essendo in particolare gli assi presi a prestito da qualche carro (...di non so quale marca, ma di certo non RR ).
Le ruote hanno il diametro "leggerissimamente" inferiore rispetto alle originali (conservate fortunatamente sul carrello motore ), ma quasi non ci si accorge.
Gli assi invece sono decisamente più sottili degli originali e "ballavano" nei fori in cui erano inseriti e come altro handicap presentavano una possibilità di "traslazione" laterale apprezzabile,
non essendo presenti dei "distanziatori" posti tra i blocchetti porta-assali e le ruote, viceversa esistenti nel carrello in configurazione originale.
Questo si traduceva in possibilità di movimenti "traslativi" laterali della loco su tali assi ed anche in una maggiore precarietà di captazione corrente dal complesso ruote-assi.

Con l'inserimento dei suddetti spessori, che fungono anche da distanziatori, sono riuscito ad eliminare o comunque a quasi annullare i suddetti problemi.

Ho poi provveduto a sostituire spaghi e fil di ferro utilizzati per assicurare la tenuta del carrello motore alla parte inferiore del telaio, impiegando due piccole viti che sono riuscito a "recuperare" nella "banca dei pezzi". Anche ciò ha contribuito a dare una maggiore "stabilità" alla loco,
Nelle foto si possono vedere ancora i fil di ferro utilizzati ( ancora al momento, in attesa di reperire altre micro-viti compatibili ), per trattenere il carrello folle.

Tra le altre "particolarità" di questa loco, si può notare il motore montato ( forse non in origine, ma ad opera di chi l'ha posseduta in precedenza ) "al rovescio" (in senso "verticale"), ma non credo che sia ciò ad influire sul comportamento, posto che gli ingranaggi dell'albero motore e trasmissione sono comunque correttamente posizionati.

Quanto alla "piastrina" metallica su cui sono saldati i due diodi per le luci, ho accertato ( "tastando col dito e con l'unghia, in quanto visivamente non si intravvede nulla ), che al di sotto di essa, come al di sotto della rondella metallica e relativo rivetto che si trovano sul lato inferiore del telaio, devono trovarsi evidentemente piccole rondelle distanziatrici di materiale isolante.
Il tutto è trattenuto da rivetto e quindi non è smontabile : i miei tentativi con pinze e tenaglie si sono risolti solo in piccole graffiature della vernice della parte inferiore del telaio, come si può vedere in foto.

Grazie dell'attenzione e un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda FNM600 » 12 dic 2014, 3:52

Mi faccio vivo di nuovo dopo assenza, ma impegnato anche se ci penso su questa V200.
Così imparo anche cosa aspettarmi dalla TRIX EM1 (class 76) http://www.ebay.co.uk/itm/TRIX-TTR-3-ra ... 5b08f0a2fd se mai la comprerò.

Trovo questo thread un po' casinoso, e difficile da seguire, non prendetevela, ma è ovvio che si cerca di fare il meglio da profani per spiegarsi su marcia e funzionamento intermittente, con scossoni, ecc. Purtroppo ci sono state divagazioni su numeri da collezione parte di altro argomento sul forum.
Dopo avere visto le foto postate il 11/12 alle 22:17 ho notato nell'ultima dove la barra fissa porta perno è fissata a telaio (quello con N°032) con due pezzi di filo attocigliato (uno rosso ed uno bianco), magari un percorso di ritorno stabile a massa per la corrente tramite viti e massa metallica, però ci sono anche fili saldati sulla selletta del motore.
Noto che i due carrelli sono uguali e volendo installare un 2° motore sarebbe stato facile avendo i ricambi.
Penso che le ruote non originali con asse più sottile non aiutano a fare buon contatto tra carrello e ruote poi binario.
Ma mi scuso se dico castromata su viti se il telaio è di plastica e quindi fili separati!

Notare che è una loco tutta in metallo compreso carrozzeria con le plastiche e materiali più antichi ma buoni come Fibra e Presspan soprattutto per isolamento elettrico. Quindi attento a corto circuiti accidentali permanenti o saltuari.
Noto anche che manca il pattino che dovrebbe essere ubicato sotto il carrello motore. Purtroppo il sotto del carrello è uno dei pochi pezzi in plastica soprattutto per isolamento elettrico ed è stata assai maltrattato da saldatore caldo usato male!

