Ricordi e testimonianze della seconda G.M.



Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 5 giu 2021, 15:15

[ops.gif] dimenticavo il testo della lettera
-4- berto75
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 30 gen 2022, 23:35

Aldo è finalmente ritornato in Italia :yahoo: il suo viaggio di ritorno dalla Russia è durato meno del previsto ,ma qui giunto lo aspetta un altra seccatura :-x non può correre direttamente ad abbracciare i suoi .. :roll:
LETTERA 68
Udine 8 Aprile 1942
Aldo informa i suoi che è qui giunto due giorni fa ,dopo un discreto viaggio di nove giorni .
"Dovrò fermarmi qui a Udine quindici giorni per contumacia."
"Tutti quelli che rimpatriano devono ripulirsi in questo posto e non ci scappa". (ecco spiegato perchè i suoi non ricevevano le negative delle foto che Aldo aveva affidato alcuni mesi prima a un suo compagno che rimpatriava; sarà stato costretto pure lui al blocco nel Posto sosta )
"Si sta benone ,si mangia e si dorme tutto il giorno , ma si è chiusi in un baraccamento poco fuori di città e non si può uscire ."
"il 21 di Aprile uscirò e prima andrò a Bologna a versare gli indumenti e armi e quindi in direttissimo a Milano!"
"Oramai sono in Italia e non mi sembra neppure vero, sono felice e non penso altro che abbracciarvi presto".
Ho con me 600 lire ma non mi conviene spedirli fra poco sarò fra voi cari finalmente(la licenza di un mese c'è sempre! )
Aldo chiede di suo fratello Rodolfo e spera sia sempre a Verona .
Comunica ai suoi il suo nuovo indirizzo : I Av. A.B. Comando tappa principale 106 POSTO SOSTA (Baracche) Udine .
"Vi penso sempre e vi mando tanti cari bacioni e un prestissimo a rivederci vostro Cesaldo"
PS Avete ricevuto la cartolina da Vienna ? Mi sono fermato colà 24 ore e l'ho visitata bene e mi è piaciuta moltissimo, così pure Leopoli e Varsavia ".
PS "Verrà a portare i miei saluti un Serg.Magg. mio compagno di viaggio ,abita poco distante da P.S.S.Pietro e Lino".

buon serata a tutti -4- berto75
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udine campo sosta.jpg
Aldo (il primo a sinistra) insieme a 2 suoi commilitoni nel campo sosta di Udine. A vedere alle loro spalle i reticolati di filo spinato da più l'impressione di un campo di prigionia più che di sosta
udine Aprile 1942.jpg
sul retro di questa foto scritto in rosso si legge Udine aprile 1942
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 30 gen 2022, 23:54

LETTERA 69
Udine 9 Aprile 1942
Aldo ringrazia sua mamma per l'espresso che ha ricevuto proprio ora e cerca di rassicurarla sul suo stato di salute "proprio come temevo mamma ha pensato subito al male."
"Non temete non sono mai stato tanto bene come ora ".
"Qui si riposa tutto il giorno non è un convalescenziario ,ma bensì una caserma ,ora adibita a Comando tappa per la contumacia che tutti i militari provenienti dalla C.S.I.R . ( Corpo spedizione italiani in Russia) devono sottoporsi per tema che si portino malattie in Italia".
"Dunque state tranquilli e attendete questi dodici giorni ancora che ci separano e constaterete che sto benone".
Aldo esprime poi ancora la sua incredulità per il fatto di essere in Italia "tanto che non mi pare vero!".
"Non temete che qui di pericoli non ce ne sono e in quanto a bere tutt'al più una bottiglia di lambrusco ogni tanto".
"e ora vi dico come passo queste giornate : al mattino niente sveglia ,uno di noi a turno va a prendere il caffè e poi si dorme fino a mezzogiorno."
Ci alziamo e andiamo al rancio ,ottimo .
"Poi stiamo ad ascoltare la radio fin verso le due."
"Si giuoca poi alle bocce o a carte e si tira sera."
"Si mangia nuovamente ,si scrive o si legge e con il buio ci mettiamo a letto."
Qui alle volte si stura il lambrusco per dormire più profondamente ."
"Vita da pascià ,non è vero! Se dopo la licenza mi mandassero ancora qui sarei felice!".
"Ciò però è impossibile. L'unica cosa è che se ne vanno parecchi soldi ."
Dunque niente paura per il gelo alle mani ,cosa scomparsa da oltre un mese ."(dunque Aldo aveva avuto qualche problema alle mani per il gelo in Russia, ma l'aveva tenuto nascosto (x) fino all'ultimo per non preoccupare i suoi ! )
"Anch'io ho scritto a Rodolfo a Cordenons ,ma non ricordavo bene l'indirizzo ,speriamo gli sia giunta ugualmente ."
"Ho tanta, tanta voglia di abbracciarvi e tu mamma cara pazienta questi pochi giorni e per un mese ti starò accanto !"
Chiude con saluti " Vi penso sempre tanto e vi bacio vostro CESALDO"
PS "se mi mandate un numero telefonico a voi comodo posso telefonarvi!"

