Illuminazione costante RR



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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 1 mar 2018, 21:12

Marco Fornaciari ha scritto:Sprecati o meno, dobbiamo prendere atto che all'apoca RR ha fatto con quello che c'era/gli andava meglio
Mi sembra ovvio, ho definito "sprecato" (virgolettato) l'integrato usato da Rivarossi per significare che, dal punto di vista puramente tecnico, era anche eccessivamente potente, non intendevo rendermi colpevole di lesa maestà, oltretutto credo che l'integrato LM 317 sia coevo del TCA900.
Marco Fornaciari ha scritto:Il principo dei regolatori di tensione è sempre il medesimo,
Verissimo, difatti sia io che Il Fiamma, prima del messaggio di Elio, abbiamo pensato al LM317.
Marco Fornaciari ha scritto:Dobbiamo vedere le cose di 30 anni con lo stato delle cose di 30 anni fa
Anche su questo sono d'accordo e, data la mia età, non ho nessun problema.
Marco Fornaciari ha scritto: pertanto il fatto che la tensione di uscita fosse alta non aveva nessuna importanza
Su questo invece non posso essere d'accordo; la tensione di uscita è proprio il nocciolo della questione, dato che vogliamo che la lampadina si accenda a luce piena con la locomotiva ferma o quasi. Se la lampadina si accende, ad esempio, a partite da 5 Volt la locomotiva, anche trenta ani fa, è già ben in moto.
Marco Fornaciari ha scritto:Poi c'erano solo le lampadine e niente led bianchi
Difatti, come ho scritto, io ho usato microlampade da 1,5 Volt ma, dato che siamo in CC, sarebbe banale adattare la tensione d'uscita ai LED.
Certo che oggi il DCC ha reso tutto quanto sopra obsoleto ma forse qualcuno potrebbe essere interessato a capire come funzionava il circuito Rivarossi e, in sua assenza, come ottenere l'illuminazione costante in modo semplice ed economico su modelli non digitali.

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda berto75 » 2 mar 2018, 0:11

Talgo49 ha scritto:[.
Certo che oggi il DCC ha reso tutto quanto sopra obsoleto ma forse qualcuno potrebbe essere interessato a capire come funzionava il circuito Rivarossi e, in sua assenza, come ottenere l'illuminazione costante in modo semplice ed economico su modelli non digitali.

Talgo49
perdonate a mia ignoranza :oops: ,dei dettagli tecnici di cui parlate non ho capito quasi nulla comunque molti anni fa avevo acquistato sempre nel negozio jolly giocattoli di Milano per pochi euro , quando liquidava il magazzino ,3 confezioni d.i.c per l'illuminazione costante delle carrozze Rivarossi e in particolare di quelle Rivarossi inglesi del convoglio Royal Scot.
Poiché sia io che mio padre non eravamo in grado di montarlo per illuminare le dette carrozze royal scot , affidammo l'incarico al mio riparatore di fiducia ; ebbene su 2 carrozze royal scot l'impianto d'illuminazione da lui montato con tutti i pezzi originali della confezione risultò perfettamente funzionante (13) (13) ,mentre per la terza carrozza una lampadina per un malfunzionamento (x) di detto impianto :roll: si surriscaldò fumando al punto di deformare l'imperiale della carrozza con cui era evidentemente in contatto.
il mio riparatore disse si trattava di una rara anomalia ...
Comunque ho ancora tali carrozze e il foglietto di istruzioni Rivarossi con lo schema dell'impianto elettrico del sistema a luminosità costante d.i.c DA INSERIRE nella carrozza ,quindi caro TALGO49 appena possibile te lo mostro.
non chiedetemi comunque dettagli tecnici perchè non li capisco....del resto l'impianto l'ha montato il mio riparatore di fiducia servendosi del contenuto delle 3 confezioni.
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 2 mar 2018, 0:38

Deve trattarsi dell'articolo 14913, poi M4913 concepito proprio per le carrozze del Royal Scot. Sarebbe interessante averne le istruzioni e, magari, qualche foto, soprattutto relativamente alle prese di corrente. Il fatto che una lampadina si sia scaldata tanto da deformare l'imperiale è veramente strano.

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda berto75 » 2 mar 2018, 23:18

Talgo49 ha scritto:Deve trattarsi dell'articolo 14913, poi M4913 concepito proprio per le carrozze del Royal Scot. Sarebbe interessante averne le istruzioni e, magari, qualche foto, soprattutto relativamente alle prese di corrente. Il fatto che una lampadina si sia scaldata tanto da deformare l'imperiale è veramente strano.

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Esatto applause1 Talgo era proprio l'art.14913 !! ricordo che i kit DI ILLUMINAZIONE al momento dell'acquisto erano contenuti in scatolini rettangolari di plastica trasparente con il logo RR in rilievo. Tali scatolini li regalai poi al mio riparatore che mi montò i kit perché erano ideali per conservare i pezzi di ricambi Rivarossi che lui trattava .
ECCO uno dei foglietti di istruzioni del montaggio del sistema di illuminazione Dic (è datato 9-79) riporto le prime 3 facciate ,la 4 non ho ritenuto rilevante postarla perché è una semplice traduzione in inglese e francese delle istruzioni in italiano della prima pagina.
non so che dirti riguardo la lampadina fondente aveva creato una piccola depressione della plastica al centro dell'imperiale anche il mio riparatore rimase perplesso quando apprese il fatto ha escluso comunque che ciò fosse dovuto a un suo errore di montaggio del kit del resto gli altri 2 impianti di illuminazione funzionano perfettamente .
appena ho tempo ve le mostrerò nell'interno le carrozze se riesco ad aprirle..
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 2 mar 2018, 23:49

Grande, a prima vista sembra confermare le ipotesi fatte.

