Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-1960



Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 9 lug 2024, 13:23

Mostravo, qualche tempo fa i cerchioni per una Fiat 1800 INGAP di Paolo, che ho replicato un resina.
Mi arrivano foto dei cerchioni abilmente montati e testi:
"Per quanto riguarda invece le foto dei modelli di Fiat 1800 cm cubici del 1960 puoi vedere i due esemplari di taxi che ho,
il primo quello con il benzinaio accanto è quello che monta le ruote da te prodotte per il restauro
mentre il secondo un un po’ più sofferente è quello da cui hai ricavato il modello per lo stampo in gomma siliconica.
Come puoi osservare tu stesso dalle fotografie i cerchioni che hai prodotto in resina fanno un figurone e sono addirittura più belli degli originali…
Taxi verdi DX.jpg
Taxi verdi SN2.jpg

Il terzo modello, bicolore in tinta beige e nocciola è invece la versione con motore elettrico a batterie dello stesso giocattolo.
Infilatadi Taxi.jpg
Infilatadi Taxi_più alto.jpg

La produzione risale a metà o alla fine degli anni 60. Come puoi vedere dalle fotografie è stato eliminato il foro per la carica del motore a molla che era presente sulla fiancata sinistra dei modelli taxi
e il fondino dell’auto è stato ridisegnato eliminando l’alloggiamento del motore a molla e costruendo un nuovo alloggiamento per le batterie,
il motore elettrico è posizionato esattamente sopra l’asse posteriore e l’albero motore del motore elettrico zigrinato sporge da entrambi i lati della carcassa
andando a ingranare con le rigature dell’albero il battistrada in gomma delle ruote.
TaxiNocciola_sotto.jpg

Una soluzione piuttosto ridicola meccanicamente , poteva durare forse una mezz’ora dopodiché la gomma sì mangiava e la macchina non andava più…
Da questa costruzione si capisce quanto la padovana INGAP alla fine degli anni 60 fosse veramente alla frutta e senza idee per il futuro, nel 1972 infatti cesserà la produzione.
Un altro particolare che può essere interessante da osservare e che differenzia i due modelli è la presenza del vetro trasparente nella versione taxi
che invece nella versione con motore elettrico presenta un arredamento interno in lamiera litografata con alcuni dettagli visibili dall’esterno.
TaxiNocciola_InternoDX.jpg
TaxiNocciola_InternoSN.jpg
TaxiNocciola_lunotto.jpg
TaxiNocciola_bagagliaio.jpg

Le viti che erano state utilizzate in precedenza per fissare il vetro trasparente vengono ora utilizzate per fissare l’arredamento interno in lamiera. "
Alberto Claudio Angiolini

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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 19 ott 2024, 15:36

Ingap stazione razionalista del 1935 - 1939.

Ne avevamo parlato esattamente tre anni fa, a pagina uno di questo stesso contributo, a margine della presentazione del treno lusso internazionale articolo numero 1300.
In quell’occasione avevo pubblicato due fotografie tratte da un libro che sarebbe piaciuto trovare questo oggetto.
Finalmente l’ho potuto acquistare su eBay in buone condizioni seppure con qualche graffio e qualche zona dove la vernice si è staccata.
Le dimensioni di ingombro della stazione sono le seguenti: lunghezza del basamento 23 cm, larghezza massima 9 cm, altezza massima 17 cm.
Lo stile dell’edificio è indiscutibilmente razionalista e gli archi a tutto sesto richiamano immediatamente alla memoria i palazzi dell’ EUR di Roma.
Sulla facciata del lato strada è presente una tettoia in lamiera, lunga 8,5 cm e profonda 1,5 cm che si protende sopra il portale d’ingresso della stazione.
Il tetto piatto presenta un paio di gradini e un accenno di torre quadrata per l’orologio.
stazione_full.jpg
facciata lato binari
stazione_altrofull.jpg
facciata lato strada
stazione_lato.jpg

Mia figlia mi faceva notare osservando e valutando l’aspetto di questo oggetto che nella rappresentazione dell’Italia accanto al marchio di fabbrica lo stivale è rappresentato completo dell’Istria…
Segno inequivocabile dell’epoca in cui è stato rappresentato!
stazione_altrolato.jpg

Come potete apprezzare dalle fotografie chi ha creato questo oggetto ha posto una grande cura nel disegno dell’architettura e delle prospettive di questo edificio, forse avrebbe potuto popolare con qualche ulteriore personaggio la scena, infatti l’unica persona che si può vedere è il barista al bancone del ristorante che prepara il caffè…
Molto bello a mio parere lo scorcio del ristorante ed anche quello che si intravede dei cartelloni di arrivi e partenze.
stazione_ristorante_arrivi.jpg
stazione_salad'aspeto.jpg
stazione biglieteria_ok.jpg
stazione orologio.jpg
stazione orologio2.jpg
stazione LogoINGAP.jpg

Qui sopra alcuni dettagli ingranditi delle parti più interessanti.

