Sono sostanzialmente in accordo da quanto detto ma devo anche ribadire che il nostro comune accordo, nel giustificare le sproporzioni rivarossiane, è soprattutto psicologico oltre che affettivo. Siamo collezionisti di RR da decenni (vale anche per Max pur se prima collezionava Merklin....ma pure questa ditta nella vecchia produzione non badava molto alle proporzioni.....). Siamo quindi talmente abituati alla "forma Rivarossi" che quando vediamo un prodotto moderno, la prima impressione è che sia in qualche modo.... "sbagliato". Però se li confrontiamo uno accanto all'altro
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(RR con similare modello in scala corretta) mutiamo parere e con delusione comprendiamo che in realtà quello errato è il nostro amato RR.
E devo dire che questo non è un fatto recentissimo come, tanto per fare un esempio, basta osservare due modelli "storici" il locomotore (al maschile!

)
E 424 ed il carro a sponde alte
Ltm. Se confrontiamo le proporzioni (non parlo di scala) degli esemplari RR con i modestissimi Lima (...metà anni '60) devo riconoscere che i Lima (pur con tutte le limitazioni che volete) sono meglio proporzionati. Questo però non mi impedisce certo di continuare a collezionare (ed amare

) Rivarossi!
Poi sono in accordo col discorso dei particolari fuori scala e delle "correzioni ottiche" applicate alla visione prospettica del modello; a questo argomenti vorrei aggiungere una nota sul colore. L'aria, in realtà, non è perfettamente trasparente. Se noi osserviamo un treno vero, per vederlo tutto, ci allontaniamo di decine di metri mentre un modellino lo osserviamo a pochi centimetri di distanza. L'intensità di un colore visto attraverso molti metri d'aria si attenua, quindi non dovremmo colorare un modellino con lo stesso colore del prototipo reale ma dovremmo utilizzare dei colori lievemente sbiaditi per simulare la visione del reale. Effettivamente i colori RR (almeno negli anni '50-''60) ho l'impressione che tenessero nel dovuto conto tale effetto ottico. Penso che anche l'intensità di un colore faccia "prospettiva": senza punti di riferimento, due oggetti di colori simili ma di diversa intensità: l'oggetto più "sbiadito" sembra più lontano di quello con colori più brillanti.
Saluti da Oliviero