Una domanda sul Tram-Way



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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda FastFranz » 22 ott 2012, 15:45

Giorgio ha scritto:Quanto al modellino Hallig, potrebbe sì convivere senza anacronismi con il tram Edison Rivarossi, ma dubito che possa circolare sulle curve di appena 10 cm di raggio.


L'articolo mi è noto, cercavo conferme in merito alla palificazione, l'idea sarebbe - trovati due rettilinei - di comporre il "circuito piccolo" con alimentazione dai binari/catenaria e poi (con mooooooooooooooooooolta calma, e pochi soldi!) cercarmi un tram "verde" ed uno "giallo".

Quanto alla "circolabilità" del tram della Hallig - che penso essere coevo - non mi resta che provare:le quattro curve (il minimo per fare un ... "circoletto" le ho), per cui ... ... ... ;-)

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Come si "apre" il Tram RR??

Messaggioda Giorgio » 29 apr 2014, 11:32

Mi chiedono come si smonta la carrozzeria del Tram RR per accedere al motore.
Personalmete non lo posseggo e non ne ho idea.
Nelle istruzioni direi che non ne parlano (ma non le ho guardate con la dovuta attenzione).
Qualcuno ha info in merito?????
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Re: Come si "apre" il Tram RR??

Messaggioda Max 851 » 29 apr 2014, 21:45

Ciao Giorgio,
il primo tram Rivarossi ce l'ho dal 1968, e a quello se ne sono aggiunti diversi altri, quindi direi che una certa esperienza di smontaggi e rimontaggi ce l'ho (se sapessi inserire una delle dannate faccine direi che a questo punto ci starebbe bene!).
Lo smontaggio è un'operazione semplice ma delicata: il telaio ha quattro dentini laterali che si inseriscono in altrettante fessure poste in basso sulla carrozzeria, quindi in teoria basta allargare leggermente quest'ultima con un piccolo cacciavite e tirare verso l'alto; naturalmente, mentre allarghiamo da un lato, i dentini dell'altro lato si infileranno di nuovo prontamente nei loro alloggi, quindi può essere utile servirsi di striscioline di plastica ricavate ad esempio da un vecchio calendarietto o qualcosa che faccia un po' di spessore per tenere leggermente divaricata una fiancata mentre si liberano i dentini dell'altro lato. Il resto sta alla sensibilità e alla mano ferma dell'operatore, tenendo naturalmente conto che la plastica delle casse ha ormai qualche decennio di vita e quindi potrebbe - dico potrebbe - aver perso un po' di elasticità ed essere diventata più fragile. Per prudenza ormai evito di fare questa operazione se non c'è una reale necessità, mentre ricordo che un tempo smontavo i miei tram per il solo piacere di farlo!
In bocca al lupo!
Massimiliano
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Re: Come si "apre" il Tram RR??

Messaggioda Giorgio » 3 mag 2014, 12:42

Ciao Max,
seguendo le tue indicazioni Dario è riuscito ad aprire e sistemare il tram.
GRAZIE
Giorgio (e Dario)

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Nota del Moderatore Dario Romani
Non sono io il Dario menzionato.
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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda FNM600 » 5 feb 2015, 17:11

Sono curioso di sapere esattamente come è alimentato il Tram-way Rivarossi.
Mi pare che era alimentato da filo aereo con captazione con Trolley in o perteghetta in Milanese dove al vero c'era una rotellina (circa 15cm diametro al vero almeno per tram urbani map iù grande per tram interurbani nel caso ATM che rilevò la Edison) mentre con RR era a strisciamente per ragioni pratiche di miniaturizzazione.

Ma non sono sicuro se le ruote erano isolate come le locomotive o no. Perché se isolate allora non si poteva fare circolare 2 vetture tramviarie controllate indipendentemente? La tensione di alimentazione non era 0-12V corrente continua ?
Come sappiamo le vetturette RR erano modelli di tram elettrici di prima generazione di Milano, sostituite in massa verso il 1928/30 dalle Carrello (N. 1501-2002) note anche come 1500 e fuori d'Italia anche come le Peter Witt.

RR vendeva le vetturette gialle (colori Edison) poi al vero negli anni 20 in 2 toni di giallo che al vero è appliacato da qualche anno sui tram tipo 1500 ed anche articolati 4600/4700 come livrea di ritorno dopo l'arancione dal 1970 (a Milano) e prima il verde in 2 toni decretato per tutta l'Italia da zio Benito. Infatti alcune ex-Edison finirono la loro carriera in tale verde sotto ATM come la linea 32 Rogoredo (FS) - Corvetto sostituita da filovia 84 nel 1960 oggi bus 84 :-x dal 1984. Oggi sono 2 stazioni MM3 gialla

Da ragazzo trovavo strano la vetturetta RR in verde con l'arco a [i]lira venduto solo in confezione. Ma poi dopo gita a Roma penso che tale confezione era pensata per Babbo Natale da darla ai bambini Romani abituati a tram con archetto a Lira piuttosto che perteghetta.
Certo che l'archetto si poteva come al vero (aparte la tensione di 550-600 oggi 750 V corrente continua e non il 3000V FS / FNM (oggi Trenord)) usare con linea aerea da ferrovia.