buona serata a tutti voi -4- berto75
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Sul retro di questa foto non c'è scritto nulla ma è riconoscibile lo stesso muro (sembra in realtà realizzato con tronchetti accatastati e incrociati ) con reticolato con filo spinato della foto precedente di Udine . Aldo qui legge un giornale (o documenti ?) a un suo compagno di quarantena
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 6 feb 2022, 1:20

LETTERA 70
Udine 13 aprile 1942
Aldo annuncia a sua mamma che per il giorno 22 o 23 sarà a Milano per ripartire per Merate.
Naturalmente spera ardentemente che lei possa subito raggiungerlo (sua mamma prestava servizio ,credo come domestica ,per i signori Pezzani ) "credo che i tuoi gentili signori Pezzani ti permettano questo ,dato che sono ancora convalescente".
"Le cure della mamma in pochi giorni mi rimetteranno completamente è vero? Qui nulla di nuovo la solita vita riposante ,ma che a me fa più male che bene ;essere vicino alla mamma e non poterla vedere !" :-x
"Pazienza ancora una settimana da oggi e poi ci abbracceremo".
Aldo dice che ieri attendeva con ansia una cara visita da (suo fratello) Rodolfo , " invece nulla ,nella sua (lettera) mi assicurava di venire ;che non abbia trovato il posto?"
"Per ingannare il tempo leggo continuamente ,ma i minuti mi paiono ore...."
"Ho indirizzato questa mia a te per passare ancora il tempo ,scrivendo, così, una lettera a te e una a papà."
Inoltre ho ancora da scrivere a Rodolfo e a Ines [wub.gif] (la mia futura nonna paterna ) mi passerà così il pomeriggio".
"Qui purtroppo mi volano i soldi perchè si comprano arance, bibite e liquori "
"Come ti dissi precedentemente il mio malanno è cosa da poco ;cioè: congelamento di primo grado alle mani :cry: e con il mese di licenza spero che guarisca completamente e senza conseguenze ."
Aldo esorta poi ancora sua mamma di insistere presso "la tua signora che sia così compiacente di lasciarti libera per questo tempo ,sarei veramente felice d'avere per infermiera mia mamma."
"Ed ora cara mammina stai tranquilla e abbiti come sempre ,mille affettuosi bacioni dal tuo Cesaldo"
PS Saluti a papà.

grazie a tutti buona serata Berto75
Allegati
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foto gruppo 1942.jpg
Aldo è al centro della foto a destra del piccolo ufficiale (chissà chi era?) con i baffetti e la sigaretta in bocca-
sul retro di questa foto non c'è scritto niente ,ma deve essere stata scattata nel campo di quarantena a Udine infatti l'anno è il 1942 e nella foto successiva compaiono sempre alcuni di questi suoi compagni d'armi . sul retro della foto successiva è scritto a matita blu che la foto era effettivamente stata scattata a Udine nell'APRILE del 1942
014.JPG
mio nonno Aldo è quello a destra con i baffetti evidentemente se li era fatti crescere durante questa sosta forzata.
i suoi compagni sembrano molto simpatici non posso fare a meno di chiedermi chissà se sono poi sopravvissuti alla guerra ?
ti piacciono (2).JPG
sul retro di questa foto il testo della lettera è solo parzialmente leggibile essendo stata staccata dall'album : Udine Aprile 1942
...gli occhi chiusi perchè c'era troppo sole . Vi piacciono ( probabilmente Aldo alludeva ai suoi simpatici compagni in fotografia
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda Tricx » 21 apr 2024, 17:06

