berto75 ha scritto: OMISSIS
Ha scritto Oliviero :
-A-
Premessa chiedo a berto75:
Il telaio del tuo carro Pocher, di cui parliamo, è metallico? (suppongo di si ma desidero conferma)Il telaio del mio carro POCHER EVE art.327 NON è metallico come potrebbe sembrare , ma di una spessa e robusta plastica verniciata a spruzzo di grigio dalla POCHER; coloritura questa che gli conferisce all'apparenza un aspetto "metallico".
Preso dalla curiosità ho aperto il carro svitando le 4 vitine (2 per testata situate ai lati del gancio) che assicuravano la cassa del carro al telaio per controllare il pianale .
-B- Il telaio di plastica è zavorrato da una pesante lastra di metallo rivettata a macchina al medesimo; anche la lastra metallica è stata verniciata a spruzzo dalla POCHER di grigio come il telaio.
Nel mio modello una delle rivettature è saltata ( forse per una leggera deformazione della lastra metallica?

) e il precedente proprietario aveva attaccato un pezzo di scoth (che ho rimosso perché ormai quasi tutto seccato ) nel tentativo di fissare meglio la lastra dal lato dove è saltata la rivettatura che in effetti tende ad alzarsi verso l'alto . (vedi foto sotto)
Comunque il telaio è perfettamente allineato il problema riguarda solo la zavorra metallica ma è ininfluente ai fini del funzionamento del carro.
I ganci tipo maerklin invece sono interamente metallici ,così come i respingenti che sono innestati sul telaio di plastica.
Spesso il rivetto salta soprattutto se non ribadito a regola d'arte o il rivetto è uno corto o deformato in origine. Io a volte ho trapanato detto rivetto senza scalfire la parti da unire eppoi ho inserito un bulloncino passante con dado. Riparazione efficace che non intacca originale permanentemente! -C- Quanto ad applicare il vinavil sulle ruote non isolate per far andare il carro sul sistema a due rotaie in c.c è comunque da intendersi come un palliativo momentaneo da usarsi per un breve periodo ,non certo come una soluzione definitiva e giustamente come ha rilevato l'amico OLIVIERO si pone il problema (non da trascurare!) dell'eventuale maggior attrito ruota/ rotaie che oltre ad affaticare il motore delle nostre loco potrebbe, con il deteriorarsi improvviso della pellicola protettiva, causare da un momento all'altro (senza preavviso!) un improvviso corto circuito con possibili danni

magari irreparabili al motore della loco o dell'impianto elettrico.
Riguardo danni: cerchiamo di essere specifici piuttosto che preoccupati:
- Locomotive sotto sforzo rischiano di avere il motore che si scalda eppoi si arrostisce. Anche parti meccaniche sotto sforzo in particolare le gomme anelli di aderenza! Anche l'alimentatore (vedi sotto). Questo succede di più con loco ben zavorrate con anelli di aderenza.
- I corto-cicuiti sul binario sono purtroppo una cosa da prevedere nelle ferrovie modello e onestamente alimentatori decenti dovrebbero essere protetti con disgiuntori. Anche l'operatore dovrebbe notarli (treni fermati) e portare regolatori a zero. Quindi non dovrebbero esserci danni ad alimentatori. Invece i motori delle locomotive sono a valle dei corto circuiti e quindi al sicuro. Purtroppo ci sono alimentatori come il RT2 che non sono a prova ci corto-circuito permanente (vedi viewtopic.php?f=53&t=4444&hilit=rt2&start=30 messaggio da FNM600 » mercoledì 25 febbraio 2015, 6:37
al punto che RR vendeva un disgiuntore supplementare per qualche anno!
- mmiPer non correre rischi ho trovato la soluzione: lo userò

con gli altri carri RR o (i pochi ) pocher sui binari maerklin trainato da una locotender da manovra maerklin che se ne fa un baffo

delle ruote per il sistema a tre rotaie!!
Grazie buona giornata

Berto 75