A presto con qualche altro ritrovamento del periodo, saluti a tutti
Paolo
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 1 nov 2024, 19:14

Dimenticavo di precisare che questa stazione ferroviaria porta l’articolo numero 350
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 5 nov 2024, 15:51

INGAP carroarmato Macallè con cannone al traino.

Nelle foto seguenti un bel giocattolo in tema militare prodotto dalla casa padovana negli anni 1935 e 1938.
Il carroarmato ha una lunghezza di 14 cm ed una larghezza di 10 cm, il cannone trainato da esso ha una lunghezza di 15 cm ed una larghezza di 10 cm , le ruote del cannone hanno un diametro di 5,5 cm.
R.E.+cannone.jpg
Ingap 416/2 carrarmato con cannone al traino

Secondo la bibliografia la prima versione di questo giocattolo fu prodotta nel 1928, poi rivista e riproposta nel 1938.
Nella sua seconda versione i due veicoli riceveranno due numeri di articolo distinti: il carroarmato articolo 416 nella seconda versione appare nel 1938 come articolo 416,
mentre il cannone come articolo 417 nella sua seconda versione appare nel 1935.
Il cannone è stato poi prodotto anche in una terza versione con ruote in gomma. Il convoglio completo ha una lunghezza di 29 cm.
R.E.latomigliore.jpg
R.E.altrolatomigliore.jpg
Ingap 416 carro Macallè 1938

Alcuni dettagli visti da vicino:
R.E.dettagliotorretta.jpg
R.E.sotto.jpg
R.E.altodavanti.jpg

Come detto, per questo esemplare si dovrebbe trattare della seconda versione prodotta a partire dal 1938.
Il giocattolo è dotato di motore a molla con leva di arresto situata subito dietro la torretta nella parte superiore della carrozzeria.
Come potete osservare dalle diverse foto di dettaglio, la costruzione è molto elaborata ed arricchita da numerosi particolari.
Il motore a molla è collocato sull’asse anteriore, mentre l’asse posteriore è dotato di molle elicoidali tendicingolo analogamente ai veri carri armati.
I cingoli sono realizzati in lamiera con moltissime maglie sagomate e piegate.
Non so se in origine vi era anche un meccanismo per generare le scintille, analogamente ad altri giocattoli simili fabbricati in Germania;
eventualmente le scintille si sarebbero potute vedere attraverso il foro circolare collocato immediatamente sotto la torretta lato anteriore.
Sul lato posteriore della torretta vi è una mitragliatrice che si può regolare in altezza.
La chiave di ricarica è fissata con una molletta sul fondo dello scafo e l’albero di ricarica del motore è un prolungamento dell’asse motore sul lato sinistro del carro. Il motore è funzionante.
cannone_lato.jpg
Ingap 417 cannone del 1935

cannone_dadavanti.jpg
cannone_trequartisopra.jpg

Il cannone a molla articolo 417, qui nella sua seconda versione del 1935, è dotato di meccanismo di sparo a molla che si comanda agendo sul gancio di traino basculante, che funge anche da grilletto di sparo.
I proiettili, mancanti, erano prodotti probabilmente in gomma o in legno. La casa padovana ha prodotto svariate versioni di cannoni campali più o meno grandi, tutti dotati di meccanismo a molla per lo sparo.
Questo articolo veniva proposto, come anche il carro che lo traina, sia in vendita come articolo singolo sia in combinazione di due articoli in un’unica confezione.
Trovo piuttosto curioso che il creatore di questi giocattoli abbia collocato il motore del carroarmato nella parte anteriore anziché in quella posteriore, dove quasi tutti i veicoli reali ospitano il gruppo motore,
se non altro perché le griglie di raffreddamento del gruppo motore costituiscono un punto debole nella corazza del mezzo e quindi sono stati sempre collocati nella parte meno esposta al fuoco nemico…
Le due marmitte di raffreddamento del motore collocate sui due fianchi del carro costituiscono un elemento decorativo molto importante.
A presto con qualche altro prodotto di ditte tedesche dello stesso periodo… Cordiali saluti, Paolo
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 6 nov 2024, 11:44