Riapro questa singolare discussione che tace da oltre due anni, constatando altresì che gli ultimi messaggi di Berto, - sarà un puro caso, una combinazione... mah ! - :-o risalgono agli inizi di febbraio 2022, proprio alla vigilia, ovvero pochi giorni prima dell'inizio della guerra tra Russia e Ucraina, tra l'altro intrapresa appena pochissimi giorni dopo la chiusura delle Olimpiadi Invernali, in quel momento appena disputate, e concretizzatasi con l'invasione della seconda da parte delle truppe di Mosca.... :shock:

Dopo questa premessa che fa riferimento alla cronaca quotidiana degli ultimi due anni, torno un attimo ad alcuni commenti sugli ultimi contributi di Berto, che sono sostanzialmente giunti a concludere il racconto delle "avventure" e vicissitudini vissute dal suo nonno durante quel periodo di guerra passato sul "fronte orientale" e dal medesimo raccontate nelle sue lettere alla famiglia.

Comincio successivamente dall'ultimo mio intervento precedente e per rimanere in tema al titolo iniziale della discussione, ovvero "Foto di mezzi militari della seconda guerra", faccio riferimento a questa:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
ove in senso contrario alla fila di autocarri italiani, si vede sopraggiungere un Panzer III tedesco, ( Pzkpfw III ) segnalando peraltro che il buon Berto aveva già in precedenza pubblicato tale foto alla 1^ pagina di questa discussione (...infatti mi pareva di averla già vista... [lupe.gif] ) e l'identificazione del carro era anche già avvenuta ad opera di Stefano/Tartaruga.

Questa poi, https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view che dice Berto reca
sul retro la scritta "le Katiusce".... :lol: non sono sicuramente commilitoni di tuo nonno... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 ed infatti quella solo con la berretta sulla destra, si vede benissimo che ha i tipici lineamenti dell'est e sono tutte sicuramente donne locali russe, o forse più correttamente ucraine....ma all'epoca tanto era lo stesso....non si badava per il sottile alla differenza... [fischse7.gif]

La foto con la scritta dietro asseritamente "Slovacchia" del "marzo 1942" non mi convince tanto e non mi è chiara. In sostanza egli stava per essere rimpatriato e quelle foto sarebbero degli ultimi giorni di servizio o di quelli del viaggio di ritorno. Tuttavia la Slovacchia è molto più a ovest, che io sappia, rispetto a Leopoli e Varsavia, dove, secondo le foto sarebbe transitato nell'aprile 1942 ed a maggior ragione ancor più rispetto alla città portuale di Mariupol, una cui foto compare nel medesimo contributo di Berto.

Infine delle due ultime foto di gruppo del campo di "quarantena" a Udine, nulla di particolare da dire, se non il fatto che vi sono ritratti anche militari di altre armi, come l'alpino sulla sinistra, che compare anche nella seconda foto e che presenta ( logicamente ) alcuni particolari della divisa di fattezza diversa rispetto ad altri ( a parte l'ufficiale ).... anzi gli ufficiali, perchè mi pare tale (...paracadutisti ? [lupe.gif] ) anche quello a capo scoperto, vicino all'alpino ed indossante un paio di stivali. La truppa ritratta presenta anche copricapo vari e diversi. Infine le due foto sono state scattate nello stesso luogo, davanti probabilmente al dormitorio di cui si intravede dietro la porta di ingresso.

Concluse le considerazioni sulle ultime foto mostrate, torno alla premessa inizialmente posta in cima a questo messaggio, evidenziando la singolarità della situazione verificatasi in questi due anni nei quali abbiamo cominciato a conoscere per filo e per segno dalla cronaca quotidiana i nomi di quelle località lontane che il nonno di Berto aveva conosciuto e vissuto in prima persona, nonchè la loro pronunzia e la loro precisa ubicazione.... :-o :shock: .... Strane le vicende della vita e della storia...!! :roll: :-o :?