A proposito ieri ho visto in un negozio a Chiasso fuori dalla stazione ferroviaria (non dovrei fare pubblicità di negozi) queste che ho fotografato:

P1030876.JPG
Vetture tranviarie RR in vendita di 2a mano in negozio fuori dalla stazione ferroviaria vera FFS/FS (capolinea di linee TreNord S11 e TILO S10).


Forse era un giovane modellista di 40 anni fà Svizzero abituato ai tram Zurighesi, ecc. d'epoca?
Così qualcuno sostituì la perteghetta con il pantografo RR art. 102415 per caso?

A proposito la vettura verde cosà è perché non è di certo ex-Milanese?
Milano di tram urbani ebbe solo Edison a passo corto 1800m eppoi la serie 600/700 a passo lungo 2800mm. Al vero esistono alcune modernizzate gruppo 700 usate per uso officina, sabbiera, ma anche per gite storiche e ma compresa la ricostruita 609.
Non mi pare che esistono Edison tranne frontale al museo e telaio a Desio trasformato come vagone pianale ma recentemente scomparso (?) finito nel casino Metrotranvia MI-Desio e Expo2015! :cry:

Venendo al punto: le ruote del Tramway RR erano isolate?

Grazie e -4-
FNM600

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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda Max 851 » 5 feb 2015, 21:10

Se ti leggi l'articolo sul tram che ho scritto anni fa per RRM ci trovi tutto, comunque le ruote non erano isolate tranne che per le prime vetture verdi vendute nella confezione 6400 senza linea aerea che perciò potevano essere alimentate dalle due rotaie, oppure dalla linea aerea spostando una piccola spina che in pratica metteva in corto circuito le ruote dei due lati.
Quanto alle Edison con archetto, basta vedere le foto di quelle vendute dall'ATM dopo l'entrata in servizio delle "carrello", che hanno circolato a Piacenza, a Mantova o in altre reti minori.
Massimiliano
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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda jurghens1956 » 6 feb 2015, 1:07

scusate,mi intrometto anch'io,dunque,la sede stradale/ferroviaria del tram ha le due rotaie "in corto",sono cioè' ponticellate tramite un cavetto sotto la sede stradale,se rimuovi il cavetto ,essendo le sedi stradali in plastica,puoi avere lo stesso sistema rivarossi "binario/binario e binario/linea aerea,ovviamente non con le motrici che hanno le ruote in corto :-( quindi e' effettivamente difficile fare circolare 2 tram separati…..a meno che tu non abbia 2 tram verdi quelli della confezione economica,più' semplice sarebbe digitalizzarli (x) (x) (sto costruendo plastici 1:80 e SOLO in analogico,con pure il tram) :D comunque se sento per le sedi stradali dritte ti faccio un fischio :D ;senza provare, a riguardo del tuo tram basterebbe controllare la distanza tra le 2 ruote e capisci se riesce a fare curve da 10cm .ciao :-P
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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda jurghens1956 » 6 feb 2015, 1:09

[ops.gif] ah dimenticavo ,se non trovi i pali della linea aerea,mi sembra che sommerfeld, faccia dei pali per tram,per i fili,trova del filo armonico da 0,8 mm,(leroy merlin ecc) :D
jurghens1956

 
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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda Max 851 » 7 feb 2015, 15:11

Caro Jurghens, non funzionerebbe nemmeno con due tram verdi della prima serie, e il perché lo spiego sempre nel mio articolo, se avete la pazienza di leggerlo. Quanto alla digitalizzazione, premesso che non lo farei mai, non ci sarebbe assolutamente lo spazio per un decoder a meno - forse - di installarlo nel rimorchio.
Massimiliano
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Re: Una domanda sul Tram-Way

Messaggioda Max 851 » 9 feb 2015, 19:21

Sempre a proposito del Tramway, ho anch'io una domanda: l'alimentazione della linea aerea avveniva per mezzo dello speciale palo con tirante e filo aereo curvo articolo 6451, così è riportato da tutti i cataloghi e anch'io a suo tempo acquistai alcuni pali di questo tipo. Tuttavia un vecchio depliant Rivarossi illustra come articolo 6451 una "Coppia di pali con supporto per filo aereo e prese di corrente per binario e linea aerea" specificando anche "in confezione di 2 coppie" e il prezzo di £ 350.
Mi sono sempre chiesto se si tratta di un errore, di un cambio di programmazione, oppure se questo articolo sia esistito davvero anche se magari solo per brevissimo tempo.
Il depliant in questione non è datato e purtroppo ne possiedo solo una fotocopia che tuttavia riporta la data 1963 scritta a penna, che mi sembra attendibile dato che gli scambi e l'incrocio sono sì raffigurati ma specificando che la consegna è ancora da stabilirsi.
Qualcuno ne sa qualcosa?
Massimiliano
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