In alimentazione
analogica sia i diodi che le lampadine
non possono restare accesi "SEMPRE" ovvero si spengono
quando la loco è ferma (cioè quando l'alimentazione è disconnessa)
L'unico modo di lasciarle accese sarebbe (come fece Rivarossi) quello di disconnettere le luci dal circuito di trazione e alimentarle con batterie montate sul treno. Ma non fu un'idea molto brillante, tanto è vero che la stessa RR limitò l'esperimento a pochi modelli (carro spazzaneve americano e carrozze italiane a "illuminazione costante") e per poco tempo
Se invece vuoi tenere accesi i LED, indipendentemente dalla direzione del treno (in movimento!) allora realizza questo schema:

- Due led "sempre" accesi
Note: la resistenza suggerita è da 680 ohm ma a seconda del tipo di LED che usi potrebbe variare tra 560 e 1200 ohm
(fai delle prove con i LED prima di montarli

)
Il condensatore
C1 in questo circuito non è indispensabile; si potrebbe anche non montare. Il suo scopo è quello di evitare i fastidiosi lampeggiamenti che si notano in caso di passaggi del treno, su deviatoi e su binari sporchi.
Nel caso suddetto basta utilizzare un
CONDENSATORE ELETTROLITICO anche di ridotte dimensioni: minimo
22 microfarad 25 volt.
Se però c'è spazio sufficiente per ospitare un grosso condensatore (almeno 470 microfarad ma meglio se 1000...2200/ sempre minimo 25 volt) si ottiene un effetto interessante: quando la locomotiva viene fermata, le luci non si spengono immediatamente ma (a causa della scarica lenta del condensatore) si affievoliscono per poi spegnersi con un certo ritardo.
La durata dell'effetto (comunque non più di uno o due secondi) dipende dalle dimensioni del condensatore.
Saluti da Oliviero e....Buoni esperimenti!
