ma non stavano mai fermi...



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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Massimo » 9 lug 2014, 10:32

come me, dal resto. In famiglia niente soldi da buttare e riuscii a prendermi due SB2 SOLO MOLTO TARDI e comandati dai treni mediante il relais Trix-RR. La tattica commerciale degli SB1 non aveva funzionato molto. Ma nel 1956, anno del segnale con relais incorporato, il fermodellismo era ancora in una fortunata nicchia commerciale
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Max 851 » 9 lug 2014, 12:28

Forse può essere interessante un confronto con i segnali Maerklin dello stesso periodo (anni 50-60, ma alcuni sono rimasti in produzione fino ai nostri giorni), che sono sempre stati tutti dotati di relais. Però, essendo quasi tutti segnali ad ala semaforica, il relais era comunque necessario per comandare il movimento delle ali oltre che per interrompere l'alimentazione nel tratto di binario sezionato in precedenza del segnale quando questo era posto a via impedita. Anche l'unico segnale luminoso (che mio padre si rifiutò di acquistare perché diceva che assomigliava troppo ad un semaforo stradale!) era dotato di relais, evidentemente in questo caso per mantenere l'uniformità di comando e funzionamento con gli altri segnali, e solo l'avviso luminoso ne era privo perchè le sue luci erano alimentate direttamente dal segnale principale.
Certo i segnali luminosi Rivarossi in versione definitiva, comandati dal deviatore che provvedeva anche ad alimentare/disalimentare il tratto di binario sezionato, a mio parere avevano il pregio di una maggiore semplicità, affidabilità ed economia.
Ciao a tutti
Massimiliano
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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Dario Romani » 9 lug 2014, 13:54

Il deviatore ... dite che era affidabile ... (x)
Ho già scritto in un post che nel Congresso FIMF del 1978 a Roma, si guastò una sezione di blocco nel Plastico mandato dalla Rivarossi e pensai ad un guasto nella continuità elettrica del cablaggio, invece era proprio quella scatoletta PB2/4202. :-x
Il Plastico era con questo tracciato ad 8,
RR_8.jpg

ora presso il Club Fermodellistico Bresciano.
RR_8_CFB.jpg
+ Ciao da Dario Romani
Dario Romani

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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 9 lug 2014, 15:34

daromany ha scritto:Il deviatore ... dite che era affidabile? ...
......si guastò ..... era proprio quella scatoletta PB2/4202. :-x


Purtroppo devo dar ragione a Dario: i deviatori RR non erano molto solidi.
Mio padre ed io, avevamo montato due Pb2, collegati a rispettivi segnali e binari e col tempo almeno uno dei due iniziò a dare problemi.
Per non parlare degli invertitori di tensione. Quello "volante" da usare con le batterie, andò in pezzi dopo poco tempo e sui trasformatori RT3 e 4003 prima o poi (e dopo vari e inutili tentativi di riparazione) l'invertitore è finito in briciole e ho dovuto sostituirlo con un solido deviatore, acquistato in un negozio di componenti elettronici.
Effettivamente non erano realizzati con materiali adatti: le parti metalliche erano rivettate o avvitate sullo stesso polistirene del materiale modellistico. Questo materiale è troppo fragile, deformabile col calore e non abbastanza duro per sostenere carichi e usura che l'uso richiedeva.
Quello che mi chiedo (e che è in netto contrasto col titolo di questo thread :twisted: ) è come mai in Rivarossi aggiornavano continuamente tutto, ogni due anni, mentre queste fragilissime componenti sono rimaste immutate forse per trenta anni?
Pb2 oltre.jpg

Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: ma non stavano mai fermi...

Messaggioda Max 851 » 9 lug 2014, 17:56

Forse ho usato in maniera un po' troppo superficiale il termine "affidabilità", e del resto non posso avere riscontri non avendo mai avuto un plastico realizzato con materiale Rivarossi. In realtà quello che intendevo dire è che in caso di necessità era sicuramente più semplice ed economico sostituire una scatoletta 4202 piuttosto che il relais incorporato nel segnale. Che poi queste non fossero un modello di robustezza è di tutta evidenza.
Massimiliano
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