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda FNM600 » 3 mar 2018, 18:48

Grazie Elio e Fornacciari per dettagli della foto e foglio dati circuito integrato anche a Berto per il foglio istruzioni RR.

Vedo che stiamo faccendo del reverse engineering.
Visto che menzioni un radiatore sul circuito integrato mi pare molto rozzo e dissipatore d'energia! Ma era l'unico modo economico di avere un circuito di regolazione.
Descrizione come :
Indovinando: il dispositivo fornisce 2.5V costanti (la Vref del circuito integrato stabilizzatore di tensione) alle lampadine che sono 2 in parallelo penso 3V. nominali quindi leggermente sottoalimentate.
Il TCA900 fà da regolatore dissipando la differenza di tensione tra le lampadine e l'alimentazione dal binario meno le cadite di tensione nei diodi a ponte per rendere il circuto funzionante con entrambre polarità del binario.

Qualunque tensione ai binari superiore a 2.5V + 2*.7V dei diodi più caduta minima di tensione attraverso il circuito integrato ossia circa 4V fa' accendere le lampadine con il resto della caduta di tensione dissipata nel circuito integrato con assorbimento di corrnte costante insomma resistenza equivalente variabile del circ. integrato.
Insomma tranne a treno fermo (no tensione) quando si muove con 4.5V fino al massimo di 12 e più V le lampadine sono ad intensità costante con dissipazione d'energia in calore nel circuito integrato in proporzione alla tensione ai binari.
Non molto efficente, ma semplice ed economico purché il radiatore non si scaldi troppo.
Domanda è più alta la temperatura di squagliamento della plastica del tetto o di rovina del semiconduttore. Il radiatore dissipa il calore a temperatura si spera non troppo alta!
Certamente si ha l'effetto di luce brillante costante con treno in marcia ma non fermo magari se il motore è un po' duro da spuntare!


Infine mi scuso per il OT sui convetitori HF per luce costante. E' un sistema che funziona, ma non usato quivi dalla RR!
Più avanti ne parlerò allegando diagrammi!
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda FNM600 » 3 mar 2018, 18:59

berto75 ha scritto:
Talgo49 ha scritto:[.
OMISSIS

; ebbene su 2 carrozze royal scot l'impianto d'illuminazione da lui montato con tutti i pezzi originali della confezione risultò perfettamente funzionante (13) (13) ,mentre per la terza carrozza una lampadina per un malfunzionamento (x) di detto impianto :roll: si surriscaldò fumando al punto di deformare l'imperiale della carrozza con cui era evidentemente in contatto.
il mio riparatore disse si trattava di una rara anomalia ...

OMISSIS
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Mi dispiace per la tua disavventura, è ovvio che il circuito integrato invece di far cadere tensione variabile è stato shuntato (guasto) o era danneggiato facendo sì che lelampadine fossero sovralimentate alla tensione del binario fino a 12V e non 2.5V faccendo surriscaldare le lampadine prima di fulminarsi completamente danneggiando il tetto di plastica! Spesso circuiti integrati sono danneggiati da eccessiva esposizione al saldatore!
l'installatore prese per scontato che il modulo era collaudato ma magari poteva essere più cauto con la tensione ai binari, ma chi se l'aspetta! ?
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda elio » 10 mar 2018, 18:32

Se non ho sbagliato nulla questo è lo schema del DIC
Saluti a tutti
Elio
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 10 mar 2018, 19:07

Grazie, lo schema è certamente corretto e coincide con quanto avevamo previsto. Se proprio ti stai annoiando e possiedi un tester non potresti misurare la tensione di uscita verso le lampade e a quale tensione d'ingresso l'uscita si attiva? Sarebbe un modo interessante per passare la domenica.....

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda elio » 19 mar 2018, 13:39

Ho effettuato le prove richiestemi con una delle lampadine in dotazione al DIC.
La lampadina comincia ad illuminarsi assai debolmente appena la leva del 4002 comincia a muoversi dallo zero (ma è una luce assai fioca);
Dà una luce accettabile a circa 4 volt erogati da 4002 (1,4 volt in uscita dal DIC) che diventa quasi costante a 5 volt (1,55 V in uscita dal DIC)
A fondo scala del 4002 il DIC eroga circa 1,94 V.
Tenuto conto del fatto che un locotender come la 835 comincia a muoversi sul banco prova (quindi senza carico) ad una tensione appena superiore ai 4 volt, mi pare che l'obiettivo per il quale è nato DIC non sia raggiunto.
Appare inoltre assai poco realistico l'effetto a bassima tensione (sotto i 4 volt) con la lampadina che eroga una luce fioca appena visibile.
Restando nel sistema analogico direi che esistono sistemi ben più efficienti (provare sull'ottimo sito di Trissa).
Ciao a tutti e complimenti a Trissa.

Elio
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