la Scala Enne

La scala N è una scala di rappresentazione utilizzata nel modellismo ferroviario che ha un rapporto di riduzione 1:160 secondo le Norme Europee di Modellismo Ferroviario (NEM[1]) e della National Model Railroad Association (NMRA). Lo scartamento standard è di 9 mm, da cui deriva il nome della scala, essendo N l'iniziale del numero "Nove" in varie lingue europee. Nella classificazione ufficiale delle scale modellistiche, la scala N, che corrisponde a circa metà della più nota e diffusa scala H0, si trova tra la scala Z (1:220, scartamento 6,5 mm) e la scala TT (1:120, scartamento 12 mm).
La data nascita della Scala N viene solitamente fissata nel 1960, quando la casa produttrice tedesca Arnold presentò alla Fiera del giocattolo di Norimberga un modello di treno funzionante elettricamente con uno scartamento di 9 mm, e quasi simultaneamente alla Fiera del giocattolo a Brighton, la ditta britannica Lone Star introdusse la sua gamma di trenini elettrici Treble-0-Lectric con lo stesso scartamento. In realtà i modelli Arnold erano in scala 1:200, e quelli Lone Star in scala 1:152. In precedenza (fin dal 1912) vi erano stati altri casi di modelli di treni con scartamento a 9 mm, ma in nessun caso la produzione aveva raggiunto il livello industriale. Nel 1962 Arnold modificò la scala in 1:160. Nel 1964, mentre Lone Star cessava la produzione di modelli elettrici, la scala N fu ufficialmente normata ed iniziarono a comparire sul mercato altri produttori (Trix, Piko). In Italia la produzione industriale in scala N iniziò negli anni successivi con Lima (1966) e Rivarossi (1969). La produzione del settore fiorì fino al termine degli anni '80 quando l'intero settore fermodellistico iniziò ad attraversare una crisi che causò il fallimento di buona parte dei produttori e generò un processo di aggregazione che all'inizio degli anni 2000 portò il controllo dei marchi storici nelle mani di poche holding internazionali.

Anche negli anni più fiorenti, a produzione industriale di mezzi ferroviari italiani fu limitata a pochi modelli. A questo supplì la fioritura, che continua a tutt'oggi, di molti piccoli artigiani che produssero una ampia gamma di rotabili italiani di tutte le epoche ferroviarie. Anche per favorire tale processo, molti modellisti interessati a questa scala si unirono nel 1995 nella Associazione Amici della Scala N.
Dal 2000 al 2008 presso la stazione Leopolda di Firenze ebbe sede il Museo della Scala N, successivamente distrutto a causa di lavori di ristrutturazione del complesso ferroviario.
La Norma Europea di Modellismo Ferroviario NEM 010 definisce per la scala N 1:160 i seguenti scartamenti:
Scala Denominazione Scartamento modello Scartamento reale corrispondente Note
N scartamento normale 9 mm 1435 mm da 1250 mm fino a 1700 mm
Nm scartamento metrico 6,5 mm 1000 mm da 850 mm fino a 1250 mm
Ne scartamento ridotto submetrico 4,5 mm 750 mm, 760 mm e 800 mm da 650 mm fino a 850 mm
wikipedia
La data nascita della Scala N viene solitamente fissata nel 1960, quando la casa produttrice tedesca Arnold presentò alla Fiera del giocattolo di Norimberga un modello di treno funzionante elettricamente con uno scartamento di 9 mm, e quasi simultaneamente alla Fiera del giocattolo a Brighton, la ditta britannica Lone Star introdusse la sua gamma di trenini elettrici Treble-0-Lectric con lo stesso scartamento. In realtà i modelli Arnold erano in scala 1:200, e quelli Lone Star in scala 1:152. In precedenza (fin dal 1912) vi erano stati altri casi di modelli di treni con scartamento a 9 mm, ma in nessun caso la produzione aveva raggiunto il livello industriale. Nel 1962 Arnold modificò la scala in 1:160. Nel 1964, mentre Lone Star cessava la produzione di modelli elettrici, la scala N fu ufficialmente normata ed iniziarono a comparire sul mercato altri produttori (Trix, Piko). In Italia la produzione industriale in scala N iniziò negli anni successivi con Lima (1966) e Rivarossi (1969). La produzione del settore fiorì fino al termine degli anni '80 quando l'intero settore fermodellistico iniziò ad attraversare una crisi che causò il fallimento di buona parte dei produttori e generò un processo di aggregazione che all'inizio degli anni 2000 portò il controllo dei marchi storici nelle mani di poche holding internazionali.

Anche negli anni più fiorenti, a produzione industriale di mezzi ferroviari italiani fu limitata a pochi modelli. A questo supplì la fioritura, che continua a tutt'oggi, di molti piccoli artigiani che produssero una ampia gamma di rotabili italiani di tutte le epoche ferroviarie. Anche per favorire tale processo, molti modellisti interessati a questa scala si unirono nel 1995 nella Associazione Amici della Scala N.
Dal 2000 al 2008 presso la stazione Leopolda di Firenze ebbe sede il Museo della Scala N, successivamente distrutto a causa di lavori di ristrutturazione del complesso ferroviario.
La Norma Europea di Modellismo Ferroviario NEM 010 definisce per la scala N 1:160 i seguenti scartamenti:
Scala Denominazione Scartamento modello Scartamento reale corrispondente Note
N scartamento normale 9 mm 1435 mm da 1250 mm fino a 1700 mm
Nm scartamento metrico 6,5 mm 1000 mm da 850 mm fino a 1250 mm
Ne scartamento ridotto submetrico 4,5 mm 750 mm, 760 mm e 800 mm da 650 mm fino a 850 mm
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