A Berto l'ultima parola e le riflessioni conclusive.
Rievocatori saluti a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 26 apr 2024, 16:35

Grazie Tricx per il tuo intervento! Sei sempre molto attento mi sorprendono SPESSO le tue acute osservazioni :shock: ! E vero nel campo sosta di Udine pare proprio che fossero messi in quarantena militari provenienti dai più disparati reparti e corpi dell' esercito e quindi questo spiegherebbe l'eterogeneità delle varie uniformi. Mi chiedo poi, chissà quanti di loro, tra quelli presenti nelle foto (alcuni, dalle loro espressioni ed atteggiamenti dovevano essere persone simpatiche) siano sopravvissuti alla guerra... siamo solo nel 1942 e il peggio purtroppo doveva ancora arrivare.
GIUSTISSIMO il tuo dubbio Tricx non ci avevo fatto caso!
Se mio nonno ha transitato, nel viaggio di ritorno in treno , in Slovacchia nel marzo del 1942 come cavolo faceva a trovarsi nell' Aprile 42 a Leopoli (UCRAINA) che è molto più ad Oriente ? Era tornato indietro ? :? Riguardo la foto della strana montagna piramidale con la scritta SLOVACCHIA marzo 1942 non so che dirti, a me ha sempre molto incuriosito la foto di quella montagna , quelle scritte in matita blu sul retro delle foto le aveva apposte senza dubbio Aldo di suo pugno, ( del resto solo lui poteva sapere i nomi delle località russe!) , ma molto probabilmente deve averle apposte in un secondo tempo, cioè non contemporaneamente alle foto, ma a distanza di qualche tempo che non so certo precisare, per cui credo che andasse a memoria nello scrivere nomi e località che associava alle sue foto e possa, teoricamente, essersi sbagliato o confuso nel mettere tale data o località . Quindi la montagna piramidale non è detto che si trovi in Slovacchia oppure è sbagliata la data :? .
Ero poi erroneamente convinto :oops: di aver concluso l'argomento sulle vicende di mio nonno Aldo invece solo ora mi accorgo, grazie a te, che non avevo postato la lettera conclusiva la numero 71!
La mia errata convinzione derivava dal fatto che avevo postato tutte le lettere di mio nonno Aldo anche nel forum Filatelia e Francobolli, nella sezione POSTA MILITARE (IN QUESTO FORUM HO IL NICKNAME ALDO CESARE che era appunto il nome di mio nonno ) dove questo argomento, come potete immaginare, ha suscitato molto interesse nei forumisti appassionati di posta militare e inconsciamente ero convinto di averlo concluso anche qui.
Il fatto che ho smesso di scrivere di questo argomento in coincidenza con lo scoppio della terribile guerra Russo ucraina è puramente casuale , anche se, anch'io come Tricx trovo strana e un po' inquietante questa coincidenza, le stesse localita in cui mio nonno si è trovato ad agire sono in gran parte proprio le stesse che oggi sono interessate dal terribile conflitto purtroppo tuttora in corso.
Località che credetemi, non avrei mai immaginato che sarebbero diventate tristemente note ai nostri giorni, parendomi allora così lontane e remote quelle regioni che a fatica riuscivo a trovarle sulle carte geografiche essendo veramente immensi quei territori dell'entroterra .. invece la storia si ripete.. :-o
Questa sotto ,la lettera 71, è l'ultima lettera scritta da Aldo presente nell' album ;siamo quindi giunti al termine di questo lungo viaggio compiuto da mio nonno in Russia e sono stato contento di condividerlo :abb: con tutti voi e vi ringrazio di cuore per l'interesse che avete mostrato !
Per me trascrivere tutte le lettere di mio nonno è stato un modo per ricordarlo , riscoprirlo e anche sentirlo vicino .