A proposito, non penso che il motore ruotato 180° causi problemi se la carcassa esterna è totalmente simmetrica. Solo posizione fili che sono flessibili.

Per il pattino mancante e parte dove si fissa , penso che devi sperare in disponibilità ricambi. Questo è l'equivalente Trix di http://www.rivarestore.com/ che è http://www.ttrca.co.uk ma è più un club di Trixisti più che fabbricante di ricambi.
E' per più la loco sorella la Warship la V200 GB.
A leggere Inglese mi pare che gradiscono essere membro eppoi bisogna masticare l'Inglese. Sono sicuro che ci sono clubs Tedeschi simili!?

Ci sono differenze ma i pattini sono tipici Trix. Le ruote Trix-GB hanno profilo meno rozzo del Trix originale 3 rotaie Tedesco ma penso stesso diametro asse.

Noto miscuglio di viti Metriche come M2.6 e BA Britanniche, ma magari non con la tua V200. Parliamo di anni 60 quando la metricazione era ancora da venire!

Insomma ci sono Trix Anglo-Tedesche e Trix Italo-Tedesche ossia RR-Trix. Proprio loco di origini miste!

A causa di ciò non c'è scheda/pagina nei cataloghi ricambi Rivarossiani, ma forse solo gli anelli d'aderenza ed il gancio se usati da altre loco RR.

Nelle revisioni generali di qualunque loco soprattutto vecchia, aiuta anche fare la manutenzione del collectore del motore (carteggiatura con carta finissima, pulizia dei tagli, rimozione polvere di carbone, ecc.) per migliorare alimentazione di corrente al rotore, ma è cosa delicatissima da fare solo se si capisce bene e suggerirei di lasciare perdere a scanso di rovinare completamente il motore. Ma non mi pare molto pulito da foto! Le spazzole e laminette sono speciali evidentemente Trix che si sostituiscono con ricambio originale. Noto che il portaspazzole di materiale isolante si rimuove con apposita vite.

Avendo buona manualità e conoscenze generali meccaniche ed elettriche ed attrezzi giusti è semplice, più semplice di molte cardaniche moderne.
Solo che il collettore è sigillato senza manutenzione possibile, ma mi sà che il proprietario precedente era un po' rozzo!

Non sò come postare schema elettrico, ma solo con foto nnnn.jpg di disegno e caricata, ma molti MBits, inefficente in uso d'Internet.

Prova a disegnare lo schema elettrico. Non ci sono circuiti elettronici tipo decoders anche se volendo sarei capace d'installarlo (solo il più semplice basta) a patto che il motore marci bene.
E' solo un motore, 2 lambadine e 2 diodi più però i vari contatti e morsetti a vite e notare le masse come la carrozzeria delle automobili vere, ecc. Ho dimenticato il condensatore ed [i]induttanza menzionata in interventi precedenti. Così scopri quali sono le ruote che captano la corrente e dove passa e dove sono i soliti eterni problemi di contatti sporchi ed incerti!
Ma guarda intervento precedente come 5-12-14 ore 19:57 con foto.

Fortuna che hai un'altra loco non pastrucchiata (!) come modello.

Spero d'aiutare e non scoraggiare.

PS:Ho modificato il 14-12-14 questo messaggio piuttosto che appesantire con altro post!
Ultima modifica di FNM600 il 14 dic 2014, 7:12, modificato 3 volte in totale.
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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda Tricx » 12 dic 2014, 19:04

FNM600 ha scritto:Trovo questo thread un po' casinoso, e difficile da seguire......

Purtroppo, chiedo scusa, ma cerco di spiegare al meglio verbalmente quelli che sono gli aspetti salienti del caso, e a cui talvolta faccio seguire delle foto, sperando che il tutto sia meglio comprensibile....
Quindi capisco perfettamente che chi non ha materialmente la loco in mano possa far fatica a seguire il discorso. E spesso poi ci sono anche difficoltà a definire esattamente le cose, a spiegarsi coi corretti termini tecnici.
FNM600 ha scritto:....dopo avere visto le foto postate il 11/12 alle 22:17 ho notato nell'ultima dove la barra fissa porta perno è fissata a telaio (quello con N°032) con due pezzi di filo attocigliato (uno rosso ed uno bianco) mi rendo conto che manca un percorso di ritorno stabile a massa per la corrente, benché è stato sostituito da un filo saldato sulla selletta del motore....
...Detto percorso di ritorno pare anche assicurato dal paio di viti mancanti sostituite dai fili attorcigliati. Inoltre le ruote non originali con asse più sottile non aiutano a fare buon contatto.

