Fulvio Felicioli ha scritto:La profondità di campo, poi, è l'altro aspetto che forse sottovalutiamo. Le moderne macchine digitali (e i loro obiettivi) sono anche troppo precise. Se io scatto a F16, il software della macchina corregge la profondità di campo e fa' in modo che lo scatto sia effettivamente a F16. Con le analogiche degli anni 50/60 questo non era ovviamente possibile, e l'errore focale indotto dal gruppo lenti delle macchine ce lo ritroviamo così com'è sulla pellicola.
Sarebbe interessante fare uno scatto con una macchina analogica e con luce solare naturale per vedere cosa succede...
Scusa ma non capisco il senso ? Come fa la macchina a correggere la Profondità di Campo ?
Questa è definita da leggi ottiche che tengono conto della focale dell'obiettivo, dell'apertura di diaframma, della distanza di messa fuoco e della dimensione del sensore/pellicola. Non capisco come un software possa variare qualcosa, tant'è che oggi uno dei pochi difetti non correggibili nemmeno con software su PC, ben più potenti di quelli imbarcati sulle fotocamere, è proprio la sfuocatura accidentale, le aree sfuocate sono irrecuperabili.
Se tu scatti a F16 il diaframma si chiude a questo valore, la macchina non fa altro che elaborare l'immagine che passa dal buco.
Se usi una reflex a pellicola 24x36 con ad esempio un 50mm aperto a f/2 e messa a fuoco a 5 metri, otterrai esattamente la stessa PdC utilizzando una reflex digitale full frame (sensore 24x36) con stesso obiettivo, diaframma e distanza.
Notare che la sensibilità o la quantità di luce disponibile non hanno alcuna influenza sulla PdC, o meglio ce l'hanno in maniera indiretta: se le foto sono state scattate in interni, con una quantità di luce non elevata, complice anche la bassa sensibilità della pellicole più antiche, si è costretti ad aprire maggiormente il diaframma, e questo diminuisce la PdC.
Quanto alla precisione, anche negli anni '50 c'era materiale di pregio che permetteva di ottenere stampe dettagliatissime, fate un giro sugli archivi di LIFE, dove sono pubblicate scansioni di negativi del dopoguerra, sono impressionanti (e molto materiale a carattere ferroviario).
Ciao, alpiliguri.