Lettera 71
16 Aprile 1942
Udine
"Carissimi ! Rispondo subito alla cara lettera espresso di mamma ".
"Non potete credere il dispiacere che ho nel sapere la mamma ammalata ,non mi nascondete niente è vero?
Questi ultimi quattro giorni sono per me una vera tortura."
"E papà sta veramente bene con la gamba? Non potete immaginare quanti brutti pensieri mi mulinano nel cervello".
"Voglio sperare che sia solo cosa da poco e vorrei avere ancora vostre care nuove prima di lunedì, giorno che partirò per Bologna ."
"Naturalmente farò una capatina dalla mia nuova cognata. Rodolfo (suo fratello) non l'ho ancora veduto conto di riabbracciarlo domenica ".
"Io non posso assolutamente uscire , altrimenti andrei io a trovarlo, perchè immagino che si trovi in precarie condizioni finanziarie".
Aldo dice che cerca di fare economia , "ma stando tutto il giorno nell'ozio si fuma di più e si beve e allo spaccio la roba è cara".
"A buon conto per comperarmi un bel paio di scarpe e qualche altra cosettina necessaria ci sono sempre i soldi".
"Non mi è possibile poter farmi delle foto , perchè come vi ho detto non posso uscire"
"Vi unisco una foto mia fatta con la divisa di artigliere"(credo sia quella che avevo postato insieme alla foto di suo cugino Emil il soldato tedesco"(vedi lettera 64) https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =90#p56020
"Qui niente di nuovo la solita vita comoda che mi è già diventata fastidiosa".
"Ho rinunciato anche a telefonarvi anche perchè vietato , solo quattro giorni ci separano e potete immaginarvi che conto, adesso,le ore."
Vi penso tanto sempre e prego di vero cuore che mamma guarisca presto. Abbiatevi mille bacioni cari vostro CESALDO"

tristi saluti bellici berto75
Allegati
lettera 71 1.JPG
lettera 71.jpg
rid.JPG
In questa foto (senza indicazioni sul retro ) la mia impressione è che la colonna dei camion si sia fermata probabilmente a causa della presenza di ostacolo/i sulla strada si vede infatti per terra davanti al primo camion Fiat 665 come una lunga sbarra (forse un grosso tronco) (messo forse intenzionalmente dai russi per ostacolare la marcia dei veicoli?) e sembra gli italiani raggruppati stiano decidendo il da farsi in secondo piano più distanziati si vedono altri camion incolonnati in attesa
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda berto75 » 2 mag 2024, 18:15

Questa invece è l'unica lettera di Ines (la mia nonna paterna) presente nell'album datata 14 aprile del 1942, lettera che ha inviato a mio nonno Aldo quando era ancora rinchiuso per la quarantena nel campo sosta di Udine e aspettava trepidante il suo ritorno.
Mio nonno doveva averla molto cara questa lettera ... ormai erano indubbiamente innamorati , si erano conosciuti prima della guerra, ma non erano fidanzati; si sono poi innamorati [wub.gif] scrivendosi mentre lui era in Russia.
Purtroppo non ho mai conosciuto mia nonna INES poichè morì per un tumore ancora giovane nel 1969 ,ma mio padre mi ha parlato spesso di lei come di una madre dolce, affettuosissima e solare la cui scomparsa ha lasciato un grandissimo vuoto e dolore nella vita di mio nonno Aldo e mio papà.

MILANO 14/4/42
Cesaldo mio carissimo,
rincaso ora stanchissima da una passeggiata fatta per le vie cittadine - più che passeggiata si potrebbe definire corsa dei cento metri , poichè un ventaccio birbone ogni secondo si portava per l'etere la mia ...pagoda (o per meglio dire cappello) e da ciò corsa pazza per acciuffarlo.
Ho trovato sulla scrivania la tua lettera dell'11 e ti ringrazio infinitamente.
Sei un caro ragazzo a ricordarti sempre della tua Ines e lei non fa altro che contraccambiare con tanto tanto amore.
In questi giorni non ho pensato che al tuo ritorno che s'avvicina finalmente se pur a piccoli passi.
Figurati che pure..... Morfeo si interessa al tuo ritorno.... sogni bellissimi e deliziosi mi tengono compagnia ... al mattino mi sveglio delusa che tutto quello che ha popolato durante la notte la mia mente non è stato che un sogno , ma poi penso che verrà realtà tra pochi giorni e allora ridivento la Ines serena che aspetta il ritorno del suo Cesaldo .
Hai rivisto tuo fratello? (Rodolfo)
Immagino la gioia tua dopo così lungo tempo rivedere uno dei tuoi cari, chissà che cosa avrei dato per essere io al posto fortunatissimo di tuo fratello ...ma pazienza,fra poco...
Un salutone cordialissimo e tantissimi bacioni tua Ines

CARI SALUTI a tutti -4- BERTO75
Allegati
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un bel primo piano di Ines
015 (2) - Copia.jpg
1946 un anno dopo la fine della terribile guerra la vita riprende: Ines tiene in braccio un bellissimo bimbetto (mio padre)
berto75

 
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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda Tricx » 16 ago 2024, 13:14

