L'ho trovato!
Il libro è "L'arte del modellismo ferroviario" di Guy R. Williams, anno 1970, titolo originale "The World of Model Trains", edizione italiana del 1975 (traduzione di Ivo Angelini!).
A pag. 80 le scale S, TT ed N vengono definite "molto più pure - ossia più esatte e fedeli alla realtà", perché nel caso delle altre (1, 0, 00, H0 etc.) "...prima si sceglievano ... gli scartamenti in frazioni esatte di un pollice e solo dopo si stabilivano le scale lineari per le sovrastrutture dei veicoli accordandole, però, agli scartamenti in modo molto approssimativo."
Peccato però che subito dopo venga detto che anche nel caso di TT ed N ci furono diverse interpretazioni su quale fosse il rapporto di riduzione esatto, prima di arrivare ad uno standard. Allora l'unica scala veramente "pura" rimane la S?
Massimiliano