Per "selletta del motore", intendi il blocchetto (metallico) porta-assale facente parte del carrello folle, sul quale sono saldati dei fili ? Ti riferisci quindi alla 6^ foto dall'alto, cioè alla penultima foto ieri da me postata ?
Se è quello che intendi, sappi che tale saldatura (di fili) è presente anche nel circuito elettrico "originale" della mia "storica" loco.
Poi può darsi che anche quelle viti possano contribuire al "ritorno" elettrico, però devi sapere che fino a qualche giorno fa anche il carrello motore era trattenuto da "spaghi" e "fil di ferro", ma la loco, seppur non alla perfezione (...e gli manca pure un pattino prendicorrente.... cosa si vuole di più ! ), funzionava, presentando peraltro le problematiche che ho esposto.
Di certo delle viti danno soprattutto maggiore "stabilità" alla loco e infatti qualcosa di recente è migliorato dopo gli ultimi interventi di cui ho detto.
Comunque continua a non spiegarsi che, a prescindere dai "fil di ferro" di trattenuta del carrello folle, la loco, senza toccarla, riparte se si appoggia altra loco sul binario.

Potrebbe essere realistico pensare che le magagne possano derivare da difettoso funzionamento del condensatore, come aveva ventilato Talgo 49.

Quanto poi ai contatti delle ruote con la carcassa metallica del carrello, la situazione, come detto l'ho in ultimo migliorata. Non ho cambiato ruote e assi, in primis in quanto privo di ricambi e poi in quanto le ruote sono veramente di un infinitesimo più piccole. Per gli assi ho proceduto alla rovescia, andando sostanzialmente a "rimpicciolire" i buchi nei blocchetti porta-assali, attraverso i quali questi passano.
Il telaio, ti confermo, è totalmente di metallo.

Quanto ai ricambi, se capitassero, ben vengano, ma non ci spero. Tra l'altro, anche proprio in funzione di ricambi ( ma solo come "extrema ratio" e solo per la mia "storica"), avevo recentemente preso insieme alla loco di cui ho qui parlato anche la sorella "tutta tedesca", di cui in prosieguo metterò altre foto.

Quanto alla loco inglese nelle aspirazioni di "FNM 600", se ne intravvedono delle chiare parentele e comunanza di pezzi e soluzioni meccaniche. E mi pare proprio un bel pezzo.....ma la sua vera "scala" ? Simil-Rivarossiana o ancora più grande, britannica ? Secondo la scatola in foto sul sito di aste, parrebbe quest'ultima.

Quanto al motore, come già detto.....e qui tocco ferro !!!, ha finora funzionato benissimo, nel senso che gira con molta fluidità, sia nel provare "a mano" l'alberino motore, sia nelle "prove da banco" ( loco non poggiata sui binari ), sia comunque - pur con le problematiche illustrate - nel normale utilizzo.
FNM600 ha scritto:aiuta anche fare la manutenzione del collectore del motore (carteggiatura con carta finissima, pulizia dei tagli, rimozione polvere di carbone, ecc.) per migliorare alimentazione di corrente al rotore,..... Ma non mi pare molto pulito da foto! Le spazzole e laminette sono speciali evidentemente Trix ....... solo che il collettore è sigillato senza manutenzione possibile,......

In effetti avevo già constatato una certa difficoltà a comprendere come potesse aprirsi questo benedetto motore ! Allora sarebbe sigillato...! quindi addio possibilità di fare pulizia e manutenzione.....a meno di riuscire ad inserire qualche pezzuola di tessuto o fiocco di cotone imbevuti di alcool da qualche parte.... cosa che mi pare di aver già fatto, ma adesso non ricordo.

