Caro Giorgio, lungi da me l'idea di voler polemizzare con Te, che sei una vera autorità in materia...

, però permettimi alcune considerazioni.
Anzitutto Ti segnalo che nel Sito, nella pagina relativa alla Badoni, la sua produzione viene data dal 1955 al 1961. Non so se si tratti di un refuso.... ma guardando i cataloghi risulta che la locomotiva in questione compare fino a tutto il catalogo 1966-67 ( col codice però munito di "asterisco" = articoli in esaurimento ? ) rimanendone esclusa da quello successivo 1967-68, nel quale la "consorella americana" ADAR compare ancora un'ultima volta, anch'essa munita di codice (1881) con asterisco.
Tornando alle Badoni "sospette", di cui si discute, premetto che non voglio difendere niente e nessuno, nè tesi preconcette o fare polemica a tutti i costi, ma devo dire che dopo un'iniziale scetticismo ( ed anzi anche qualcosa in più che scetticismo ), ho cominciato a riconsiderare la cosa ed a ritenerla ipoteticamente possibile e non assolutamente inverosimile...:
Giorgio ha scritto:.....A me pare tutto farlocco, foglietto compreso.
Poi le Badoni del 1955 (e magari col motore quadrato a sfere smesso negli anni '60) mi pare un anacronismo totale.
Ribadisco, avrebbero proposto un modello in produzione allora, non di 35 anni prima!!!!....
Non discuto del foglietto, che potrebbe benissimo essere una aggiunta successiva, estemporanea, per cercare di dare maggiore importanza al "pezzo".
Però, perchè escludere a priori l'idea di una riedizione "celebrativa" ipotizzata inizialmente da RR e poi abortita? Solo perchè alla successiva "vera" serie "Galletto" effettivamente commercializzata è stato associato il concetto non solo di serie numerata e limitata, ma sopratturro quello di "super-dettaglio" e "super-rifinitura" di modelli già di per sè molto prestigiosi ?
Dopotutto quella loco, seppur "di fantasia", aveva avuto un certo successo ed aveva sempre suscitato molta simpatia.... quindi perchè non idearne una riedizione celebrativa, che so, a venti anni dalla sua uscita (1975) o a dieci dalla sua uscita di scena (1977), o molto più probabilmente a trenta dalla sua prima uscita (1985) o dal suo pensionamento (1987) ?
In tale ipotesi, anche la questione dei motori, non mi pare insuperabile, posto che la tiratura sarebbe stata certamente limitata e può essere ipotizzabile che a quell'epoca, ( con tutta la ricambistica che avevano prodotto, anche per serie quali la Trenhobby ) in fondo a qualche magazzino ancora ci fosse qualche giacenza del (mitico) "motore a pallini" o al limita qualche "quadrato a boccole" per dotare la simpatica locomotivetta del suo originario "cuore".
Anzi, a ben vedere - secondo me - (anche se è una opinione personale), nel periodo suddetto, alla RR comasca, volendo fare un tale tipo di riedizione ( che quindi esulava dalla filosofia di risparmio dei costi e standardizzazione del prodotto ), che ovviamente doveva ripresentarsi nella sua "originalità" come agli inizi, ben sarebbero stati in grado di produrre nuovamente ( ...o far produrre all'esterno...) un piccolo lotto di motori a pallini o motori quadrati a boccole....
Del resto gli sarebbe venuto a costare meno quello, visto che avevano il "know-how" in "casa" a disposizione, piuttosto che riprogettare, fare nuovi stampi e ristampare nuovo telaio per accogliere i motori recenti di nuovo tipo...
Quanto alla scatola/confezionamento/logo/etichette:
Giorgio ha scritto:...Tra l'altro anche il marchietto Rivarossi posto sulla confezione ha il logo degli anni '60 abbandonato nel 1970. Nessuna ditta marchia i prodotti con logo vecchi!!!!....
Certo, però a parte il fatto che per una riedizione celebrativa, ben si potrabbe - e magari volutamente - derogare a tale regola, ricordiamoci che quella scatola da me fotografata, riportava la dicitura "Campione non commerciabile" e quindi in tale ottica poteva essere anche giustificabile l'apposizione di un marchio "vecchio" proprio perchè si trattava - in quel momento e per quelle "stampate di prova" - di un prodotto non destinato al normale circuito commerciale e alla normale clientela.
Infine nell'ipotesi che ho formulato, per quanto riguarda i colori, se la loco già era "di fantasia" e la si voleva "celebrare", perchè escluderne delle vesti colorate e variopinte.... insomma per un modello celebrativo da bacheca o da "soprammobile per scrivania", poteva essere più appagante quello....
Mi scuso se mi sono dilungato troppo... ma ho esposto delle libere opinioni senza la pretesa di convincere di niente nessuno...
Ancora saluti. Riccardo.