Spero che Berto non se l'abbia a male se riapro questa discussione che lui aveva concluso poco tempo fa.
Peraltro la riapro per aggiungere materiale documentario e considerazioni provenienti dallo stesso Berto e facenti parte di questa stessa discussione, che il medesimo aveva introdotto in altra diversa discussione sul Forum Sotto-sezione "Aerei". ( https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =60#p64385 ).
Quindi riporto e ritrascrivo qui di seguito il contenuto dei suddetti messaggi, che fanno parte "oggettiva" di questa discussione.
berto75 ha scritto: Ciao Tricx complimenti per il tuo ingegnoso impegno vedo che ti sei appassionato a questo soggetto!! Anch' io seguo con interesse il tuo lavoro !
Riposto qui una foto del 3 ottobre del 1941 scattata da mio nonno Aldo di un caccia russo precipitato; sul retro della foto è riportato il nome della località dove tutt'ora si sta combattendo questa insensata guerra :-|
Anche in questo caso nonostante il rovinoso atterraggio l'elica non appare particolarmente rovinata, è saltata via la copertura del puntale e solo la pala in alto è incurvata in avanti.
Ho letto in rete che un mucchio di atterraggi di fortuna da parte soprattutto di velivoli alleati, durante il secondo conflitto mondiale sono stati effettuati in territorio svizzero vedi qui:
https://www.google.com/url?sa=i&url=htt ... AdAAAAABAE
sarebbe interessante trovare questo volume sicuramente ci saranno molte altre foto di aerei incidentati.
Un grande in bocca al lupo Riccardo per la prosecuzione del tuo interessante ;-) lavoro!
Ps Bentornato STEFANO! :-P
2ps : dimenticavo mi piace moltissimo Tricx il tuo zero giapponese!!!
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view

Rispondevo in quella sede: "Altresì ringrazio Berto, per il suo seguire con interesse la discussione e per il suo gentile interessamento e contributo documentario. (13) [09.gif] "
E continuavo in messaggio successivo:
Tricx ha scritto: E veniamo ora all'intervento di Berto.
Anzitutto va precisato che la foto dell'aereo al suolo, semidistrutto, scattata da suo nonno Aldo il 3.10.41 era già stata da lui pubblicata in altre due occasioni in altrettante diverse discussioni.
Lo dico, perchè in quelle due diverse sedi erano state fatte ipotesi sulle varie indicazioni che venivano dalla foto stessa.
Per precisione l'aveva pubblicata una prima volta nella discussione: "Rassegna Aerei in kit di assemblaggio Scala 1/72", cioè qui: https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =90#p45592
Poi l'aveva ripubblicata nuovamente e inserita correttamente nel suo lungo filetto sulle "avventure" belliche di suo nonno, titolato " Ricordi e testimonianze della seconda G.M." nell'ambito della sotto-sezione "Mezzi militari" cioè qui: https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =90#p55933

La prima volta era stato da me identificato l'aereo come un "probabile" Mig 3 sovietico, mentre la seconda volta il buon Berto aveva anche staccato la foto dell'album per cercare di trovare altre notizie ed informazioni in merito, fotografando le scritte riportate sul retro di pugno dal suo nonno, così come ha pubblicato anche questa volta.

Non posso aggiungere molto rispetto alle varie considerazioni che erano già state fatte in precedenza.
In occasione della seconda pubblicazione della foto ( dopo averla staccata dall'album ), Berto affermava che l'unica cosa perfettamente leggibile era quella della data "dell'abbattimento".

Riguardando meglio ritengo che la data riportata si riferisca piuttosto al periodo in cui la stessa era stata scattata, poichè pare che il velivolo giacesse a terra già da un pò e ne fossero già stati smontati e asportati vari pezzi.
Sulla scritta a tergo della foto, piuttosto "ostica" nella interpretazione, si può ipotizzare che il nonno l'avesse vergata un pò di fretta... o avesse scritto inizialmente un nome di località, che poi successivamente, nella riga sotto ha corretto o magari meglio specificato.
Ma, caro Berto, esaminando l'album da dove l'hai distaccata, non è possibile [lupe.gif] leggere qualche frammento od ombra di scritta rimasta sulla superficie della pagina stessa ?