Quanto alla possibilità di inserimento decoder o addirittura di un secondo motore, io personalmente non ci penso neanche, in quanto, sotto il primo aspetto sono ancora "all'antica" e poi sono orientato più al mantenimento dell'originalità dei modelli ( sebbene qualcuno potrebbe ritenerlo anche un pò un discorso del tipo "la volpe e l'uva" ....ed entro certi limiti non avrebbe neppure del tutto torto... :lol: ), mentre dall'altro penso che un secondo motore imporrebbe la necessità di reimpostare radicalmente e completamente il circuito elettrico di captazione della corrente dai binari.
Comunque di tali aspetti è stato trattato nel sito tedesco indicatomi da Talgo 49 nelle prime pagine di questo stesso "thread" e dal quale lo stesso aveva attinto anche alcune immagini.

Saluti a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Deutsche Bundesbahn V200 Rivarossi-Trix in panne.

Messaggioda FNM600 » 15 dic 2014, 6:10

Tricx ha scritto:
FNM600 ha scritto:Trovo questo thread un po' casinoso, e difficile da seguire......

Purtroppo, chiedo scusa, ma cerco di spiegare al meglio verbalmente quelli che sono gli aspetti salienti del caso, e a cui talvolta faccio seguire delle foto, sperando che il tutto sia meglio comprensibile....
Quindi capisco perfettamente che chi non ha materialmente la loco in mano possa far fatica a seguire il discorso. E spesso poi ci sono anche difficoltà a definire esattamente le cose, a spiegarsi coi corretti termini tecnici.

Avendo preso tempo a leggere tutto il thread c'è info anche se ci sono divagazioni su numeri da collezionisti, e duplicati, ecc.
Ma chiedo scusa anch'io! Chissà se si riesce a riscrivere il thread per mettere in risalto le utili procedure di smontaggio/montaggio e riparazione.


FNM600 ha scritto:....dopo avere visto le foto postate il 11/12 alle 22:17 ho --OMISSIS-- che manca un percorso di ritorno stabile a massa per la corrente, benché è stato sostituito da un filo saldato sulla selletta del motore....
...Detto percorso di ritorno pare anche assicurato dal paio di viti mancanti sostituite dai fili attorcigliati. Inoltre le ruote non originali con asse più sottile non aiutano a fare buon contatto.

Veramente dopo avere fatto lo schema elettrico da foto e commenti da Talgo49 e così via, non è difficile con tutti i percorsi delle correnti con fili saldati ai capi. Unica eccezione è il circuito di massa/ritorno delle lampadine che si accendono solo con mantello montato e avvitato. Non è così?
Per "selletta del motore", intendi il blocchetto (metallico) porta-assale facente parte del carrello folle, sul quale sono saldati dei fili ? Ti riferisci quindi alla 6^ foto dall'alto, cioè alla penultima foto ieri da me postata ?
Sì, poi vedi più giù per doppia motorizzazione.
A proposito è meglio trovare viti per fissare carrellli al telaio.

--OMISSIS--
Recentemente ho cominciato un'argomento riguardo la Trix Express con descrizione del sistema elettrico che spiega il bisogno per molte posisioni dei pattini.

Di certo delle viti danno soprattutto maggiore "stabilità" alla loco e infatti qualcosa di recente è migliorato dopo gli ultimi interventi di cui ho detto.
Comunque continua a non spiegarsi che, a prescindere dai "fil di ferro" di trattenuta del carrello folle, la loco, senza toccarla, riparte se si appoggia altra loco sul binario.
Già menzionato.
Per il circuito elettrico, il condensatore possibilmente guasto in corto-circuito magari anche a causa di manipolazione violenta in passato dei terminali danni da calore con uso eccessivo di saldatore sporco? è un po' come un'appendice umana :lol: . Rimuoverlo, non modifica prestazioni e funzionameto motore, ma causerebbe possibilità di reclami da vicini per ricezione disturbata di programmi su radioline e TV locali. Ma questo era più da temere con ricevitori analogici dell'epoca della costruzione della locomotiva! :smile:
concordo con Talgo 49 riguardo magagne derivanti da difettoso funzionamento del condensatore, come aveva ventilato.

