Logging cars



Logging cars

Messaggioda Mauro » 24 ott 2011, 18:15

Amici,
vi invio alcune foto di rotabili "free lance" da me costruiti, utilizzando carrelli e ganci in commercio, per la "mia" compaqgnia ferroviaria.
Mauro
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Mauro

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Re: Logging cars

Messaggioda Torrino » 24 ott 2011, 20:58

Piccole meraviglie! -4-

Fabrizio Ferretti
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Re: Logging cars

Messaggioda MauroT » 24 ott 2011, 23:13

Mauro complimenti!!! (13)
Ma dicci qualcosa in più della tua compagnia freelance.... ha un nome? Che servizi fa? ecc.ecc.
E non esitare a farci vedere tutto il parco rotabili. ;-)
-4-
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere niente in cambio (Samuel Johnson)
MauroT

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Re: Logging cars

Messaggioda Alberto Roda » 24 ott 2011, 23:47

Bellissimi, a sentore la tua è una freelance made in U.S.A.?
ciao
Alberto
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Re: Logging cars

Messaggioda Mauro » 25 ott 2011, 0:33

La mia Compagnia Ferroviaria si chiama "Lost River Lumber Co."
Geograficamente si colloca nel nord-ovest degli Stati Uniti (Stato di Washington). Ciò è molto importante per i tipi di alberi che costituiscono le foreste e per i tipi di rocce.
Il periodo che riproduco è quello che va dagli anni 1910 al 1950.
Non riproduco una specifica ferrovia realmente esistita ma una di mia invenzione.
Ciò , per uno che vive in Italia, è molto vantaggioso poichè consente di utilizzare al meglio lo scarso materiale disponibile e molto caro da acquistare( spese di spedizione, dogana).
Ad esempio acquistando una locomotiva Shay con numerazione e logo di compagnie reali (Westside Lumber Co., Williamette, Coos Bay Lumber, ecc), riverniciandola e inserendo le scitte della propria compagnia, è possibile utilizzarle ed avere nel contempo una corretta collocazione ferroviaria delle stesse.
Le ferrovie del "logging", generalmente sono costituite da linea a singolo binario adducente ai campi di taglio degli alberi; i campi sono costituiti da carri: cucina, dormitorio, uffici, da rimesse per locomotive, caricatori di legname, macchine a vapore montate su slitte per l'azionamento di paranchi e verricelli; a volte sono presenti anche le segherie che più spesso però si trovano lontano dai campi; il materiale costituente i campi era costruito in maniera sommaria in quanto, ultimato il taglio essi venivano smantellati e ricostruiti in altri luoghi.
Ovviamente anche le linne ferroviarie erano costruite in maniera approssimativa, con curve molto strette, allineamenti aleatori. Le opere d'arte (ponti, viadotti ) erano costruiti solitamente in legno.
Il legno tagliato in tronchi dal campo veniva caricato su carri di tipo "scheleton", oppure su carrelli "disconnected"(carrelli anteriori e posteriori cui il tronco/i faceva/no da collegamento), fino alle segherie ove venivano tagliati in tavole.
Le tavole poi caricate su carri "flat" o "pulpwood" in lunghi convogli veniva trasportato all'Utenza utilizzando materiale rotabile di altre Compagnie Ferroviarie. Unitamente alla segherie le strutture tipiche erano le "power houses"( centrali di produzione del vapore), inceneritori di segatura, oltre a strutture di riparazione dei carri.
Mauro

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Re: Logging cars

Messaggioda Angelo Temporin » 25 ott 2011, 12:12

Caspita Mauro!!
Questo è l'avere le idee ben chiare su cosa si vuole fare!
applause1 applause1 applause1
Complimenti
Ciao Angelo
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Re: Logging cars

Messaggioda bigboy60 » 30 ott 2011, 12:31

Complimenti, Mauro,
American stile free lance del migliore, roba da rivaleggiare col grande John Allen, se fosse ancora al mondo !
Sinceramente preferisco di gran lunga il carro ad un solo carrello, perche' quello a due carrelli ha un passo tra i carrelli molto corto e, percio', risulta tozzo, almeno a mio gusto. Ad altri, pero', puo' piacere proprio per questo.
Comunque nel free lance, tutto e' lecito, purche' sia plausibile.
Spero che tu adotti la filosofia costruttiva di John Allen e Whit Towers che cercavano di costruire i propri rotabili free lance con criteri di "standardizzazione", come se seguissero le specifiche tecniche della " loro " compagnia ferroviaria.
Mi piacerebbe tanto vedere altre foto delle tue realizzazioni.
Sai, mi pento ancora di non avere seguito il mio istinto e di avere abbandonato precocemente la passione per l' americano per seguire lo stile FS.
Saluti
Stefano.
bigboy60

 
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