Tricx ha scritto:Però volevo aggiungere una cosa, che riguarda più la iniziativa editoriale che quei modellini contiene.....
....... si è rivelato essere una stampatino di poche pagine e piuttosto povero di contenuti.
Tanto per fare un esempio, non c'era uno straccio di storia ed evoluzione di un'automobile che ha avuto uno straordinario successo e una lunghissima carriera ultraventennale !!!!
Sarebbe bastato mettere qualche immagine in più, tratta dai depliant della Casa produttrice o da riviste del settore auto, integrandole con qualche articoletto e nozione riassuntiva, anche relativamente ai "restyling" che la vettura ha avuto nel corso di quegli anni.
E invece quasi nulla.....
Insomma, l'ho trovato piuttosto deludente, mentre, secondo me, una adeguata "cornice culturale" avrebbe dato ulteriore smalto e logica "giustificazione" al modello, nobilitandolo e distaccandolo dalla semplice replica di un modellino del passato.
Viceversa, sembra, invece, che il tutto sia una semplice occasione per la commercializzazione di repliche di modellini e nient'altro.
Saluti collezionistici.
Riccardo.
Condivido pienamente anch'io il parere di Tricx .
è vero che non ho letto il primo fascicolo sulla DS 19 ,( infatti tale modello l'acquistai circa un anno fa su e bay francese e non in edicola al prezzo di lancio in iTALIA , quindi non ho il primo fascicolo ) , però il secondo fascicolo dedicato alla altrettanto mitica Fiat 600 (che come tutti sanno è stata una della auto simbolo del BOOM economico italiano degli anni 50/60 ) in effetti appare molto scarno di foto sulla storia ed evoluzione del modello reale , foto che mio padre avrebbe senz'altro apprezzato moltissimo .
Ad esempio si sarebbe potuto inserire una foto per tipo delle diverse versioni estetiche di questo modello che si sono succedute nel corso degli anni .
Mio nonno paterno guidava la Fiat 600 (di colore celeste ) della prima versione del 1955 (quella con i vetri scorrevoli) che era a sua detta un AUTENTICO bidone che beveva

Si, per il fatto che l'acqua del radiatore andava letteralmente e regolarmente in ebollizione vulcanica dopo aver percorso una trentina di KM , PERTANTO ERA SEMPRE costretto a fermarsi dove capitava per non fare fondere il motore e attendere una mezz'oretta che l'acqua nel radiatore si raffreddasse un poco e a questo punto svitava il tappo ( c'era il pericolo di ustionarsi seriamente se si toglieva troppo presto il tappo del radiatore! ) e doveva aggiungere altra acqua con la tanica dato che quella rimasta era praticamente evaporata per DUE TERZI , SOLO A QUESTO PUNTO POTEVA RIPRENDERE la marcia .
Potete quindi capire che in queste condizioni un lungo viaggio rappresentava un odissea ! Insomma andava dissetata in media ogni 30 KM

Tutto questo questo me lo racconta mio padre che all'epoca era un ragazzino e ci saliva regolarmente come passeggero su quel macinino e ricorda benissimo le imprecazioni

Si trattava di un problema di raffreddamento la ventola era insufficiente a raffreddare il motore e pensare che invece il maggiolino WW raffreddava perfettamente senza problemi il motore ad aria senza bisogno di una goccia d'acqua !!
Solo nel 1958 CON la terza versione della 600 LA FIAT riuscì a risolvere definitivamente tale difetto e il modello divenne affidabilissimo.
Ritornando alla DS che l'amico Tricx apprezza molto (era una macchina straordinaria e all'avanguardia sotto ogni punto di vista per l'epoca altro che la simpaticissima ma modesta Fiat 600) segnalo che (sempre per il mercato francese e europeo ) sono state realizzate molte altre repliche DINKY di colore diverso e alcune BEN più rifinite complete cioè oltre che di di vetrini anche di arredamento interno e parti apribili (cofano motore e baule ).

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Nostagici saluti Berto 75