ferramatori.it

Sono un nuovo iscritto al vostro forum, ho 59 anni e sono un neofita del fermodellismo. Sono appassionato in generale di tutto quello che riguarda il modellismo in particolare fino ad ora ho seguito e realizzato diverse cose per quanto riguarda i diorami il moodellismo navale statico e il plastimodellismo. Da giovanissimo mi ero avvicinato a questo bellissimo mondo ma i pochi mezzi economici a disposizione e soprattutto la mancanza di spazio, ma hanno fatto desistere. Ora ho apparofittato dell'uscita dei fascicoli che riguardano L'Oriente express, e vorrei riavvicinarmi a questo mondo, infatti proprio perche non ne so niente mi è venuta l'idea di illuminare la carrozza allegata al primo fascicolo ede ecco che sorge il primo problema: qual'e l'alimentazione che si usa 12V o 24 ? corrente continia o alternata? Poiche ho dei led di 3,5 V come posso utilizzarli per ragiungere il mio obiettivo? Grazie innanzitutto per avermi accolto e poi anche per i consigli che sicuramente da esperti mi saprete dare. grazie

Benvenuto nel forum dal sottoscritto
Per l'illuminazione dipende se impieghi un sistema analogico oppure digitale. Nel primo caso la massima tensione sulla rotaia è 12 volt.
Volendo sfruttare la luce dei LED a 3,5 Volt teoricamente basterebbe inserire una resistenza in serie al Led ma dato che la corrente nel binario è continua, si accenderebbero solo in una direzione quindi dovresti montare un ponte di diodi (oltre alla resistenza) e converrebbe anche inserire dei condensatori elettrolitici in parallelo al LED per evitare il lampeggiamento dello stesso causato dalla sporcizia sui binari e dal passaggio sugli scambi. Non è troppo difficile ma non si può spiegare in poche parole, in questa sede, senza mostrare uno schemino.
Saluti da Oliviero

Lo schema (per sistemi analogici) potrebbe essere questo:

download/file.php?id=21651&mode=view

Comunque per qualche idea, leggiti tutto quanto trovi qui:


viewtopic.php?f=150&t=3023&hilit=illuminazione+con+i+LED#p20282

Saluti da Oliviero

Ciao e benvenuto anche da parte mia. Personalmente quando ho illuminato delle carrozze ho semplicemente messo delle micro lampadine da 12v, di quelle con i fili, che compri da qualsiasi negozio di elettronica. Certo, s'illuminano soltanto se il treno si muove, ovvero quando ricevono corrente, da me è tutto analogico e votato alla semplicità d'uso, complice anche la perenne mancanza di tempo (e di spazi). Saluti rigorosamente in scala 1/80, Andrea.

andrea_fs ha scritto:....... Personalmente quando ho illuminato delle carrozze ho semplicemente messo delle micro lampadine da 12v, di quelle con i fili, che compri da qualsiasi negozio di elettronica. Certo, s'illuminano soltanto se il treno si muove, ovvero quando ricevono corrente...... Andrea.

Sicuramente le vecchie e care lampadine semplificano la vita ma con esse l'intensità della luce varia con la tensione fornita, quindi si illuminano bene solo quando il treno " corre" a 12 volt mentre se va piano le luci si affievoliscono drasticamente. Naturalmente questo avviene anche con i LED ma in maniera molto meno evidente: già con soli 4-5 volt il LED emette una buona luminosità. Addirittura, nel caso dei Lima col vecchio motore "G" che sotto gli 8 volt nemmeno si muove, i LED si accendono a treno praticamente ancora fermo. Poi col trucco dei condensatori elettrolitici (se abbastanza grossi) i LED restano accesi ancora per un paio di secondi dopo che il treno si è fermato.
Luminosi saluti da Oliviero

Vero, molto dipende dalla velocità intrinseca delle motrici. Alcune vecchie RR già sui 9/10V sono delle vere schegge, altre meno. Per dire, i miei amatissimi E424001, prima e seconda serie, o la SP/R, hanno una velocità "giusta", così come i due bomboloni, pur con il motore già a pallini, mentre il 626/V e la B&O/V, rischiano di decollare. La 691, che conservo gelosamente dall'infanzia, è perfetta, come la Big Boy o la 0-8-0, la 940/R è invece una sorta di pendolino, la 740/R con il motore nel tender molto meno, dipende ovviamente dal rapporto di riduzione, da scelte tecniche più o meno obbligate, dal peso, dal tipo e disposizione del motore e degli ingranaggi, ma anche dalle "mode" del momento, in fondo parliamo della seconda metà del secolo scorso, il concetto d'allora di fermodellismo era assai diverso da quello attuale e personalmente lo preferisco, pur rimanendo affascinato da ciò che gli ultimi anni hanno portato in questo senso, solo non fa per me. Mi sono perso, dicevo, le lampadine le ho messe sulle due piani Lima, livree navetta e XMPR, e su alcune carrozze Fleischmann, FS e cuccette, che in parte erano già predisposte, sulle Lima mi sono arrangiato. Per le XMPR il traino è affidato a un 464 Vitrains, o a un 424 HR. Le navetta sono trainate da un'elaborazione di un 646 II serie RR in 1/80, per le Fleischmann il 428 o la 685, entrambi della casa. Tutte queste motrici (a parte il 646, ma nemmeno troppo) sui 10v e anche oltre, hanno una velocità "moderata", consentendo una buona illuminazione dei vagoni. Mi viene in mente il sistema RR di illuminazione costante delle carrozze per ovviare al problema, a suo modo geniale, come sempre, allego il link a beneficio di Giovanni, se non lo avesse già visto. Saluti illuministici. Andrea
http://www.rivarossi-memory.it/Tecnica/ ... rrozze.htm

grazie per l'accoglienza e per i consigli che mi avete dato, grazie al moderatore che mi ha anche inviato uno schemino molto chiaro. Si proprio perché sono un principiante voglio cominciare con un circuito analogico, per non complicarmi la vita sin dall'inizio. Pero sto già studiando per i sistemi digitale e mi sto avvicinando all'arduino che credo semplice e funzionale e credo anche economico, ma al momento non mi soffermo all'aspetto monetario. Grazie ancora

Benvenuto nel forum anche da Pippo
Mostraci i tuoi lavori

Ti do il benvenuto anch'io nel Forum, Giovanni, e se oltre ai treni, come hai detto, hai praticato altri settori del modellismo, sappi che su questo forum vi sono parecchie pagine ad esse dedicate e pertanto piacerebbe a molti poter ammirare qualcuna delle tue realizzazioni del passato.
Saluti.
Riccardo.