Eccezionale il carroarmato con i cingoli in metallo!
Dici che funziona, ma come? Con i cingoli metallici dovrebbe fare una ottima presa, a suo tempo mi sarebbe piaciuto molto giocare con un giocattolo simile! :D
(per dire che probabilmente non sarebbe sopravvissuto... )

alb
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 6 nov 2024, 18:18

Ciao Alberto, a proposito dei cingoli di metallo dipende da dove si trova il campo di battaglia… Se ci giochi su un pavimento di ceramica oppure su un tavolo di cristallo l’aderenza dei cingoli in metallo è pressoché nulla, molto meglio farebbero i cilindri in gomma. Se invece ci giochi Sulla terra battuta, sulla sabbia o su un tappeto o una tovaglia soffice allora la tenuta dei cingoli in metallo è sicuramente ottimale. C’è anche da dire che se il bambino gioca sul tavolo del soggiorno in noce laccato probabilmente dopo 10 minuti ha prodotto una serie di strisciate orrende Per cui i genitori gli sequestreranno sicuramente il gioco e finirà in castigo! A proposito dei giocattoli che ti sarebbe piaciuto avere da bambino e che probabilmente dici che non sarebbero sopravvissuti ti posso confortare con la mia esperienza personale e quella di mio padre. Sia a me che a mio padre i giocattoli preferiti che avevamo da bambini li abbiamo completamente distrutti nell’uso: lui aveva all’età di 10 o 12 anni una splendida Schuco Kommando dotata di raffinatissimi meccanismi per l’epoca assolutamente all’avanguardia della tecnica nei giocattoli, ci ha giocato fino a consumarla del tutto. Io invece all’età di sei o otto anni ho ricevuto una splendida ruspa in latta con due motori elettrici e telecomando a cavo con funzioni dinamiche e cingoli in gomma anche questa distrutta da uso intensivo, oggi mi sono rimaste solo le ruote in latta perché effettivamente indistruttibili… Sia il giocattolo di mio padre che il mio me li sono ricomprati nuovi recentemente e ne potremmo parlare nel prossimo futuro! :smile:
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 7 nov 2024, 17:04

Se avessi avuto un prodigio simile non mi sarei comunque mai sognato di provarlo sul tavolo buono (tutti i miei giochi erano banditi dalla sala da pranzo :)
Nel campo dei fracassati e dispersi ricordo una serie di carri armati che avevo trovato in una cartoleria vicino casa di mia nonna a Grosseto
kit giapponesi (non ricordo la marca) in 1/72, complessivamente pochi pezzi, motorino elettrico a pile con un interruttore dietro, cingoli di gomma
sullo sterrato stentavano un poco, il loro forte erano i marciapiedi o le gettate di cemento.
Doveva essere la fine dei sessanta... qualcuno ha un'idea di che marca fossero?
Alberto Claudio Angiolini

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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda berto75 » 7 nov 2024, 18:19

Bellissima Paolo la tua stazione in latta Ingap è una piccola opera d'arte dove anche la fuga prospettica delle strisce alternate GIALLO/VERDI della pavimentazione degli ambienti interni concorre a creare un piacevolissimo tromp d' oeil !! è un edifico che richiama e rispecchia lo stile razionalista degli anni del fascismo.
Trovo bellissimo l'artificio visivo sulla facciata ,sotto la torre dell'orologio, dei 3 grossi finestroni centrali con arco a tutto sesto che sembrano realmente aperti :shock: apparendo prospetticamente inclinati nella parte superiore della vetrata e anche la riproduzione ,in finto marmo bianco screziato di giallo, deI PILASTRI verticali portanti che accentuano l'idea di una lussuosa eleganza dell'edificio e AL tempo stesso movimentano anche cromaticamente la facciata.
Poi il particolare del barista che prepara il caffè trovo anch'io che sia una gustosissima scenetta familiare! I personaggi indubbiamente sono quell'elemento che contribuisce a dare vita a un edificio che altrimenti appare un po' freddo, come un oggetto inanimato, avrebbero certamente potuto aggiungere un paio di figurini nelle sale interne ,ma va benissimo anche così!!
Poi Il carro armato con cannone ingap sono stupendi articoli anteguerra :-o :-o che proprio non conoscevo trovo semplicemente fantastica la riproduzione dei cingoli del carro armato costituiti da tante piastre sovrapposte in vero lamierino sembrano proprio veri! Altro che i cingoli di gomma che troviamo nella stragrande maggioranza dei carri armati giocattolo, d'accordo la gomma garantirà pure prestazioni e aderenza eccezionali su quasi tutte le superfici, ma i cingoli gommati non hanno niente a che fare con una realistica riproduzione dei cingoli veri!
Vedo che ingap curava molto bene i particolari.. non immaginavo che nella parte inferiore del carro ci fosse la molletta per il fissaggio della chiavetta.. idea originalissima! La cromia mimetica di questi giocattoli poi era PROPRIO ben curata !Complimenti a Paolo per questi autentici pezzi da museo del giocattolo oltretutto ottimamente conservati e funzionanti !!Vedo che la produzione della casa padovana è ben rappresentata nella tua collezione di magnifici pezzi storici! Ammiratissimi saluti berto75
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 19 nov 2024, 15:54