Altra ipotesi che si potrebbe fare è che il nonno di Berto avesse inizialmente scritto (o tentato di scrivere) il nome dell'aereo ( o meglio quello che riteneva essere tale ), ricavandolo magari da qualche targhetta di riconoscimento visionata sullo stesso....cercando di tradurre in lettere nostrane i caratteri cirillici.
E magari tale targhetta riportava semplicemente il nome dello stabilimento, magari corrispondente a qualche nome di località omonima...
Dopo tale scritta iniziale si legge la parola... (?)... "abattuto"... ( con una "b" sola...?), oppure "sabotato", ...ma in tal caso ci sarebbe una "t" di troppo... :? (x) ....oppure ancora, "battuto" (riferito al combattimento in cui aveva avuto la peggio....ad opera non si sa di chi...), oppure...la stessa parola anzidetta, ma nel senso di "fregato" al nemico... ;-) ... e lo stavano smontando e recuperando a pezzi proprio loro ? :lol:
Oppure ancora la parolina mancante si può leggere, in un gergo più "militaresco", "da caserma", da "naja", come "fottuto" ? E questo come significato valido per ambedue delle ultime ipotesi che precedono, cioè abbattuto o fregato...o tutte due... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 -1-

Quanto a trarre da tale foto elementi certi per comprendere le condizioni di un velivolo di quel periodo dopo un atterraggio di fortuna, la vedo alquanto complicata, ma Ti ringrazio lo stesso per l'interessamento.
Anzitutto, come detto il lasso di tempo intercorso tra arrivo al suolo e fotografia, non mi pare potesse essere stato breve.
Inoltre vedendo il carrello estratto, non si può escludere che l'atterraggio potesse essere stato meno drammatico e praticamente sui carrelli, salvo rottura di uno dei due all'ultimo, ovvero smontaggio successivo ad opera di qualcuno (...e magari manca l'intera ala non visibile, nascosta dietro la fusoliera...).
Infine non può essere neppure escluso un grave danneggiamento al suolo ( quindi neppure in volo ), ad opera dell'aviazione...tedesca !
Oltre a ciò, non è possibile vedere ( peraltro come la quasi totalità dei documenti fotografici di quell'epoca ) le condizioni della parte inferiore del velivolo a seguito dello strisciamento sulla "pancia" dovuto ad eventuale atterraggio senza carrelli estratti.

Per concludere alcune piccole notazioni:
berto75 ha scritto:
....Anche in questo caso nonostante il rovinoso atterraggio l'elica non appare particolarmente rovinata, è saltata via la copertura del puntale e solo la pala in alto è incurvata in avanti.

La "copertura del puntale" (dell'elica...n.d.r.).... si chiama "ogiva" Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 ed una delle pale dell'elica, quella in alto, non è e non può essere incurvata in avanti, ma è una semplice apparenza prospettica, dovuta all'angolazione della foto, che fa apparire come tale la punta della pala piegatasi nel senso di rotazione dell'elica stessa.

Molto interessante poi - e Ti ringrazio - il rimando al sito relativo agli atterraggi di fortuna di aerei belligeranti sul suolo svizzero, durante la seconda guerra mondiale.

Infine Ti ringrazio anche per i complimenti sullo "Zero", ma ne riporterò il ringraziamento anche lì, nella sua propria sede naturale e se per caso si ritiene di fare pure anche rilievi o critiche....pure quelle sono altresì comunque bene accette.

Un saluto a tutti.
Riccardo.

Seguivano poi interventi di altri amici del Forum.
GianPiero ha scritto: Altro che critiche....io m'ero perso tutto sto pezzo sugli aerei e anche sulla parte storica, vi seguo con estremo interesse!!! :shock: :mrgreen:

Rispondeva ancora Berto:
berto75 ha scritto: Ringrazio TRICX per i suoi sforzi interpretativi, vi assicuro che pure io mi ero lambiccato il cervello per tentare di dare un senso logico alle parole parzialmente leggibili e inframezzate dai brandelli di cartoncino grigio dell'album sul quale, malauguratamente, le foto erano state incollate.
Purtroppo, dicevo già a Tricx in un messaggio privato, che non ci sono tracce sull'album che possano aiutare nella comprensione o decifrazione della frase , perchè tali annotazioni FURONO scritte direttamente sul retro della foto e solo in un secondo tempo le stesse furono, sempre da mio nonno, incollate sull'album , probabilmente così facendo Aldo dopo la guerra intendeva semplicemente mettere ordine tra le sue foto, incollandole per evitare che andassero disperse , ma purtroppo non si è preoccupato di trascrivere come ha detto tricx, ( magari sotto le stesse foto) tali indicazioni e annotazioni potenzialmente interessantissime dal punto di vista storico per i posteri.
La rimozione dei brandelli di cartoncino grigio forse teoricamente è anche possibile, per dei restauratori di libri o supporti cartacei, ma questo dipende anche dal tipo di colla da lui usato per il fissaggio.. avevo pensato di mettere a bagno qualche foto per vedere se si rimuovono tali brandelli, ma non mi fido rischierei di fare un disastro ci vorrebbe il parere di un esperto.
Le ultime interpretazioni date da tricx mi sembrano le più plausibili quando parla di aereo battuto, nel senso di "fregato o fottuto" del resto il compito di mio nonno era proprio quello di recuperare ciò che era salvabile dai relitti aerei che trovava non solo tedeschi, ma anche russi tipo apparecchiature radio o pezzi particolari che so.. accidenti cosa darei perchè fosse tra noi per fargli un sacco di domande!
Per quanto riguarda l'ultima parola Dnipropetrovk sono quasi certo che sia il nome della località dove Aldo aveva rinvenuto questo relitto, si tratta dell'oblast ucraino di Dnipropetrovsk, territorio attualmente sotto pressione dell'artiglieria e missili russi . Del resto, come ho riscontrato per tante altre foto , mio nonno era solito scrivere anche i nomi delle località in cui le scattava . In questa immagine è evidenziato il territorio di questo Oblast. La storia ritorna sui luoghi di passate tragedie..
tristi saluti belligeranti berto75 :-|
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
Dnipropetrovsk in Ukraine

Il sottoscritto rispondeva ancora con un messaggio:
Tricx ha scritto: Ringrazio Berto per il suo interessamento e il suo intervento e spero che in un prossimo futuro riesca a trovare qualche metodica "sicura", che non comprometta la preziosa documentazione fotografica che gli è stata lasciata "in eredità"... e possa riuscire a mettere a posto tutti i tasselli del "puzzle" di informazioni che descrivono e inquadrano quel particolare momento storico e quel particolare contesto di fatti bellici e personali.
Mi raccomando però, caro Berto, ... non mettere assolutamente "a bagno" o esporre altrimenti a pericolo quelle fotografie, perchè hanno un intrinseco valore "d'epoca" e sono state scattate personalmente da tuo nonno, mentre se anche avessi i negativi, per stamparne di nuove ( cosa di cui dubito...), la eventuale perdita o danneggiamento delle originali, sarebbe secondo me qualcosa di inaccettabile.
Nella peggiore delle ipotesi, potresti tentare di sollevare con attenzione quegli "ispessimenti" di cartoncino, con l'utilizzo di una pinzetta ( magari con l'ausilio di un restauratore di libri ecc.), facendo estrema attenzione e comunque "a secco"
Anche sul vapore di una pentola di acqua bollente non sono certo che la foto non potrebbe subire danno.... Se riesci ad avere il consiglio di qualche esperto del ramo, qualche restauratore di libri o materiali analoghi, forse può essere meglio e magari risolutivo.

Detto questo, ritengo che altre opinioni su quei temi e questioni poste da quei ricordi e da quelle foto, dovremo continuare a farne oggetto di discussione nell'ambito del relativo lungo filetto che avevi aperto sotto il titolo "Ricordi e testimonianze della seconda G.M.", eventualmente trasponendo e ricopiando anche là questi recenti messaggi, nei quali abbiamo discusso di tale questione.

Infine ringrazio anche GianPiero per l'interesse con cui segue la discussione e per la sua garbata pazienza nel farlo... [09.gif]

Un saluto a tutti.
Riccardo.


Spero che questo messaggio riassuntivo e di raccordo tra le varie discussioni possa essere chiaro e meglio intelligibile, lasciando ora nuovamente a Berto le conclusioni.

Un saluto a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Ricordi e testimonianze della seconda G.M.

Messaggioda GianPiero » 5 set 2024, 17:39

Veramente debbo ringraziarvi io!!! Questa discussione è preziosa ed è un onore potervi partecipare. ;-)
GianPiero

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