Esistono da queste parti – ormai da circa un anno e mezzo vivo in Costa d’Avorio - del pannelli(ni) solari di emergenza (dicono …) con dimensioni cm 25x25, più o meno, e dal costo molto moderato (qualche decina di euro).
Tali giocattoli (dico io ...) hanno un output di 4 W sufficienti per accendere tre lampadine a led (3x1 W) oppure ricaricare un telefono cellulare: per le prime ho verificato, per il secondo ho fatto un atto di fede. I dati tecnici relativi, che per me sono chiari come il cinese mandarino, recitano:
Pmax = 4W
Tolerance = +/-5%
Vmp = 11V
Imp = 0,36 A
Voc = 13,2V
Isc = 0.4 A
Maximum system voltage = 600 V
Size = MM 195x225x18
Test condition = 1000W/m2, AM 1,5, 25° C (dove m2 = metro quadrato)
Mi sono posto, a furia di osservarlo,
![-lu- [lupe.gif]](./images/smilies/lupe.gif)

Il kit consta del pannello propriamente detto, di una piccola batteria (posta in una sorta di “black-box da cui escono le prese per le lampade a led ed una presa USB) e relativi cablaggi. La batteria dovrebbe garantire - secondo quanto dichiarato - otto ore di autonomia con tre lampade a led collegate: per il mio uso strabastano o strabasterebbero, TRENTA MINUTI!
Dopo un lungo pensare (anche tramite confronto tecnico su un altro forum ferromodellistico che frequento) mi sono deciso a tentare, pur con qualche titubanza utilizzando come input di energia al plastico la presa USB che, come da standard, fornisce 5V; all'uopo ho modificato un cavo USB (lato telefono) isolando i due cavi del "bus dati" e modificando opportunamente quelli di alimentazione.



Francesco