Idealmente ci vorrebbero gli assi (tondino di acciaio) del diametro giusto che si possono fare avendo attrezzi.
A proposito ho notato dal sito http://www.m-morscheck.de/trix/Umbau/riemenantrieb.html che usa un Ritzelabzieher che è un'estrattore per rimuovere in modo rapido, sicuro senza danni componenti montati a pressione come ingranaggio su albero e lo stesso ruote. Detto atrezzo l'ho visto su e-Bay ma mi sa che èpiù reperibile in negozi di modellismo in GB e penso in Deutschland.
Il sito è molto interessante ma bisogna [i]Deutsch zu verstanden
!


Il telaio, ti confermo, è totalmente di metallo.

Complimenti alla Trix per avere usato metallo da pressofusione di buona purezza e non soggetto a peste dello Zama !

--OMISSIS--
Quanto ai ricambi, se capitassero, ben vengano, ma non ci spero. Tra l'altro, anche proprio in funzione di ricambi ( ma solo come "extrema ratio" e solo per la mia "storica"), avevo recentemente preso insieme alla loco di cui ho qui parlato anche la sorella "tutta tedesca", di cui in prosieguo metterò altre foto.

Sembra che anche da Germania come in UK ci sono ricambi, but one must understand English well oder/und Deutsch verstanden gut!!

Quanto alla loco inglese nelle aspirazioni di "FNM 600", se ne intravvedono delle chiare parentele e comunanza di pezzi e soluzioni meccaniche. E mi pare proprio un bel pezzo.....ma la sua vera "scala" ? Simil-Rivarossiana o ancora più grande, britannica ? Secondo la scatola in foto sul sito di aste, parrebbe quest'ultima.
Grazie per confermare che la meccanica è ovviamente Trixiana!
Riguardo la scala, questo era uno dei problemi della produzione Trix che era assai poco coerente per la scala! :? . Bisogna conosce specifici modelli.
Ai tempi della lamiera litografata (tin plate) modelli Trix erano noti per essere più piccoli dei coevi Hornby Dublo!
Personalmente di cosa possiedo: le carrozze Mark1 in plastica più recenti della Warship ed EM1 sono 1:80 (appena posso posterò foto con simili 1:87 e 1:76 altrove) mentre i vagoncini che postai su Lima Tribute sono 1:76. Casino! :? .
Purtroppo non ho mai visto questa loco EM1 fisicamente, ma molto sentito dire in leggenda. Un po' come la Royal Scot della Rivarossi, ma altro decennio.
Forse una ragione oltre al costo e complicazioni di Twin Railway per scarsa diffusione della marca in UK!
Al momento la EM1 class 76 trovo l'articolo Trix più ricercato e costoso della ex-produzione British-Trix. Ragioni sono per altro thread!


In effetti avevo già constatato una certa difficoltà a comprendere come potesse aprirsi questo benedetto motore !...e qui tocco ferro/legno !!!,
---OMISSIS---
E' malgrado il rotore e collettore cilindrico esposto, un motore non veramente smontabile a causa montaggio con linguette piegate, ecc. Solo il gruppo portaspazzole con anche il condensatore e induttanze è rimovibile svitando un vitina locale. Con cura si può pulire, ma meglio lasciare stare.
Da http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Ma ... x_1963.htm detti motori erano ricambio in commercio, ma parliamo del 1963!

Lo stesso per 2° motore spesso montato in fabbrica come
P1030536.JPG
Western class 52 ossia la V300 GB una V200 a 6 assi con doppia motorizzazione di fabbrica.

Concordo con Tricx di non suggerire extra motore! applause1 Solo info! Yellow_Flash_Colorz_PDT_02

Quanto alla possibilità di inserimento decoder ---OMISSIS---

Per il DCC anch'io non penso che lo adotterò mai nemmeno io perché penso che è roba da grossi plastici da associazioni, non plastichetti casalinghi dove possono circolare solo 2-3 loco al massimo contemporaneamente!
DCC pare attraente perché non ci sono sezionamenti, solo 2 fili dalla Central Station, ma poi costi iniziali e problemi di conversione. Lo dico come ingeniere elettronico che lesse articoli su riviste di elettronica su come capirlo ed autocostruirlo e parlo di 20 anni fà!
DCC non è nuovo e mi ricordo il Hornby Zero 1 per controllare 16(!) treni intorno 1982 che fù un fallimento commerciale!

-4-

Omar
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