Schuco Kommando 2000

Nel dialogo con l’amico Alberto qualche settimana fa avevo accennato al Giocattolo che fu il preferito di mio padre quando aveva 10 o 11 anni,
lui è nato nel 1928 e quindi stiamo parlando di un regalo di Natale probabilmente dell’anno 1939.
Si trattava di una auto con motore ad orologeria con alcuni comandi e soluzioni tecniche assolutamente sorprendenti ed estremamente raffinate per l’epoca, la Schuco Kommando 2000.
In origine questo splendido giocattolo è stato costruito tra il 1937 ed il 1951, l’originale di mio padre venne giocato così intensamente da consumarlo e poi è andato disperso,
per cui quando la ditta nei primi anni 2000 ha prodotto la replica del giocattolo storico io l’ho acquistato per regalarlo a mio padre.
Solo diversi anni dopo mi è capitato di poter acquistare anche un pezzo originale degli anni 1937 o 1940 che potete osservare a confronto con la replica nelle fotografie seguenti:
Autochiara+Autoscura.jpg
Schuco Kommando 2000.
Autochiara+chiave+Autoscura.jpg
In verde scuro la replica, verde chiaro l'originale
Autochiara+Autoscura_volo.jpg
Autoscura+autochiara_lato.jpg
tuttedue_sotto.jpg

L’auto è costruita in latta litografata, lunga 14 cm. I cerchi delle ruote sono in gomma. Il motore a molla consente marcia in avanti o la retromarcia.
Per inserire la retromarcia deve essere estratto il paraurti posteriore di cinque o 6 mm rispetto alla posizione normale,
in questo modo si ingrana una ruota dentata ulteriore che realizza l’inversione del senso di rotazione della ruota motrice.
L’auto a marcia indietro si muove con una velocità inferiore rispetto alla marcia avanti e nel momento in cui viene a contatto con un ostacolo fisso
il paraurti rientra in posizione iniziale e l’auto riparte in marcia avanti.
Le ruote anteriori sono sterzanti, il raggio di sterzata può essere regolato a piacere spostando a destra o a sinistra il fanale centrale
che spunta dal paraurti anteriore. Il cofano motore in due metà è apribile e consente di vedere una riproduzione del motore.
Autoscura_trequarti.jpg
Autoscura+autochiara_retro.jpg
Autoscura+autochiara_lato.jpg

L’aspetto peculiare di questo giocattolo sta però nel sistema di comando per arrestare o far partire l’auto:
come potete osservare il tetto del modello presenta una griglia soffiando sulla quale si ottiene il blocco o lo sblocco del motore.
Lo stesso effetto si può ottenere toccando leggermente l’astina che affiora al centro della griglia.
L’idea del tutto originale era quella di avere un modello a comando vocale, in realtà più che la parola agisce il soffio d’aria
che muove un diaframma realizzato con un sottilissimo lamierino di ottone posto immediatamente sotto alla griglia del tetto,
questo diaframma percepisce la variazione di pressione dell’aria e fa scattare il blocco o lo sblocco della ruota motrice.
Se consideriamo che il progetto di questo Giocattolo è del 1935 o 1936 ci rendiamo conto che l’idea e la tecnica necessaria per realizzarla
erano assolutamente innovative per l’epoca.
Coccobill 62

 
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Re: Treni ed auto giocattolo in latta di INGAP e altri 1930-

Messaggioda Coccobill 62 » 19 nov 2024, 16:06

Autochiara_fronte_altrocofano.jpg
Autochiara+autoscura_cofaniaperti.jpg
Autochiara_fronte_sopra.jpg
Autochiara_istruzioni_ted.jpg
Autochiara_istruzioni2.jpg

Alcuni dettagli ed il foglio di istruzioni nelle foto qui sopra, faccio notare in particolare che sul foglio di istruzioni sono elencati i paesi dove il giocattolo veniva esportato così come
sul fondino del modello originale sono elencati i paesi in cui vigeva la registrazione e protezione del meccanismo e del marchio di fabbrica .
Negli anni 30 infatti ogni nazione aveva un proprio sistema per la tutela dei brevetti e dei marchi di fabbrica.
Particolarmente simpatico nelle istruzioni è il fatto che il funzionamento del meccanismo di comando viene descritto ai ragazzi e bambini
destinatari dell’oggetto in modo che possano intuirne il principio di funzionamento: viene suggerito di parlare
o soffiare contro il palmo della propria mano per percepire la lieve pressione che viene esercitata dal soffio sul palmo della mano.
Alla fine del foglio istruzioni viene anche preannunciata l’uscita sul mercato del nuovo garage prevista e poi realizzata nel 1938.
Garage che non mi sono fatto sfuggire! :D
Autochiara_sopra.jpg
Autochiara_sotto.jpg
Autochiara_trequarti.jpg

A domani
Paolo
Coccobill 62

 
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